Il telecronista misterioso e il campione del mondo di lippa

Non sapevo neanche che faccia avesse e ho scoperto solo ieri sera come si chiama: Davide Chinellato se ho capito bene al momento dei saluti al termine della diretta tv su Gazzetta.it. Dopo che Dan Peterson aveva già detto alla mamma di buttare la pasta e Venezia, nonostante Superbone Vitali, aveva comunque battuto Reggio Emilia raggiungendo quota 100. A 92 per la cronaca. Del posticipo della terzultima di campionato vi parlerò magari nel pomeriggio: tanto oggi i giornali non sono in edicola e non so quanti il primo di maggio, quasi all’ora di cena, abbiano seguito la partita che si è giocata a cinque minuti di bicicletta da casa mia e che tuttavia nemmeno io ho trovato la forza e la voglia d’andare a vedere. In effetti stavo da dio seduto in poltrona: un succo di pomodoro e i semini con il sale, il computer sulle ginocchia e mio nipote che giocava beato con la Peppa Pig. Pigro più di un ghiro e affamato più di Premier che era un tiratore ma anche una forchetta formidabile. E poi la telecronaca a due voci era davvero piacevole. Più del match. Lo dico sul serio.dan2
Che Dan Peterson sia sempre il numero uno non l’ho scoperto ieri, ma lo vado ripetendo dai tempi del tè Lipton. Quando quelli della Bandissima, già morti d’invidia e tutt’oggi ancora convinti d’aver inventato dopo la pallacanestro anche la televisione a colori, cominciarono a mettere in giro per il Belpaese la calunnia che Dindondan fosse più suonato di una campana e più stitico, come magari è a metà vero, di sette scozzesi moltiplicati per sette genovesi e per sette nonesi. Ovvero gli abitanti della Val di Non, in alto Trentino, che del gelato mangiano anche lo stecchino o lo mettono via perché non si sa mai nella vita: può sempre tornar buono per colazione. Il Chinellato Davide, che mi dicono porti la barba, è stato invece una gradita sorpresa. Intanto non urla com’è insopportabile abitudine e costume della scuola di pensiero (e di volume) che fa capo a Cicciobello Tranquillo e che purtroppo è stata scimmiottata nei lustri anche dai pelatini della Rai e, a singhiozzo, anche dal mio preferito (e amico) Trigari Niccolò (con due ci). Poi non toglie spazio a Dan Peterson che non si perde mai in discorsi che s’allontanino troppo da quello che insieme stiamo vedendo e che per questo non occorre sempre sottolineare con strilli. Preciso, sereno, lucido. Con ritmo e brio. Insommabravo e informato. Sul pezzo. Sperando che non si rovini strada facendo come è già capitato a molti e, tanto per non far nomi, a Gerry De Rosa che sarebbe un fuoriclasse assoluto se non avesse in passato frequentato brutte compagniee se nello stesso giorno a Sky non gli facessero fare l’Eurolega, la serie A e B di calcio, e pure lo slittino. E perché no gli Assoluti di tiro alla fune e gli Europei di lippa, di cui da ragazzino sono stato campione del mondo?