Non chiedetemi più, vi prego, perché mi ostino a comprare tutti i giorni la Gazzetta dello sport nonostante sia fatta con i piedi e qualche volta anche con il popò. E’ troppo divertente. O no? Prendete quella di oggi. Stasera il Mondiale della bola entra nella sua grande fase di calor. Tra qualche minuto si gioca il primo quarto di finale tra Germania e Francia. Tiferò per i blues di Deschamps, amabile cittì, e ovviamente per Paul Labile Pogba di Lagny sur Marne. Sentite come suona bene? Ma già lo so: vinceranno i tedeschi di Joachin Low (con due puntini sulla o) perché hanno un giocatore (con due puntini sulla u e tre palle così) che nessun’altra nazionale ha. Ovvero Thomas Muller, meraviglia di tutte le meraviglie. E chi se no? Veramente non è male neanche Schweinsteiger, ma non mi piace il suo cognome: troppo lungo per un titolo da prima pagina e poco carino per gli avversari. Nella sua lingua infatti der Schweinsteiger altro non è che un guardiano di porci. E non credo serva aggiungere di più. Prima di mezzanotte poi ci sarà Brasile-Colombia e anche qui, visto che non me lo proibisce nessuno, ed è solo mio questo blog, posso benissimo dirvi per chi tiferò. Sicuramente per Davide e non per Golia che già sin qui è stato abbastanza aiutato dagli arbitri nella partita d’esordio con la Croazia e da quello che aveva in abbondanza Righetto Sacchi. Cioè il famoso popò. Trema del resto ancora la traversa colpita al 90esimo da Pinilla. Fosse stato infatti gol, oggi sarebbe stata tutta un’altra partita. Lapalisse. E io sarei stato dalla parte del Cile di Vidal e non della Colombia al Quadrado con Armero e Zuniga. Che mi viene da chiamare chissà perché Columbia che è invece una città del Missouri e ha una celebre università frequentata tra l’altro da due personaggi che probabilmente conoscete: Theodore Roosevelt e Barack Obama. Ma vincerà di nuovo il Brasile che non è nulla di che. Tutto qua? come titolò la Gazzetta dello sport il giorno prima che noi perdessimo con Costarica quando ancora scrivevamo Rica staccato da Costa e da quella piccola nazione, senza esercito e senza soldati, prendevamo le distanze facendo molto gli spavaldi. Nemmeno Neymar da Silva Santos Junior per la verità mi fa impazzire. Intanto ha la cresta bionda come Balotelli e un padre che vi raccomando, ma poi volete mettere il mio Muller o la pulce Messi con lui? Hanno sinora segnato lo stesso numero di reti: è vero. Tutti e tre quattro gol, uno però sempre meno di James Rodriguez che mi piace, se proprio volete saperlo, ancora più di Neymar. Premesso tutto ciò, e felice comunque di sbagliare pronostico e di correre il rischio d’essere sommerso domani d’insulti e di sfottò, “non capisci niente di foteball, torna al basket e datti al golf”, sapete con quale titolo in prima pagina ha aperto oggi la Gazzetta dello Sport? Con questo: THOINTER dove vai? Ma si può? E poi ancora mi chiedete perché compro tutte le mattine il quotidiano che più nero e azzurro di così neanche lo troveresti all’edicola sotto casa di Massimo Moratti o al chiosco di Appiano Gentile? E’ il giornale più divertente del mondo. O no? Al quale oltre tutto è un gioco da ragazzi fare ogni giorno le pulci. Oggi ad esempio ci ha fatto sapere sempre in copertina che nel pomeriggio si sarebbe giocata a Wimbledon la finale delle donne tra la Bourchard e la Kvitova. E non per caso domani? Ma non escludo che possa di nuovo anche sbagliarmi.