Qualcuno mi spieghi perché la Reyer non gioca l’Eurolega

GreciNon vi posso lasciare soli un solo giorno che me ne combinate subito d’ogni. Eppure lo sapevate che ieri sarei andato a Torino a vedere la mia bella. O forse proprio per questo ne avete approfittato? Mi rifiuto di pensarlo. Però adesso vi tiro comunque le orecchie e poi non lamentatevene: ve la siete andata sicuramente a cercare. Falsa partenza: Sacchetti convoca Sacchetti in nazionale e lascia a casa per esempio Michele Vitali, compagno di squadra del figlio Brian a Brescia, che è in una forma strepitosa e sta diventando pure meglio del fratello Luca. Top secret: Stefano Tonut rinnova il suo contratto con la Reyer per altri tre anni, cioè sino a giugno 2023, se non ho fatto male i conti, e nessuno mi dice nulla. Una carognata: MaraMeo chiama in azzurro Gigi Datome dimenticandosi che il ragazzo ben educato aveva cortesemente chiesto un anno sabbatico per non essere costretto al gran rifiuto. Non si spara alla croce rossa: la Grissin Bon in un momento molto difficile vince in EuroCup con il Galatasaray, che non è farina da far ostie, e la Gazzetta di Reggio Emilia s’accorge fuori tempo massimo che Federico Mussini non vede più il canestro appioppandogli in pagella un severo e ingeneroso quattro e mezzo. Ignoranza crassa: mi sapete dire in quale squadra gioca Giampaolo Ricci? E non ditemi nella squadra del cittì che l’ha convocato tra i ventiquattro azzurri perché non vi credo. E, già che ci siete, mi spiegate anche per quale ragione di grazia la squadra campione d’Italia del basket, che mi sembra sia l’Umana Venezia di Napoleone Brugnaro, non gioca in EuroLega? Sarebbe come se la Juve con lo scudetto sul petto non disputasse la Champions. Robe da matti. Chi comanda insomma? Jordi Bertomeu o Patrick Baumann? Parrebbe il catalano che non è indietreggiato di un passo: ha buttato giù il calendario della massima competizione europea facendosi una pippa delle qualificazioni per i campionati del mondo. Ma Giannino Petrucci non potrà continuare a stare a guardare in silenzio. Tanta carne sul fuoco: forse anche troppa. O trippa? Proprio nel giorno in cui sono andato a vedere la mia bella. Che poi tanto bella non l’ho vista: senza idee e senza pressing, con il fiato corto e Sturaro fischiatissimo nemmeno fosse sua la colpa se Acciuga Allegri lo fa giocare in un ruolo che gli mette soltanto inquietudine addosso. Poi però scopri che lo Sporting, prima d’affrontare la Juventus, aveva perso un’unica volta, e per giunta con il Barcellona di Leo Messi, nelle ultime quindici partite in giro per il vecchio continente e allora tutte le sfumature del nero diventano almeno grigie. Come la vergognosa storia della gabbia del Taliercio dove vengono rinchiusi ogni domenica i tifosi delle squadre ospiti della Reyer. Ebbene martedì gli ultrà dell’Aek di Atene, che stasera saranno a San Siro per l’Europa League con il Milan di Nutella Montella, erano così tanti e grossi che hanno occupato la curva del palasport mestrino e hanno fatto un baccano dell’inferno (leggi pandemonio e guarda la foto, ndr), ma non è successo niente. Di modo che sarà d’uopo che il sindaco di Venezia ordini di distruggere quella gabbia maledetta e riceverà persino i miei applausi. Quanto a Stefano Tonut non ve l’hanno raccontata tutta e difatti la notizia non è tanto che sarà oro-granata (con qualche sfumatina di fucsia) sino al 2023, ma che nel nuovo contratto, abbondantemente ritoccato, ha aggiunto la clausola d’uscita che potrà esercitare nel caso in cui, come credo e spero, tornerà ad essere dopo Natale, e dopo due operazioni alla schiena, l’oggetto del desiderio di molti grossi club d’Europa. Non escludendo il Fenerbahce di Obradovic che sarà di scena tra poco più d’un’ora al Forum d’Assago e scappo a vederlo su Eurosport player che comincia ad essere riconosciuto (e stimato quando?) anche dalla Gazzetta di Papà Cairo. Prima però annuncio vobis che pure Walter De Raffaele ha firmato un buon triennale con la Reyer. Se invece volete sapere le cifre dello stipendio del mio Ray Ban, magari le conosco, ma non ve le svelerei comunque perché non sarebbe carino farlo. Però se vi dico che guadagnerà più del centone pulito che è stato promesso a Paperoga Crespi per allenare la nazionale femminile penso che non farete fatica a credermi. Mentre se ancora dentro di me rimugino che l’Armani aveva nella mani Melli, e l’ha dato via gratuitamente, e pure Datome e Tonut, sbatto la testa contro il muro finché non me la rompo.