I gufi stavolta contano molto sulla coppia Bonucci-Rugani

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Non sono Paganini. E neanche suono il violino a Cairo come gli amici del Corriere della sera che portano anche le mutande granata pur d’entrare nelle grazie del loro irritante padrone. Né spero d’essere un tromboncino pieno di se stesso come l’intertriste Beppe Severgnini che Papà Urbano, zitto zitto, ha preso a pedate sul sedere e gli ha tolto da venerdì santo la direzione del settimanale (Sette) che era diventato per la verità un pietoso muro del pianto. E comunque lo ripeto e mi ripeto: nessuno mi toglierà mai dalla testa che la Juve avrebbe vinto l’ottavo scudetto anche senza Cristiano Ronaldo. Con Moise Kean o Fabio Quagliarella al centro dell’attacco. Mentre è ancora tutto da dimostrare che vincerà finalmente la Champions, come mi auguro, grazie ai gol di Cr7. Intanto stasera manca Giorgio Chiellini e la difesa è un gran bel punto di domanda con Leonardo Bonucci e Daniele Rugani e nessun’altra possibile correzione in corsa visto che pure Emre Can è rimasto a Torino e persino Max Allegri s’è convinto che Mattia De Sciglio sarebbe un rammendo peggio del buco. Quanto a Andrea Barzagli, guai a chi me lo tocca. Difatti, anche solo sfiorandolo, potreste romperlo. Ecco allora che per l’ultima volta, ve lo giuro, torno alla scorsa estate e di nuovo mi domando stando dalla parte di Marotta la Marmotta che anche per questa ragione è passato al nemico storico: vale la pena di indebitarsi sino al collo per strappare Ronaldo al Real Madrid quando c’è piuttosto da irrobustire la vecchia difesa e puntellare un centrocampo di scarso peso specifico spendendo la metà di quella montagna di soldi? La risposta per me è scontata e comunque quella definitiva ce la darà il tempo perché state freschi se pensate che il giornalista gufo (nella foto, ndr) al seguito della Signora ne azzardi mezza. Appartiene infatti alla povera generazione di quelli del giorno dopo che sanno sempre quel che è successo il giorno prima. E pure se ne vantano. Poveracci. Così come mi dà molto fastidio che stasera Ajax-Juventus sia trasmessa in diretta pure dalla Rai. Sia chiaro: io la vedrò su Sky, ma vi sembra giusto che la tivù di Topolino e Murdoch mi avesse giurato che aveva quest’anno acquisito la Champions in esclusiva e per questo ogni mese mi ha convinto a sganciare una cifra che magari anche vi confesserei arrossendo se non temessi che poi la venga a sapere la Tigre? Che già ieri sera avrebbe voluto strozzarmi perché a mezzanotte stavo ancora sentendo “quella con quella voce tremenda” che snocciolava un sacco di cose senza senso. “Tottenham-Manchester City racconta di un 1-0 che vale tanto per il tipo di partita fatta e per quel che è successo in campo tra protagonisti bocciati e promossi, ma non è un 1-0 che mette al riparo dal ritorno”. Chi, di grazia? La squadra di Pochettino o di Guardiola? E ancora: “Il Liverpool dall’altra parte invece ha avuto una partita più facile: 2-0 e poteva dilagare ulteriormente, ma poi il Porto, come sappiamo, è squadra che riesce sempre ad arrangiarsi non dandosi mai per vinta”. In studio soprattutto il magnifico Fabio Capello guardava allibito Ilaria D’Amico e non capiva i suoi francesismi chiedendosi come me: “Ma sa quel che sta dicendo?”. E Gigi Buffon non le dice poi niente?