Anche vi capisco: chi ve la fa fare a diventare matti in questo mondo di pazzi? O, se preferite, chi ve la fa fare a diventare pazzi in questo mondo di matti? Però non si può nemmeno fingere di non vedere quello che ti passa davanti agli occhi e sotto al naso solo perché non vuoi rotture di coglioni e la vita ti piace piatta come una sogliola. Avete presente le tre scimmiette? Ecco, una roba del genere. Nu vidi, nu saggiu, nu c’eru e se c’eru dormivu. E così campi cent’anni: dice il proverbio. Ed è probabilmente verissimo. Ma, siccome m’accontenterei d’arrivare a novanta, e sarebbe già un sogno, continuo volentieri a curiosare tra le cose del basket ovunque mi capiti. E di mordermi la lingua neanche ci penso. Da Eurosport Players: Virtus-Sidigas, battute iniziali. Urla Niccolò Trigari, lui può farlo, basta che non esageri come Ciccioblack Tranquillo: “Alessandro Gentile murato da Fesenko”. Capita. Meno che il figlio minore di Nando dalla lunetta col primo tiro libero non sfiori nemmeno il canestro. Ma Trigari e Andrea Meneghin si sono persi in chiacchiere e non dicono niente. Anche se mi è difficile credere che non si siano accorti dell’air shot. Alessandro Gentile rientrava da tre settimane di stop per infortunio, ma zero punti in dieci minuti, 0/5 da due e 0/1 da tre, fanno comunque clamore. Non vi sembra? Quasi più della sconfitta in casa della Segafredo con Avellino che avevo pronosticato. La Sidigas di Sacripantibus è ormai fuori dal tunnel: Cirillo Fesenko c’è e la schiacciata nella foto lo conferma. Adesso è arrivato Niki, pardon Patrick, Auda che darà respiro a Leunen, ma soprattutto al gigante ucraino. Jason Rich è l’mvp di questo campionato. Ariel Filloy dopo lo 0/10 di mercoledì al Taliercio si è ripreso in mano la squadra. Nicola Alberani sta cercando anche un playmaker comunitario che possa sostituire il Fitipaldo in disgrazia. Insomma ci andrei molto piano prima di sostenere che Trento farà una passeggiata di salute tra i ruderi d’Avellino. Anche se la squadra di Fred Buscaglia corre il doppio dei lupi irpini e ti si arrampica addosso come i gatti. Sarà piuttosto un bellissimo quarto di finale dei playoff. Mentre la Virtus non dovrebbe avere problemi domani a Reggio Emilia: i grissini di Max Chef Menetti sono esausti, il meraviglioso Markoishvili non sta più in piedi, Cervi a primavera è out e Della Valle andrà all’Armani. To’, l’ha scoperto oggi persino Mamma Rosa. Magari con due settimane (da me) di ritardo, ma non importa: vivrà altri cent’anni come il suo Ghiro d’Italia. Che deve essere anche iniziato da qualche parte e da qualche giorno, ma nessuno se ne è ancora accorto. Piuttosto, prima che me ne dimentichi, pare che Fede Pasquini e Stefano Sardara non vadano più d’amore e d’accordo. E che Zare Markovski, che ha più santi in paradiso del Padre Eterno, possa diventare il nuovo general manager del Banco di Sardegna. Non ci voglio credere, però è pure vero che, quando suonano le campane, qualcosa deve essere successo a Sassari se anche Enzino Esposito vorrebbe stracciare il contratto che è lì pronto e che dovrebbe solo firmare. Dalla Zanzara ieri sera su Radio 24 c’era Pupo. Che racconta di una cena a Los Angeles con Danilo Gallinari e sua madre Marilisa. “E’ stata una cosa incredibile e imbarazzante. Eravamo in sei a tavola. Avevano organizzato tutto loro due. Durante la cena si era parlato di sponsor e d’ingaggi da milioni di euro. Credo che lui guadagni 20 milioni all’anno”. Una cosa del genere: 65 milioni di dollari per tre stagioni Nba. “Il Gallo aveva mangiato un’insalata da 8 dollari, la madre uno spaghetto da 7. Ebbene, quando è arrivato il momento di pagare il conto per un totale di 240 dollari, lei ha preso il foglietto e suo figlio con il telefonino si è messo a fare le somme confrontando i prezzi sul menù della loro cena e quello hanno pagato. Io e Patricia, la mia fidanzata, abbiamo dato 32 dollari a testa”. Ora non mi credevate quando vi dicevo che Danilo non è proprio un brillantone se preferisce dopo tre birre dormire in macchina piuttosto che chiamare un taxi e se divide il conto per due anche dopo una cena al lume di candela con la sua bella. E allora adesso non potete neanche dar retta a Pupo e vi capisco: chi ve la fa fare infatti a diventare matti in questo mondo di pazzi dove Dindondan Peterson è persino più generoso del Gallo e del suo mentore, Ciccioblack, messi insieme? Certo è che una figura da chiodi del genere non l’ha fatta domenica nemmeno Simone Fontecchio (zero punti in un quarto d’ora) che non si comprendeva, quand’era a Milano, perché Simone Pianigiani lo facesse giocare così poco. E non si sbagliava.