Una domenica speciale di quest’estate che sta finendo

kkk

Avevano detto che oggi sarebbe piovuto. Se ne dicono tante. E’ invece una splendida domenica. Di quelle che vorresti farti accarezzare per tutto il giorno dal sole. Solo le Tofane alzano al cielo qualche nuvola bianca di fumo e annunciano, come facevano gli indiani, che l’estate sta finendo. Se non è già finita. Visto che ieri sera è cominciato il campionato di hockey sul ghiaccio e il Cortina ha splendidamente battuto 3-0 i campioni d’Italia dell’Asiago. Quest’anno l’ho fatta molto lunga in montagna: tra Cortina e San Vito di Cadore più di due mesi. Ma giuro che se martedì non dovessi andare a trovare Grigo, sarei rimasto qui ancora. Grigo riposa in pace ad Amblar, in Val di Non, nel cimitero in fondo al paese sul sentiero che porta al prato di ranuncoli gialli dove Gianni e io ci perdevano per delle ore. Mentre Franco andava a pescare le trote e Oscar s’avventurava nel bosco a brontolare. Poi si sarebbe giocato a scopone scientifico. Quattro carte in tavola. Mentre lo spezzatino borbottava pure lui nel sugo di pomodoro. E avremmo fatto l’alba. Parlando anche di pallacanestro. Eravamo giovani o forse nemmeno. Eravamo felici: questo è poco ma sicuro. E innamorati del nostro mestiere. Poi Gianni Menichelli ci ha lasciati. Troppo presto. E niente è stato più eguale. Eravamo quattro amici ad Amblar. Sul piazzale della vecchia stazione di Cortina c’è il raduno delle Cinquecento. Una più coccola dell’altra. Di tutti i colori. Io l’avevo blu, con il tettuccio che si apriva, quando con mille lire facevi il pieno e non superavi mai i cento all’ora. Neanche se schiacciavi sino in fondo l’acceleratore. Non è proprio vero che sui giornali non c’è più niente da leggere. Come penso spesso anch’io. Dipende dai giorni. E dai giornali. E poi se ne dicono tante. Come dicevo in principio. L’altro giorno, per esempio, dalla Stampa ho strappato più di qualche pagina e le ho messe via. In una c’erano l’intervista di Egle Santolini a Miriam Leone e un articolo di Alessandra Levantesi Kezich su un film che andrò senz’altro a vedere: Via dalla pazza folla. Forse solo perché mi ha incuriosito il pezzo che è scritto davvero bene o perché è tanto che non vado più al cinema. Miriam Leone è invece la mia ultima fiamma: rossa, molto sensuale, brava, siciliana, innamorata di Torino. E spero anche della Juve. Miss Italia nel 2008. Bella e non oca giuliva. “Dopo aver visto la mostra di Rothko e quella sugli archivi di Kubrick, improvvisamente ho deciso: mi sono tuffata in quel concorso che è stato come un provino fatto davanti a milioni di persone”. Venerdì non me la perderò nella fiction Rai “Non uccidere”, mentre il cielo si sta un po’ rannuvolando e mi è meno triste pensare che passerò tutto il giorno chiuso in casa. Perché è una domenica, l’ultima di questa estate tra le Alpi, una frana e un’altra, davvero televisivamente speciale. Si comincia a mezzogiorno (e mezzo) con Chievo-Inter, le prime due del campionato. Poi il Gp di Singapore con Vettel in pole position, l’ultimo giro dell’Open d’Italia di golf, la Juve a Genova su un campo dove ha spesso sofferto, la finale dell’Eurobasket tra Spagna e Lituania alle 19. Spero Lituania, ma sarà per la terza volta Don Gel Scariolo. E ancora Napoli-Lazio. Certo è che è tutto un altro discorso se il Corriere della sera spara a tutta prima pagina la foto a colori di Balotelli con le cuffie rosse e sapete per quale motivo? “Che ho fatto di male per non aver trovato il vero amore?” si chiede il poverino e non so cosa rispondergli. Però mi piacerebbe anche domandargli dove giocavano Mark Rothko e Stanley Kubrick. “Forse nel Leicester City che oggi allena Claudio Ranieri?”. Ecco: a volte si può ben dire che non c’è proprio nulla da leggere. Nemmeno sul Corriere. Così come è pure magnifico che tutti dicano che la Juve non rivincerà lo scudetto, eppure è ancora favorita nelle quote che danno i bookmakers di bwin. Si può giocare infatti a 2,25 contro i 3 della Roma e i 5,50 dell’Inter. Il Napoli è addirittura a 17 e la Lazio a 21. Mentre il Milan non se lo fila già più nessuno. Tranne la Gazzetta che oggi ha titolato in prima: “Fior di Bacca”. Due gol e una spettacolare rabona. E Balotelli? Venti minuti e un sei generoso in pagella. Ma l’avrà trovato l’amore? Stanotte probabilmente mi sarà difficile prendere sonno.