Più ridicoli di Ridolini scoprendo che la parità è perfetta

Non so per quale ragione oggi i migliori quotidiani italiani abbiano scioperato: hanno fatto comunque bene e, se non uscissero neanche domani e dopo, avrebbero pure la mia più assoluta e totale approvazione. Anzi, se proprio chiudessero, sarei più felice ancora. Perché c’è poco da menare il can per l’aia: o voi o io. E allora: mors tua vita Pea. Ieri per esempio non avevo proprio nessuna intenzione di passare un’altra serata davanti alla televisione e così sono andato a cena in una nuova locanda di pesce con gli amici del tempo del liceo. Ovviamente classico. Perché farò anche inorridire la Bandissima, ma io, che non spiaccico mezza parola in inglese, so benissimo che Eschilo e Euripide non sono due pivot in prestito dal Maccabi, ma due drammaturghi che con Sofocle facevano di tutta la vita una tragedia greca. Volete anche un voto alla cena in bocca di piazza? Dal quattro al cinque, mentre otto alla compagnia e nove al mio caro cardiologo che si è di nuovo raccomandato: “Ti prego, se proprio non puoi farne a meno, guarda la Nba senza il sonoro come nei vecchi film di Ridolini. Altrimenti ti va alle stelle la pressione e ti devo mettere un quarto stent al cuore”. O kappa. E comunque, grazie allo sciopero dei giornali che l’edicolante m’infila ogni giorno sotto al portone di casa, stamattina mi sono bevuto in santa pace il mio caffellatte (con due effe, due elle e due ti) e mi sono visto la registrazione di gara 2 tra Siena e Reggio Emilia in santa pace senza conoscere ancora il risultato finale. E vai! Ma prima della pallacanestro c’è stata la pallamano e così, approfittando della serrata della Gazzetta, vi posso dare un’altra notizia inedita: il Fasano, vincendo 26-27 a Bolzano, ha conquistato lo scudetto per l’appunto della pallamano. Evviva! E code alle edicole domani! Intanto gli altri campioni d’Italia, quelli del basket, se la sono già data a gambe (19-10) quando la Rai si collega con il Palaextra, nonostante tutto, sempre pieno d’amore e di passione. Quelli di Reggio sono anche più divertenti di Larry Semon, in Italia conosciuto come Ridolini, e così Siena consolida il suo vantaggio prima del riposo (47-30) e alla fine del terzo periodo (64-45). Quando Maurizio Fanelli c’informa che a Cantù “le due squadre sono sempre in perfetta parità”. Nemmeno la parità possa essere anche imperfetta. Robe da non credere. Come la rimonta della Grissin Bon che, risvegliandosi nell’ultimo quarto, arriva anche a due punti dalla Montepaschi, ma quando ormai è troppo tardi, e perde di quattro (88-84). Mentre ricade Cantù al Pianella e mi viene da ridere non tanto per la profezia di Werther Pedrazzi (“Quest’anno lo scudetto sarà della Cremascoli”) quanto per il Corriere dello sport che oggi non ha scioperato, però ai playoff del basket ha dedicato appena un pallino. Senza il risultato di Siena. Eppure ha vinto Roma (62-64), ma chissà come. Ridicolo. Anzi, Ridolini.