Titolò Mamma Rosa: che Milan sarebbe senza Nutella?

nutellaItalbasket scatenata: è il richiamo di Mamma Rosa in prima pagina. Ritrova Della Valle e stende la Croazia. Non ho ancora visto la partita di Zagabria. Però alla Gazzetta vorrei lo stesso far notare una cosa: non è che il mio caro Ricciolino ha trascorso le ultime due estati in vacanza su Marte o su Giove, ma era a disposizione di Ettore Messina che l’ha escluso dal preolimpico di Torino e dagli Europei preferendogli Peppe Poeta e Andrea Cinciarini senza che glielo avesse assolutamente ordinato il dottore e men che meno Giannino Petrucci. Il Bari di Fabio Grosso, quello dell’ultimo rigore a Berlino dell’Italia campione del mondo, bei tempi, ha vinto la settima partita di fila ed è volato in testa alla classifica della B. Trentaquattromila spettatori al San Nicola per il derby con il Foggia. E poi qualcuno ha ancora il coraggio di paragonare il calcio al basket se la Reyer, campione d’Italia, fa fatica a riempire il Taliercio da tremila e cinquecento posti a sedere. Troppo piccolo tuttavia per giocare i prossimi playoff scudetto. Dovrà allora emigrare a Treviso, ma Napoleone Brugnaro non vuole: preferisce costruirselo lui il palazzetto da diecimila accanto ad un hotel a cinque stelle. Magari a Marghera. Dove ha un terreno da bonificare e dove prossimamente sbarcheranno le grandi navi da crociera. E chiamalo scemo. Il Venezia di Super Pippo Inzaghi è quinto in classifica con un punto in più del Cittadella di Roberto Venturato che nessuno sa chi sia, ma vi assicuro che è parecchio bravo. E comunque ridevate di me quando ad inizio campionato andavo dicendo che il Cittadella sarebbe stato anche meglio dello sbalorditivo Venezia degli americani. E mi davate del mestrino geloso. A luglio Vincenzo Montella detto Nutella non aveva che parole meravigliose per il suo Milan da non so quanti milioni buttati (alla cazzo) sul mercato. Non si dicono le parolacce. D’accordo e chiedo scusa. Però allora rimproverate anche Fabio Caressa che ieri notte in quell’insopportabile trasmissione che conduce su Sky assieme a Bergomi e Cambiasso, uno peggio dell’altro, avrà almeno una mezza dozzina di volte detto “culo” parlando dell’Inter di Luciano Spalletti. Che a sentire lo Zio tifoso vincerà lo scudetto. Vero Fabio? Peccato che ce lo vada ormai presagendo da otto anni. Ma stavo raccontando del povero Diavolo costruito con i piedi da Mirabelli e Fassone per la modica cifra di 220 milioni. Nel quale credeva molto anche Mamma Rosa che titolò a ferragosto o giù di lì: “Che Milan sarebbe senza Montella?”. Già, che mondo sarebbe? E comunque la mia Tigre preferisce la Nutella in confezione da cinque chili. Che fa fuori in una settimana e mezzo. O pure meno. Mi potrei sempre anche sbagliare, ma i rossoneri dell’Aeroplanino, ora pilotati da Ringhio Gattuso, auguri, hanno un punto in più del Torino. Tuttavia Papà Urbano Cairo non si è ancora deciso a mandar via Sinisa Mihajlovic che avrebbe così tutto il tempo che vuole per imparare a memoria il Diario di Anna Frank. Intanto la Reyer di Napoleone ha comprato un altro play: Marques Green. Che non è più alto di un metro e 65. Difatti, volendo, puoi sempre anche mettertelo in tasca che tanto nessuno lo nota. E qui vi lascio perché immagino che abbiate il Grande Fratello Vip che non potete assolutamente perdere. Dove i vip sarebbero il figlio di Francesco Moser e Cristiano Malgioglio. Di cui non dico niente. Che è meglio. Altrimenti magari poi mi date anche dell’omofobo. Però, se penso che oltre cinque milioni d’italiani stasera di nuovo lo vedranno, rafforzo la mia idea che siamo davvero un popolo di voyeur sfacciatamente e perdutamente imbecilli. Vuoti più di Alfredo Signorini e della moglie del Pupone Totti. Che non so se sia una bambola più rifatta o gonfiata a gas. Forse l’uno e l’altro. Ma non per questo perderò il sonno. Buonanotte.