I mamuthones, papa Francesco e l’Enel che si spegne male

Non penserete adesso spero che perda tutte le sere a seguire i playoff di basket. Ho ben altro da fare. Come per esempio vedere almeno una tappa del Ghiro d’Italia o le finali di Conference della Nba ovviamente senza il sonoro perché me l’hanno proibito il medico di base, il cardiologo e pure lo psichiatra. Poi ci sono anche il Grande Fratello 13 e il Porta a Porta di Vespa, Pomeriggio cinque con Barbara D’Urso e la Prova del cuoco con la Mole Antonelliana che non posso assolutamente perdere: anche questo me l’hanno ordinato i dottori. Dio mio, come sono brevi le giornate passate davanti alla televisione. Mentre fuori c’è il sole e purtroppo non piove, governo ladro. Dunque si è ricominciato con Dembinsky, o come cavolo si scrive, e Sassari-Brindisi che ho registrato e stamattina ho guardato prendendo appunti che ora vado a rileggere. Partendo dai mamuthones in maschera più carini dei tatuaggi di Brian Sacchetti e più svelti in difesa dei giganti del padre Meo. Un paio di alley-oop sassaresi, tanti pasticci e tiri senza senso: 13-17 ma l’Enel non scappa perché, prova e riprova, alla fine uno dei due Diener imbroccherà anche una tripla e, se non i cugini del Wisconsin in panne, ci riuscirà Jack Devecchi per il 22 pari. Si diverte solo Dembinsky, o come cavolo si chiama, che dà i numeri su Michael Umeh che “in tre gare giocate sin qui ha segnato 5,7 punti di media a partita, con 3 su 5 da due e 2 su 10 da 3, e a Sassari una settimana fa 2 punti, 3 palle perse, 0 su 4 in totale al tiro”. Ma non faceva prima a dire che non è un nulla di che? Provate a dirglielo anche voi: chissà, magari un giorno vi ascolterà e la finirà con queste litanie statistiche. Bene Miroslav Todic, meglio ancora Ron Lewis ed è 24-32. Time out. Non so chi sudi di più tra Sacchetti e Bucchi. Forse il Pierino in camicia e cravatta. All’intervallo ancora +8 per l’Enel e uno scandaloso 2/17 nelle bombe per il Banco di Sardegna. Mentre Ettore Messina ci fa sapere che neanche Papa Francesco, altro che Maurizio Gherardini, che difatti andrà al Fenerbahce, potrebbe salvare la nostra pallacanestro dal “ciarpame senza pudore” già biasimato da Veronica Lario. Un giorno anche dirò dei luridi agguati di Alfonso Signorini all’ex moglie del condannato ai servizi sociali e a Gigi Buffon. Intanto è secondo tempo, non ne posso più neanch’io, ma per fortuna ho il telecomando in mano che mi porta lontano e cioè al 69-69 dopo che Brindisi è stata avanti anche di 15 punti e Jerome Dyson ne ha segnati 29. Ma Drake Diener e Caleb Green centrano due triple dopo averne sbagliate undici insieme e Delroy James invece sul 75-73 fa cilecca tre volte di fila dalla lunetta a 2’’ dalla fine. Morale della favola: Sassari vince e perde in un solo modo: bomba o non bomba come canta Venditti. Mentre se l’Enel non ha vinto questa, come può pensare di raggiungere le semifinali?