Perché così tanto accanimento con Mancinelli e Artiglio?

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A volte succede. Ed è successo. Il mondo pensava che Cremona, dopo il colpaccio di Pesaro, si sarebbe salvata. E invece ha perso in casa con Brescia. Luca Vitali (19) meglio di Johnson-Odom (18) e Paolo Lepore di nuovo nel guano. Il coach della Vanoli non mi è particolarmente simpatico. Posso? O devono piacermi proprio tutti gli allenatori d’Italia? Anche il Patat(in)a Di Carlo? All’andata Cremona perse a Brescia e Aldo Vanoli, senza pensarci un secondo, licenziò Cesarone Pancotto. Che l’anno scorso gli aveva regolato uno storico quarto posto nella regular season. Nessuno avrebbe scommesso neanche un euro su Pesaro dopo la caporetto del 2 aprile con Cremona. E invece Pesaro al supplementare ha vinto a Brindisi e, se stasera sistema per le feste pure Caserta, vuoi vedere che magari anche si salva? E retrocede Cremona. Così impara. Mors tua vita mea. O Pea? Fa lo stesso. Cuore ingrato avrebbe volentieri sostituito Pancotto con Artiglio Caja. E magari la Vanoli non sarebbe retrocessa. Ma a Lepore non piacque la cosa. “Se arriva Caja, io me ne vado di corsa” minacciò e il patron non fu svelto a cogliere la palla al balzo e dirgli: “Prego, quella è la porta”. Stasera è in programma la quart’ultima di serie A. Mi domando: ma non sarebbe stato meglio giocare a Pasquetta? A mezzdì il derby cinese di San Siro finito 2-2 con gol di Zapata due minuti oltre i cinque di recupero dopo il novantesimo, ma stavolta la capretta Donnarumma non ha pianto e belato. Poi nel primo pomeriggio la Juve a Pescara e la Roma con l’Atalanta, ma non vi dico i risultati perché non voglio rovinarvi la sorpresa pasquale. Infine a cena il Napoli del più grande perdente di successo di questo mondo: Marx Sarri. Peggio persino del Gallo e di Gas Gas insieme. Già su Sky la pallacanestro la vedono in quattro gatti, tre somari, Ciccioblack e io: figuriamoci in un sabato di passione con il calcio da mezzogiorno a mezzanotte. O quasi. Per la verità Lepore ancora ci crede: “Possiamo battere l’Avellino”. Ma è molto difficile ora credergli. Anche se a volte succede. E può succedere. Nella Sidigas gioca Marco Cusin. Che nei giorni scorsi ha lanciato un paio di frecciatine proprio al cuore dell’allenatore della Vanoli dopo che Luca Vitali, un altro ex di Cremona, aveva fatto altrettanto da Brescia neanche si fossero sentiti prima al telefono. Non conosco la ragione di tanto accanimento verso Paolo Lepore, però ancora meno capisco come Aldo Vanoli abbia potuto fare la predica a Cusin e Vitali accusandoli d’ingratitudine: “Non è questo il ricordo che avevo di voi come uomini e come giocatori”. E quale ricordo avrà invece di lui Cesarone nostro? Tiremm innanz. Che forse sarà il caso. Un altro caso della settimana è stato lo scandaloso 5 che Mamma Rosa ha appioppato a Attilio Caja e solo perché non l’aveva informata che Maynor aveva beccato il classico colpo di frusta in un incidente stradale e che probabilmente non avrebbe giocato a Reggio Emilia. Le sarebbe in verità bastato dare una sbirciata al mio blog: ma sia mai. E comunque Artiglio non aveva domenica appeso all’attaccapanni Filippini, Weidmann e Calbucci accusandoli di killeraggio chirurgico nei confronti di Varese, ma aveva soltanto dichiarato che avevano arbitrato da cani. E, siccome io alla partita c’ero, posso tranquillamente confermarlo. Che poi Varese avrebbe perso lo stesso su questo non ci piove. Come è altrettanto pacifico che la GrissinBon contro la Fiat tra un’ora e mezza dovrà giocare molto meglio se vorrà ragionevolmente puntare al quarto posto finale e sperare nel terzo. Stanotte cominciano i playoff della Nba con Cleveland-Indiana (alle 21.20) e non ci sarà tra le sedici squadre Miami che pure ha vinto due titoli consecutivi nel 2012 e nel 2013. Mica nello scorso millennio. E l’anno successivo ha perso la finale con gli Spurs di Belinelli. Meditate gente, meditate. Mentre ieri sera c’è stato il derby di Bologna al Paladozza e l’ha fatto suo la Fortitudo dello scamiciato Boniciolli che era padrona di casa e ha dato ospitalità a 430 tifosi della Virtus. Tanti o pochi? Io dico che signori si nasce e che le partite si possono benissimo pure vedere in televisione. Così sale l’audience e nessuno di Sky rischia il posto. Che poi Stefano Mancinelli sia un grande non lo penso da un giorno. Di sicuro avrebbe anche potuto fare assai meglio in passato, ma, se ha l’aquila nel cuore ed è fiero d’esserne lo scudiero, chi siete voi per continuare a torturarlo perché non ha brillato con le scarpette rosse della Cenerentola d’EuroLega? Tanto più che la stessa cosa ci raccontavate di CamoMelli e magari Nicolò Melli l’anno venturo giocherà con merito nella Nba.