Pianigiani è il più bravo e non credo proprio di sbagliarmi

valenciaPer carità di Dio, nessuno vi tocca il Messi(n)a. Che avrebbe potuto perdere anche con la Romania, prossima avversaria degli azzurri di MaraMeo Sacchetti a Torino, e l’Italia della pallacanestro non avrebbe comunque fatto una piega. Facciamo allora una cosa: voi continuate pure a rimpiangere Ettore Messina, che la squadra più scarsa che ha allenato in carriera è stata la Virtus di Danilovic (o quella con Ginobili?), e io mi tengo ben stretto Simone Pianigiani. Al quale Giannino Petrucci ha tolto persino uno scudetto, e un altro a Luca Banchi, ma ugualmente non riuscirà mai a convincermi che non ha pestato la cacca di mucca più grande della stalla quando si è svegliato un mattino con il mondo che gli girava alla rovescia e ha voluto sostituire il mio Nazareno, non per caso nato a Betlemme, con quello che lui considerava, e ancora considera, sbagliando, il miglior coach della terra. E sapete per quale motivo? Unicamente perché l’ex amato cittì della contrada della Lupa non andava al fast food con Tranquillo o con Pessina, ma mangiava assieme a me il pollo con le mani e con le patate. Probabilmente pensate che come al solito mi piaccia scherzare e invece non sono mai stato così serio in vita mia. Nemmeno quella volta in cui non avevo ancora ventun’anni e ho sposato la Tigre. Ieri del resto ho scritto che Messina come Ventura avrebbe dovuto dare le dimissioni dalla nazionale perché entrambi avevano fallito un obiettivo legittimamente alla loro portata: i Giochi di Rio e i Mondiali in Russia. E’ vero: magari la Croazia era uno ostacolo più duro da superare della Svezia, ma il torneo preolimpico di basket si è giocato a Torino e gli arbitri erano tutti e tre dalla nostra parte. Mentre magari il turco Cakir a Solna e lo spagnolo Mateu Lahoz a San Siro sono stati molto comprensivi con i commedianti scandinavi. E oggi lo ripeto: Ettore avrebbe fatto meglio a tornare subito in Texas dagli Spurs e invece è rimasto un anno ancora nel Belpaese facendo più danni della grandine in un Europeo nel quale anche Ventura sarebbe stato capace d’arrivare quanto meno in semifinale. Ma questo non si può dire. Altrimenti bestemmi e sei cacciato dal tempio. Dove gli scribi e i farisei sono molto più ipocriti di quelli che, come disse ai suoi discepoli il Nazareno, nato in una grotta con il bue e l’asinello, erano seduti sulla cattedra di Mosè. E tutto sempre fanno per essere solo ammirati da Petrucci. E’ vero anche, e non l’ho mai nascosto, che ho un debole per Simone. Che non so se sia un mago, ma di sicuro è bravo. Sbaglio? Assolutamente non credo. Anche perché gli scudetti della Mens Sana per me restano otto. E gli ArLecchini di Giannino la pensino pure diverso. Dei quali sei di fila sono di Pianigiani. Con Luca Banchi al fianco. E non erano solo figli del nero di seppia. Che caso mai ha imbrattato più le tasche di altri. Vampiri o non vampiri che fossero. Al senese, dopo la parentesi in nazionale, dove ha fatto senz’altro meglio di Messina, è toccato d’emigrare all’estero. Perché in patria non gli davano molto più credito. E a Gerusalemme, non lontano da Betlemme, comunque in terra santa, ha vinto con l’Hapoel un titolo che nessun scribo e fariseo avrebbe mai immaginato che potesse conquistare. Ora è a Milano. Grazie al cielo. E ieri sera gli è riuscita un’impresa contro i campioni di Spagna che tutti gli allenatori d’Italia avevano prima di lui fallito. Così come, se non ricordo male, quando era ancora al timone della Montepaschi, andò a vincere in casa del Real Madrid e neanche con pochi punti di scarto: mi pare, su per giù, più di una ventina. Al punto che allora sì che Ettore Messina, affiancato da Lele Molin nei blancos, fu costretto a dare le dimissioni. Si fa male Goudelock sino a quel momento il migliore dell’Armani: 67-64 per il Valencia e pensi che sia finita sul più bello della rimonta. Quando si scatena Curtis Jerrells. Che mi piacerebbe sapere chi ha voluto all’Olimpia. Forse il mio Nazareno? E anche ci pensate? Siete proprio falsi. Oltre che ipocriti. Dal momento che la settimana scorsa vi ho sentito dire con le mie orecchie “cosa Pianigiani l’è ripreso a fare quello da Gerusalemme che ha già Theodore e Goudelock e per l’Europa pure Kalnietis?”. Veramente ci sarebbe anche Cinciarini. Però adesso posso tutti mandarvi in mona? Come no? E aggiungere solo che sarà lo stesso difficile per l’Ax Milano infilare la cruna dell’ago che porta ai playoff d’EuroLega anche dopo l’exploit all’overtime di Valencia. Così come battere domani sera al Forum il Bamberg di Gas Gas Trinchieri. Che è un ottimo allenatore. Per carità di Dio. Anche se contro le squadre di Simone credo che in trenta partite abbia vinto un paio di volte. O al massimo tre. E comunque per informazioni più sicure rivolgetevi pure allo sportello della Banda Osiris che ha contato tutti i successi di Pianigiani. E le sono andati di traverso.