Scudetto presto alla Juve ora che CR7 è andato in mona

buffon d amico

Uno scacciapensieri senza foto è come una Juve senza la Joya: lo capisco, ma è giusto che anche Filippo, il mio caro assistant-blog, si faccia qualche giorno di vacanza in Sicilia senza portarsi dietro il pici o altre diavolerie del genere. Nei confronti della quali sono più imbranato di una foca ammaestrata e quindi nemmeno ci provo ad aggiungere al pezzo che vado scrivendo la foto d’Ilaria D’Amico, sparita da oltre un anno teneramente abbracciata a Gigi Buffon. Ps: ieri (primo settembre) Filippo è tornato dalle ferie e subito mi ha postato la foto. Oggi (21 agosto) alle 18.30 comincia la serie A con Inter-Genoa su Dazn e, dopo averne sentite e lette tante, e di tutte i colori, non potevo starmene zitto e buono stravaccato sulla sdraio a prendermi il sole di uno straordinario sabato pomeriggio sul prato sotto casa. Mirando di lontano la Tofana di Roces, che è – poche storie – la montagna più bella del mondo, e sbattendomene di quel che hanno scritto dopo le Olimpiadi di Tokyo il dolcissimo Bombolone alla crema, alias Paolo Condò, su Repubblica o l’imbarazzante Mario Sconcerti, detto Sconcertino, sul Corriere. Al quale non è parso vero di sparare a Ferragosto un bel quattro al mercato della Juventus che qualche giorno dopo, tanto per metterlo subito a tacere, si è decisa a comprare finalmente Manuel Locatelli dal Sassuolo. Di modo che adesso Sconcertino, se fosse onesto, dovrebbe cambiare il suo voto da quattro ad almeno sei e mezzo visto che alla Beneamata (sua e non di certo mia) aveva dato un bel sette in pagella inferiore solo all’otto generosamente regalato al Milan che, se non ricordo male ma mi potrei sempre sbagliare, non ha incassato un euro dal passaggio di Gigi Donnarumma al Paris Saint Germain e nemmeno da quello di Calhanoglu all’Inter che invece ha dovuto scucirne tredici per strappare al Lilla il bravo Mike Maignan che non è comunque il miglior portiere del mondo. Ma Paolo Maldini è un asso a prescindere. Mentre in effetti i mercanti bianconeri, da Fabio Paratici a Pavel Nedved, prima che grazie a Dio tornasse Acciuga Allegri, avevano fatto più danni della grandine. Per dirne una scambiando Leo Spinazzola quasi alla pari con Luca Pellegrini che nella passata stagione, in prestito al Genoa, ha giocato dieci spezzoni di partita dopo il disastroso 0-6 dell’esordio in rossoblù a Napoli. In verità avventurarsi in pronostici scudetto quando mancano ben dieci giorni alla chiusura delle liste, e tutto potrebbe ancora succedere e cambiare, è un po’ come giocare a mosca cieca con gli occhi bendati in un campo da calcio senza pubblico sugli spalti che ti suggerisca almeno da che parte devi orientarti. Però ugualmente bisogna essere sfegatati intertristi o detrattori seriali della Signora, il che è in fondo la stessa cosa, per premiare con un sette il mercato di Beppe Marotta e Piero Ausilio che, per tenersi stretto il posto a tavola con il padrone cinese, hanno dovuto far buon viso a cattiva sorte privando i campioni d’Italia dei tre assoluti artefici dello scudetto dopo undici anni di stenti e di figure barbine: nell’ordine il Conte Antonio, Romelu Lukaku e Achraf Hakimi che non a caso è stato acquistato quest’estate dalla squadra più forte e ricca del pianeta che si è comprata anche Donnarumma, Sergio Ramos, Wijnaldum e Leo Messi. Ora se Nasser Ghanim Al Khelaifi prendesse pure Cristiano Ronaldo, uno glielo porterei domani a Parigi caricandomelo sulle spalle, due rischierei comunque l’azzardo di scommettere che la Juve vincerà nelle prossie due o tre stagioni vincerà il campionato non però con Ramsey in regia e Rugani in difesa. Perché una volta per tutte, come sostengo da tre anni, si sarebbe liberata di quella grossa palla (d’oro) al piede che è il CR7 di recente dipinto dai due carabinieri di Repubblica, Giulio Cardone e Emanuele Gamba, come un trentaseienne più irrequieto dell’Mbappè che vuole fuggire al Real Madrid: molto nervoso, irrequieto e distaccato, “i cui rapporti con i compagni sono sempre più sporadici e quello con Allegri addirittura gelido!”