Nemmeno se le vincono tutte Inter e Milan tricolori

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Ma di cosa stiamo parlando? Se anche il Milan di Gatto Gattuso vincesse stasera con il Sassuolo del Cagnaccio Iachini, il che è parecchio probabile, e poi anche le altre ultime nove partite di campionato, il che è abbastanza difficile, ugualmente non vincerebbe lo scudetto. Anche se la Juve di qui al 20 maggio dovesse perdere in casa con la Sampdoria, il Napoli, il Bologna e il Verona e pure fuori con il Crotone, l’Inter e la Roma. Fatti, non parole. Ma di cosa parliamo? Supponiamo che a mezzogiorno il derby in famiglia tra la squadra di Papà Urbano (Cairo) e quella di Mamma Rosa (la Gazzetta) finisca salomonicamente in parità, facciamo 1-1, gol di Maurito Icardi (per ora 24) e di Gallo Belotti (appena 9), l’Inter di Spallucci o Spalletti, fa lo stesso, salirebbe a quota 60 in classifica a 21 lunghezze appena dall’Armata Brancaleone di quell’antipatico e ingordo di Massimiliano Allegri. Ovvero la Benemata, che non sente il profumo dello scudetto ormai da quasi due lustri, avrebbe ancora un’opportunità, anche se unica, di raggiungere i bianconeri in testa alla classifica: vincere tutte le ultime sette partite di campionato, compreso lo scontro diretto del 28 aprile a San Siro, e sperare che nel frattempo la Juve non conquisti neanche un punto. Neanche all’Allianz Arena con il Bologna o il Verona? Nemmeno. Numeri e non balle. Ma di cosa stanno parlando? Con queste giornate di sole uno dovrebbe stare al mare e l’altro in campagna. E invece ieri pomeriggio erano insieme nello studio di Sky. Ma di chi stiamo parlando? Ovviamente del bagnino di Pesaro e della volpe di Correggio, uno più sapientino dell’altro, che sono un pugno nell’occhio per come si vestono. Il primo sembra che debba dopo la trasmissione scappare ad un party sulla spiaggia. Il secondo pare piuttosto appena tornato da una rapina in banca con la banda di Al Capone: doppio petto a righe e cravatta a pallini: gli manca solo il mitra per sparare ancora contro la Signora Omicidi, ma forse ha finito le cartucce. Massimo Ambrosini dice: “Non credere, ma questo Benevento gioca a calcio”. Ma va? E io che pensavo dovesse invece andare a raccogliere bruscandoli nei campi lungo gli argini dei fossi. E Daniele Adani, che almeno si dovrebbe tagliare i capelli, annuendo: “E’ il primo caldo di stagione: la Juve potrebbe anche soffrirlo”. Sì, da morire. Ma cosa stanno dicendo? Gufi e spaventapasseri. Con i Pulcinella invece più non discuto perché non sono San Francesco e non parlo agli animali. Però faccio solo notare che l’ultima partita che ha perso la Rubentus, come  la chiama l’adorabile Zio Aurelio De Laurentiis, è stata a metà novembre: 3-2 con la Sampdoria. Da allora diciannove partite. Cioè le ha incontrate tutte e solamente con l’Inter e la Spal ha pareggiato 0-0. Mentre le altre diciassette le ha vinte. Già. Di cosa quindi state parlando? In verità temevo che chi troppo vuole nulla stringe. E invece la Juve è stata asfaltata dal Real Madrid e non dovrà più perdere tempo con la Champions. Di modo che le toccherà magari anche di vincere il settimo scudetto di fila e, già che c’è, pure la Coppa Italia con il grande Milan. Post scriptum:  ero stato troppo ottimista con l’Inter che è riuscito a mezzodì persino a perdere con il Toro (gol di Ljajic) e così adesso è a 22 punti dai campioni d’Italia a sette giornate dalla fine del campionato. Fateli voi i conti, ma non credo di sbagliarmi se a occhio e croce credo che non vincerà neanche questa volta lo scudetto.