Petrucci la spara grossa: Messina ha vinto il titolo Nba

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E tre. Ho un prurito ai polpastrelli che non so. E allora scrivo. Che ne dite? Così magari mi passerà. Scrivo ancora di pallacanestro dopo aver saputo che il punto forte di Giannino è non leggere i siti. Voi ci credete? Io no e comunque non me ne importa un fico secco. Di certo Petrucci legge i blog. Perché altrimenti non mi vedrebbe come il demonio e non avrebbe oggi pomeriggio smentito quel che ho ipotizzato solo stamattina. E cioè che quella di domenica tra Roma e Siena sarebbe stata una delle ultime partite di A2 che Sky avrebbe trasmesso sui suoi canali. In effetti nell’ultimo consiglio federale di qualche giorno fa si è deciso d’andare avanti non sino a Natale, ma sino alla fine dei prossimi playoff. Che promuoveranno una sola delle trentadue squadre in serie A. Ma si può? Anche qui dico di no. Sono per le tre promozioni con la massima serie allargata a diciotto club, ma non sarò ascoltato: scommettiamo? E comunque meglio così: non mi sarebbe piaciuto vedere Dindondan Peterson commentare le partite di A2 su Gazzetta Tv. No, questo mai e poi mai: non ci sarebbe più religione al mondo. Giannino in una lunga intervista a Radio Sportiva nel giorno del suo quinto compleanno, auguri, ha anche sottolineato che sono solo i giornali a fare opinione in Italia. Infatti li ha tutti lui in pugno e li informa ogni giorno di quel che in qualche modo possa dare lustro alla sua figura di immenso presidente federale e di dirigente sportivo come non ne esistono di migliori in tutta la galassia. Così che non leggerete mai cose che a lui sono andate storte. E quindi di traverso. Come i milioni che ha buttato dalla finestra per la TeleGiannina dei suoi sogni che ha chiuso i battenti e gli studi romani dopo neanche un anno di vita. O quelli che farà spendere al governo di Matteo Renzi, e dunque agli italiani, donne e uomini, per ospitare il torneo preolimpico a Torino sperando che non ci capiti in sorteggio la Francia. Nel qual caso te li do io i Giochi di Rio de Janeiro. Non mi credete? E allora facciamo un’altra scommessa. Vediamo se qualche quotidiano del Belpaese domani si sognerà di riprendere la stupidaggine che il primo cittadino del nostro basket ha sparacchiato ieri sempre alla radio. “Ettore Messina, e ve lo dice l’ex presidente del Coni, è il più grande allenatore italiano degli ultimi anni della nostra storia”. Spero di pallacanestro, altrimenti Enzo Bearzot e Sandro Pertini si potrebbero rivoltare nella tomba. E comunque sin qui posso essere anche d’accordo. Facendo finta che Sandro Gamba non sia mai esistito. E’ il resto che non mi quadra. “Perché – ha precisato pomposamente – quando uno vince un titolo Nba pure se da assistente, come è riuscito a Messina, quel titolo ti fa entrare nella storia mondiale. Mentre gli scudetti finiscono solo nella storia italiana”. Una puntuale stoccata a Simone Pianigiani che di campionati ne ha vinti sette e tutti in fila indiana? Forse, ma non è questo lo scandalo. Anche se non ho ben capito cosa gli abbia mai fatto di male ex cittì di Siena. Piuttosto è vergognoso che Petrucci non conosca la storia, e la geografia, del basket e la carriera del mio compaesano che come me ha studiato al liceo Franchetti di Mestre. Difatti Ettore Messina non ha vinto alcun anello della Nba, come invece Marco Belinelli, che non è sicuramente il miglior giocatore italiano della nostra epoca, perché, quando nel 2014 gli Spurs di Popovich hanno conquistato il titolo, Ettore Messina non era a San Antonio, in Texas, ma a Mosca, capitale della Russia, e allenava il Cska. Dal quale se ne è andato prima d’essere probabilmente cacciato. E comunque, già che ci siete, mettevi nel cassetto della memoria anche questa ultima perla del mio Giannino che non leggerete mai in nessun giornale nel quale scodinzolano i suoi cani con le (sue) veline in bocca a mo’ di stinco di maiale. “Non posso dire che andremo alle Olimpiadi e che le vinceremo. Però abbiamo buone chance e io non ci penso proprio a perdere”. E così, quando tempo fa ho scritto che il Dream Team di Coach K se la stava già facendo addosso solo al pensiero di dover affrontare gli azzurri a Rio, ora vi proibisco di piegarvi di nuovo in due dalle risate.