Sulla strada che va da Modena a Vignola, di ritorno da Reggio Emilia, c’è un chiosco di frutta e verdura ogni due chilometri, forse anche meno. E’ questa la stagione dei playoff, ma anche delle ciliegie. Per le quali, e i miei aficionados lo sanno bene, ho una passione sfrenata. Uguale a quella per la pallacanestro e per i pomodoro. I duroni di Vignola soprattutto mi fanno andare via di testa: belli, grossi, rosso fuoco, dolci e insieme leggermente aspri, favolosi. Difatti ne ho comprati non so nemmeno quanti chili. Al punto che non mi sono poi quasi bastati i soldi per il gasolio. Pazienza. Due passi, spingendo la Bmw sino a casa, e sputando i noccioli, non mi avrebbero comunque fatto male. Basta non esagerare. Come in tutte le cose. E non parlo solo della mia pancia che adesso brontola come Sacripantibus con gli arbitri. Penso anche a quel che è successo martedì ad Avellino e quello che potrà accadere domani sera al Paladelmauro se gli imbecilli non si daranno una regolata e se quello che loro chiamano tifo degenererà di nuovo in barbarie. Va bene tutto. O, meglio, facciamo pure finta che il sale, lo zucchero, le uova marce, i tamburi, i fischietti siano parte integrante della nostra inciviltà sportiva. Ma gli sputi no. Quelli fanno proprio schifo. E peggio ancora se spremi delle pomate urticanti sulle panchine dello spogliatoio ospite sulle quali si sono andati a sedere i giocatori della GrissinBon prima di scendere sul parquet per gara 4 di semifinale. Roba da squalifica del campo. O sono esagerato? Non credo. E comunque da denuncia penale. Visto che la procura federale non ha aperto alcuna inchiesta. Torno alle mie ciliegie. Che sarà il caso. Cinque euro a cestino. Ma anche sette per quelle scelte ad una ad una. Rigorosamente senza ricevuta di ritorno. Ed è qui, chissà perché?, che mi è venuto in mente Ciccioblack Tranquillo. Verde dall’invidia e viola dalla gelosia. Per non dire rosso dalla rabbia. Nonostante il suo colore preferito sia sempre il nero. Anche se scommetterei che a Ciccioblack piacciono di più i mirtilli e le more. Ovviamente nere. O l’uva fragola. Come il caffè nero senza latte o il pane di Merano. Cavoli suoi, logicamente neri. Mentre Golden State va sul 2-3 nella serie con Oklahoma, battuta 120-111 nella quinta finale dell’Ovest. Stephen Curry 31 punti, 6 assist e 7 rimbalzi. E un altro paradenti masticato da buttare. Così Tranquillo sarà contento e magari la smetterà di vedere tutto nero. Del duello tra Reggio Emilia e Avellino di ieri sera già invece sapete tutto. O quasi. Più di una partita è stata una corrida. Non bella, ma accesa e intensa. Con arbitri pessimi. Vi avevo consigliato di non dare per morta la Grissin Bon e non mi ero sbagliato. Pietro Aradori il migliore di tutti e anche questo l’avevo previsto. Non sarò mica diventato un mago? Lo spero. Dal momento che ho in ballo, come sapete, una scommessa di dieci pizze e birra con il simpatico Pallino Fanelli, che con le cuffie in testa preferisce essere chiamato ET e lo accontento subito. Una ciliegia tira l’altra. Tra poco la quinta replica di Milano-Venezia su due schermi, ma tradirò sia Sky che la Rai per il pollo fritto, un’altra smoderata libidine che non nascondo. Si torna al Forum pieno come un uovo sodo, dodicimila magliette di Fiero il Guerriero e per la Reyer non dovrebbe esserci scampo. Ma non si sa mai quando si gioca ogni due giorni. Molto dipenderà dalla mano di Alessandro Gentile che non è ancora a posto. E non ditemi che non ve ne eravate accorti oppure pensavate sul serio che uno come lui possa spadellare dieci volte di fila quelli che sono i suoi tiri preferiti che segna di solito ad occhi chiusi? Forse se vivete su Marte e non sulla Terra. Che intanto si agita per una bomba che potrebbe scoppiare da un momento all’altro se davvero Ettore Messi(n)a accetterà la megagalattica offerta che il Barcellona gli ha sbattuto sul tavolo e sotto al naso. Non credo che il mio paisà lascerà la Nba, però gli solletica anche l’idea di riavvicinarsi a casa e di prendersi una bella rivincita sul Real Madrid che anni fa non lo trattò benissimo. E comunque i catalani hanno pronta una soluzione di riserva: via Xavier Pascual, che ha fatto il suo tempo, e avanti tutta con il quotatissimo Andrea Gas Gas Trinchieri che ha rivinto il titolo di miglior allenatore di Germania e ha già rifiutato le proposte di Efes e Maccabi. Per restare al Bamberg? Lo escluderei. Ma magari se ne riparla domani. Coi particolari.