Quant’è bella Venezia anche a Cremona dove vince 91-84

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E’ difficile spiegare agli umani come l’Umana abbia potuto mettere in croce la Vanoli nel suo palasport anche senza Rolling Stone se non buttando là un nome. E non a casaccio: Carlo Recalcati. Che oggi, nell’anticipo di mezzogiorno, sotto gli occhi di Dan Peterson ha ordinato a Giovanna, l’inseparabile moglie, di buttare la pasta che non era ancora l’una e il primo tempo era appena finito con Venezia avanti di sedici punti (35-51). Bando alle chiacchiere o alle ciacole da campiello: è lui l’allenatore dell’anno 2015. Anche se a settembre compirà 70 anni e la tentazione di premiare il giovane rookie rampante, Maurizio Buscaglia, è molto forte quanto sciocca. Intanto Carlo con il successo di Cremona si è comunque regalato il record di vittorie nella massima serie della nostra pallacanestro: 525 come il mio caro Paron, Tonino Zorzi. E poi ora la Reyer, piaccia o non piaccia al suo padrone, Gigi Brugnaro, ha messo in cassaforte il terzo posto, e il secondo quasi, come non c’era mai storicamente riuscita prima dei playoff. Julyan Stone non s’è difatti mai alzato dalla panca per un risentimento muscolare all’anca tenuto nascosto sino all’ultimo momento. E non sarà neanche un playmaker. Come pensiamo Dan e io. Però sa far molto bene tante altre cose non fosse altro perché è un due metri (o quasi), salta come un grillo, ha personalità e classe. E così Recalcati ha dovuto far giocare Michele Ruzzier per ben 24 minuti che sono anche troppi per il mulo di Trieste, timido e acerbo, che non vede e non guarda quasi mai il canestro. A parte nell’occasione di una tripla allo scadere dei 24 secondi che fortunosamente è finita di tabella nella retina. E comunque anche con un Ortner addormentato nel bosco dei rimbalzi e un Nelson con la testa chissà dove, oltre a un Dulkys inesistente, Venezia è volata via che è stato uno spettacolo nella seconda metà del secondo periodo sulle ali di un Jeff Viggiano in forma smagliante e per la terza volta di fila mvp dell’incontro assieme a un Phill Goss, al suo massimo stagionale (23 punti), che a sentire Recalcati è ancora all’80 per cento. Al che mi domando: cosa sarà Goss nei playoff? Un’ira di Dio? In altalena Peric che spesso s’innamora di se stesso, ma che, quando scende dalle stelle, è feroce killer non meno di Viggiano. In più tanta legna da ardere hanno portato Jackson in attacco e il solito, eterno, meraviglioso Tomas Ress in difesa. All’inizio della ripresa per la verità la Vanoli, buttandola soprattutto in vacca, con gli arbitri che le sono andati anche appresso, ha provato a riaprire orgogliosamente l’impari sfida sino al 58-65 e al 74-80, ma è bastato che Recalcati chiamasse un paio di time-out e rasserenasse gli animi dei suoi orogranata perché anche l’ex Superbone, Luca Vitali, che ha finalmente messo la testa a posto, Hayes e Bell (18 a testa) si rassegnassero ad una sconfitta che probabilmente escluderà la squadra del buon Pancotto dai playoff. Infine le pagelle e, tra parentesi, i punti realizzati. Cremona: Daniel 6.5 (9 e 13 rimbalzi), Hayes 6.5 (18), Gazzotti 5 (2), Vitali 6.5 (9), Mian, Campati 6 (7), Ferguson 6+ (9), Mei, Clark 5 (12), Bell 6.5 (18). All.: Pancotto 6.5. Venezia: Peric 7- (16), Goss 7.5 (23 e 6/8 da due), Jackson 6+ (10), Ruzzier 5+ (5), Ress 6.5 (3), Ortner 5.5 (13), Nelson 4, Viggiano 8 (21 e 4/7 da tre), Dulkys 5. All.: Recalcati 9.