A Sarri va bene anche Pjanic e allora la Juve l’ha preso

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Dal Rompipallone di Gene Gnocchi che (quasi) sempre mi diverte: “Steven Zhang, presente agli allenamenti ad Appiano Gentile: “Sono rimasto sorpreso, non pensavo che l’allenatore fosse ancora Spalletti”. E poi dicono che nessuno è più pestifero di me nella satira. Io al massimo posso confessare che andrei in brodo di giuggiole se la Beneamata stasera perdesse con l’Empoli di Aurelio Andreazzoli. E non ditemi che l’ho sparata grossa: con l’Inter di mezzo niente is nothing. Come direbbe il cumenda Guido Nicheli se ancora fosse vivo. Nulla è impossibile. E io ci credo. Però come Andreazzoli, buon amico di Lucianino, temo Piero Giacomelli al Var e l’arbitro livornese Luca Banti. Perché “l’Empoli non è l’Inter”. Lapalisse. Anche se gioca senz’altro meglio. Ma come ha detto Righetto Sacchi in settimana: “Tutti si tolgono il cappello davanti al direttore di banca ma non all’usciere”. Bella questa. Oltre che reale. Al gufo che ho sulla spalla andrebbe pure bene un pari a San Siro. Che come ha notato oggi Gianni Mura “è uno dei pochi santi non evocati da Matteo Salvini”. Perché è convinto che il Milan vincerà a Ferrara e l’Atalanta a Reggio Emilia con il Sassuolo. Può essere. L’ichs a Milano potrebbe far comodo anche all’Empoli per salvarsi: dubito infatti che la Fiorentina possa perdere in casa con il Genoa. Gli amici intertristi mi invitano allora, spesso e volentieri, a darmi all’ippica. E io venerdì li ho accontentati seguendo con piacere la Coppa delle Nazioni a Piazza di Siena. L’Italia del salto ostacoli non ha ripetuto il successo delle due precedenti edizioni: solo un quinto posto, ma è stato tutto bello lo stesso. Piazza di Siena sotto un cielo dipinto di blu era un sogno, un incanto, una meraviglia: scegliete voi il sostantivo che più vi commuove. Bravissimo Claudio Icardi che resta il telecronista più elegante che ha la Rai: mai una parola fuori posto, mai un aggettivo esagerato, mai un commento sciocco. Non dico che ha superato il maestro, ma di certo è il degno erede del grande Alberto Giubilo che m’incantava da ragazzo quando galoppava insieme ai fratelli D’Inzeo, Raimondo e Piero, o a Graziano Mancinelli e  Vittorio Orlandi. Peccato solo che Filou De Muze, il cavallo di Lucia Vizzini, abbia crepato uno zoccolo e sia stato costretto al ritiro. La Tigre diventa ogni giorno matta con il cruciverba di Stefano Bartezzaghi su Repubblica e di riflesso fa impazzire anche me. Dodici orizzontale: il più famoso rosicone della storia. Sette lettere. Mi è venuto subito: Salieri, il maestro di Beethoven, che vedeva Mozart come fumo negli occhi. O almeno così si racconta, ma potrebbe anche non essere vero. Ma ci stava anche Moratti che non ha mai potuto soffrire la Juve. La quale, a sentire la talpa che ho all’Inter, e non è Marotta Marmotta  e nemmeno il Conte Antonio, ha già scelto il successore di Max Allegri: è Marx Sarri. Che è proprio brutto nella foto. Con quella barba incolta e la tuta del Chelsea che sembra un pigiama da notte. Non costa molto: meno di mezzo milione al mese. E gli va bene tutto: persino Trottolino Pjanic. L’annuncio tra una settimana: non appena Paratici l’avrà convinto ad andare dal barbiere prima di ogni partita all’Allianz Arena. Perché l’abito non farà il monaco, ma un barbone in casa Agnelli non lo si è mai visto. Se non Babbo Natale. Intanto a Montecarlo vince ancora Hamilton, mentre Leclerc finisce ultimo. Però Vettel è secondo grazie ai 5” di penalizzazione inflitti a Verstappen: contenti voi, contenti tutti. Le rosse di Maranello non mi hanno mai fatto girare la testa. Così come del resto le parole crociate. Il Ghiro d’Italia e di Mamma Rosa ha fatto tappa oggi a Como: non so altro. Neanche chi è la maglia rosa. Sono antipatico? Può darsi, ma non più di Papà Urbano Cairo. Per la prima volta nella storia della Nba una squadra canadese, i Toronto Raptors, battendo (100-94) in gara 6  i Milwaukee Bucks, giocherà la finale per il titolo al meglio delle sette partite contro i Golden State Warriors. Sarà uno spettacolo. A patto che chiudiate la bocca con il bavaglio a Ciccioblack Tranquillo come a Assurancetourix, il bardo stomachevole del villaggio di Asterix.