. Però, come ha scritto (bene) lo Sconcertino non tifoso, è difficile considerare un sciocco lo sceicco che “è il presidente del fondo sovrano qatariota che ha nel suo portafoglio il Psg ma anche grandi quote di Barclays, Harrods, Volkswagen, Disney, Heartrow aeroporti, Shell, più quasi per mancia, l’Hotel Gallia e il progetto Porta Nuova a Milano. Ha preso il Psg quando era niente e costava poco. E’ riuscito a portare il Mondiale di calcio nel deserto monumentale del Qatar inventandoselo d’inverno, a Natale, del prossimo anno“. E quindi è solo una mia pia illusione che Al Klelaifi si possa trascinare in casa un Ronaldo capace di baruffare persino con la Pulce per tirare i calci di punizione o con Pochettino se lo dovesse sostituire a metà della ripresa con Angel Di Maria che ha un talento non da poco. Difatti (post scriptum n.2) se l’è ripreso lo United che non vince una Premier dal 2013 e non vincerà nemmeno questa: scommettiamo? Ho allegato a questo articolo una foto sbarazzina di Gigi Buffon che fa le fusa a Ilaria per restare sul pezzo e perché entrambi la settimana scorsa sono stati celebrati da Mamma Rosa, la signora di Urbano Cairo: “Buffon grandi parate fino al 90′ “. O quasi. Dal momento che all’89’ ha beccato da Charpentier il gol del 2-2 del Frosinone che avrebbe anche potuto respingere. “D’Amico: c’è troppo buonismo nelle trasmissioni“. Verissimo. Peccato che però poi Ilaria abbia aggiunto: “Diletta è un marchio“. E qui è cascato l’asino perché se c’è una che parlerebbe bene persino dello sgradevole Aurelio De Laurentiis questa è la Leotta mezza rifatta oltre ovviamente a Bombolone Condò. Molto meglio allora, e non di poco, Giorgia Rossi che è stata a Sky e alla Rai e adesso è passata assieme a Pierluigi Pardo da Mediaset a Dazn facendosi come me il segno della croce e confessando a Sportweek: “Sbatterei al muro la gente che pensa che è arrivata lì solo perché è andata con qualcuno”. Sì, insomma perché gliela ha data al direttore come è già successo in passato molte volte in televisione. E non ditemi che non è così. Ma di tutta l’erba non si può sempre fare un fascio e Giorgia è abbastanza brava sul serio. Più vera dell’ex fidanzata di Matteo Mammì, nipote di Oscar Mammì che è stato il numero uno della programmazione di Sky negli anni in cui tutti avrebbero giurato che Diletta avrebbe preso il posto d’Ilaria a Sky Calcio Show e lei invece passò a Dazn. Alla faccia vostra. Maliziosi che non siete altro. E buon campionato a tutte. Tranne che a una. Che non è l’Atalanta che, anzi, è la mia favorita assieme alla Juventus nella corsa allo scudetto se non cederà Zapata. Ps n.3: domani torno a scrivere ricominciando da tre (settembre) se non mi fate arrabbiare come quei due caramba-forestali di Cortina che martedì mi hanno dato 69,33 euro di multa per un etto e mezzo di finferle raccolte nel bosco sotto casa a Geralba (Chiappuzza di Cadore). Ho una montagna di gente infatti da mandare a cagare come direbbe Daniele Luttazzi senza tanti giri di parole. E fa molto bene. Per le serie “pane al pane e vino al vino” o “parla come mangi”…