Di favola in favola: la Le Pen, la Pellegrini, Mbappé e Vanzina

cattelan pellegrini

Un amico mi ha detto che a Monica Bellucci sta cadendo il culo. E io ho subito pensato alla volpe e l’uva, la favola più diffusa tra i maschi nostrani. Anche stamattina ho trovato l’Edicola Fiore un po’ fiacca, ma non è colpa di Rosario Fiorello se i quotidiani sono quel che sono (diventati) e se la notizia del giorno è il duello al veleno MacronLe Pen che non so quanto possa interessare agli italiani. Insulti e colpi bassi in diretta a reti unificate: almeno i francesi non se le mandano di certo a dire. Il signorino dei salotti buoni, abito blu e camicia con cravatta, pare dagli ultimi sondaggi che abbia il 59 per cento delle preferenze, ma un cugino su cinque è a tutt’oggi indeciso su chi votare domenica e quindi il leader del Front National, in tailleur pantalone scuro e maglietta bianca senza collo, ha ancora qualche possibilità di vincere il ballottaggio. Che spero sia in percentuale uguale a quella che ha il Monaco di ribaltare martedì lo 0-2 con la Juve. Il confronto tra Marine e Emmanuel è stato seguito da 16 milioni e mezzo di telespettatori su France 2 e TF1, mentre gli ascolti su Canale 5 e Mediaset Premium per la semifinale di Champions nel Principato hanno sfiorato gli 11 milioni. Morale della favola: ai francesi interessano Mbappè e Dybala come a noi Renzi e Grillo. Cioè poco e niente. Mentre tre milioni e mezzo d’intertristi e di bauscioni hanno visto su Raiuno ieri sera Un matrimonio da favola, il film di Carlo Vanzina che si sono fatti piacere. Da Cattelan c’era invece Federica Pellegrini. Che ogni giorno che passa è sempre più donna anche se Alessandro l’ha fatta giocare con le scarpine della Barbie. Ora la veneziana di Spinea ci prova a diventare anche simpatica e c’è riuscita raccontando di quel fan che a bordo piscina le ha regalato un perizoma viola. “No, questo non si fa”. Penso di no. Ma adesso ve la do io una notizia da favola che è stato un vero peccato che sia sfuggita a Rosario Fiorello e Stefano Meloccaro: un quarantenne sempre di Spinea, dove è nato pure Napoleone Brugnaro, ha fatto la pipì dietro un albero dei giardini Papadopoli, a cinquanta metri dai bagni pubblici di Piazzale Roma, e si è beccato una bella multa di 3.300 euro dal comandante dei vigili urbani di Venezia. Ben gli sta. Il sindaco ha difatti dichiarato guerra al degrado in città. E bene fa. Pubblicando ieri il bando comunale per l’assunzione d’altri cento vigili stagionali tra ponti, calli e campielli al termine d’una selezione che si preannuncia già molto dura. I candidati dovranno infatti possedere vere e proprie qualità da superuomini. Una su tutte: dovranno correre i mille metri sotto i quattro minuti e saltare in alto almeno un metro e cinque, sparare con la pistola e avere i denti senza carie. Che sembra facile, ma sicuramente non lo è.