E Napoleone s’iscrisse al supercorso allenatori di Bormio

pascolo

Ho un amico assai curioso che vive fuori dal mondo e ieri sera, rientrando da una breve vacanza su un satellite molto carino di Saturno, è tornato coi piedi per terra giusto in tempo per vedere accanto a me la terza sfida dei playoff-scudetto che stava ormai volgendo al termine con la partita saldamente in pugno dell’Armani già alla fine del terzo periodo dopo una tripla di Abass a segno e Trento sotto di 18 punti. Non pervenuto Sutton. Stranamente confuso Forray. Sopra le righe Craft. Senza mira Betinho come lo chiamano in Portogallo e l’Ellisse di luna. Anche se Joao Roberto Correia Gomes proprio piccolo non è: due metri e 01, tre centimetri più del lungo Dustin Hogue.  “Novità, pettegolezzi, indiscrezioni dal pianeta-basket?”. Di tutto un po’, tu scegli l’argomento e io ti rispondo. Basta che non mi domandi come ha fatto Milano a perdere gara 1 e gara 2 di semifinale. E per giunta al Forum. Perché non saprei come spiegartelo. “Dimmi di Venezia-Avellino allora?”. Semplicemente venerdì la Reyer non è stata la Reyer: nessun giocatore sopra la sufficienza a parte forse McGee. “E domenica?”. Tutta un’altra musica: favoloso Peric, tremendo Haynes, bene anche Ejim e Filloy che sembravano ormai alla frutta. “E Batista?”. Non dirmi adesso come Tonino Zorzi che De Raffaele ha sbagliato a spedirlo in tribuna nella prima partita. “Per me il Paron ha sempre ragione”. Questo è poco ma sicuro: è un assioma. Però il Paron magari non sa che il fannullone uruguagio andava punto nell’orgoglio e non poteva continuare ad essere un corpo estraneo alla squadra. “Giusto. Ma Hagins e Ortner sono troppo teneri per opporsi a Fesenko”. Anche tu con ’sta storia? Volete o non volete capirla che Batista, se vuole, è un’ira di dio in attacco, ma in difesa è un paracarro? “Non arrabbiarti: non mi sembra proprio il caso con questo caldo. E piuttosto raccontami di Avellino”. Rovescia la medaglia. “Ovvero?”. Se l’Umana è stata venerdì irriconoscibile e domenica uno spettacolo, la Sidigas nelle stesse quarantott’ore è passata dal giorno alla notte. E siccome Ragland nella prima semifinale ha fatto i bambini coi baffi e nella seconda nessuno l’ha visto, tutto mi fa pensare che la squadra di Sacripantibus dipenda dalle lune del suo leader massimo. “E quindi come andrà a finire stasera?”. Vorrei sbagliarmi ma, se solo Ragland riaccende a fiammate Avellino e la sua gente, sarà molto dura per Venezia spegnere l’incendio. “Cosa mi racconti invece di Napoleone Brugnaro?”. Hai una domanda di riserva per favore? “Ma perché non ne vuoi parlare?”. Perché faccio sempre più fatica a capirlo. Infatti s’arrabbia quasi più quando vince di quando perde. “E con chi ce l’ha se puoi dirmelo?”. Con il mondo intero e in particolare ultimamente con Stone e Tonut. “A torto o a ragione?”. Non è questo il punto. E’ che deve convincersi prima o poi che di pallacanestro ne capisce poco o niente e che De Raffaele, assistito dal buon Tucci e ben consigliato dal Pesciolino rosso, alias il presidente Federico Casarin, sa fare molto bene il suo mestiere e che lo deve una volta per tutte solo lasciare in pace. “Te la do io allora adesso una notizia: il sindaco di Venezia si è iscritto al supercorso allenatori di Bormio”. Stai diventando un mattacchione anche peggio del sottoscritto. “Il frutto non casca mai lontano dall’albero. Ma torniamo a Trento-Milano: hai pronosticato ieri pomeriggio che non sai come ma che gara 3 l’avrebbe vinta l’Armani”. Non escludo d’aver avuto culo, ma quanto meno stavolta Gelsomino non si è perso in una girandola di cambi senza senso puntando come è giusto su Dada Pascolo e gli altri italiani e su quell’americano dal cognome che non mi viene mai in mente. “Vuoi dire Tarczewski?”. Sì, lui. “E quindi?”. Se Trento perde anche domani, penso che la serie si girerà in favore dei campioni d’Italia. “Che rivinceranno lo scudetto?”. Non ne sono più tanto sicuro come la settimana scorsa. “Ma va?”. L’infortunio a Simon è un bel guaio. Raduljica è in parcheggio. Hickmann è discontinuo. Tutto dipende da Sanders e da cosa vorrà fare da grande prima di scappare al Fenerbahce. “Su chi allora ci giochiamo insieme cento euro a testa?”. Punterei sulla Reyer. “Con o senza Batista?”. Con Batista che ha il dente avvelenato con Repesa. “Mentre la sfida degli ascolti a reti unificate come è andata ieri sera?”. Di nuovo Raisport ha battuto Sky 140-60. “Vuoi dire 140 mila telespettatori contro 60 mila”. Esatto. Che però sono pur sempre quattro gatti e in totale meno dell’un per cento di share. “Eppure in Italia il basket piace”. Nei playoff è sold-out dappertutto. Anche in A2. Ma se poi dai la nazionale azzurra in mano alla tivù di Ciccioblack è come dice Danny Boy Hackett. “Ovvero?”. Che è un po’ come avere una gnocca in casa che ti tromba fuori un altro.