Lisa dagli occhi blu è una bellezza veneta di Sappada

lisa vitozzi

Chiamatela come volete: Sappada in italiano, Plodn in dialetto, Bladen in tedesco, Ploden in friulano o Sapada in ladino con una sola pi. Basta che vi mettiate d’accordo tra voi che non siete più di milletrecento. A me piuttosto interessa sapere se a Sappada esiste un reparto maternità? No, mi rispondete in coro perché a Sappada non c’è mai stato neanche un ospedale se non quello da campo durante la prima guerra mondiale. Campa cavallo. E allora? Allora cosa? Allora nessuno nasce a Sappada. E quindi? Quindi, per stabilire se un sappadino è veneto o friulano, bisogna andare alla fonte per vedere dove è nato. Per esempio Lisa Vittozzi, nella foto, 24 anni tra meno di un mese, astro nascente del biathlon azzurro, ieri vincitrice della prima gara di Coppa del Mondo, la sprint di Oberhof, in Germania o, meglio, in Turingia, che è il paradiso o l’inferno, dipende dai punti di vista, dello sci con lo schioppo in spalla, è nata a Pieve di Cadore, provincia di Belluno, il 4 febbraio del 1995. Quando Sappada era ancora nel Veneto. Poi nel 2008 c’è stato un referendum secessionista nel quale 961 sappadini votarono sì all’annessione al Friuli contro appena 41 no, una scheda bianca e una nulla. Però Sappada dovette aspettare quasi due lustri, e cioè il dicembre del 2017, perché il paese di confine tra il Cadore e la Carnia, nel Comelico, così coccolo e ambito, lasciasse il Veneto e tornasse ad appartenere dopo la bellezza di 175 anni al Friuli Venezia Giulia. Diventando così il primo caso in Italia di un comune che passa da una regione a statuto ordinario ad una autonoma. Quindi, e quasi ci siamo, Lisa dagli occhi blu, come cantava Mario Tessuto nell’estate del 69, o di un altro colore, non ho ben capito, e comunque molto belli e vivaci, che nello scorso inverno ha vinto la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Pyeongchang nella staffetta mista insieme a Dorothea Wierer, Lukas Hofer e Dominik Windisch, è senza ombra di dubbio una fantastica ragazza veneta. Anche se Sappada è oggi friulana e ancora il governatore Luca Zaia, succeduto al Doge Galan, se ne lamenta: “Di questo passo daremo uno sbocco sul mare pure al Trentino Alto Adige”. Perché no? A me non dispiacerebbe neanche un po’. Anzi. Difatti vedrei bene Cortina o Jesolo Lido in provincia di Bolzano: così finalmente avremo delle strade d’accesso alle due celebre località turistiche come Dio comanda e come sarebbe forse il caso. Soprattutto se davvero la Perla ampezzana dovesse ospitare dopo i Mondiali di sci nel 2021 persino i Giochi del 2026 insieme alla irrequieta Milano. E così ho risposto esaurientemente, penso proprio di sì, a Dario Puppo e Massimiliano Ambesi che mi raccontano come meglio non potrei desiderare le gare del biathlon che sono la loro passione e la mia dal lontano 1988. Quando Ubaldo Prucker, godibilissimo cittì degli azzurri alle Olimpiadi di Calgary, m’introdusse in quel mondo di grandi storie e di uomini e donne che nel fondo e con la carabina fanno cose che voi mortali non riuscite nemmeno a immaginare. Ho esagerato? E’ probabile. Ma, se un po’ non vi stupisco, neanche mi badate. Ebbene Ambesi e Puppo si erano chiesti in una delle loro impeccabili telecronache su Eurosport se la Vittozzi fosse da considerare una meravigliosa veneta o una straordinaria friulana. E adesso che il mistero è chiarito, se di mistero si trattava, o al massimo è stata una questione di lana caprina, possiamo anche tornare domani a parlare di calcio. Se però a mezzogiorno e mezzo vi andrete a vedere in tivù la 10 chilometri d’inseguimento con Lisa che scapperà per prima dal cancelletto di partenza e tutte le altre le daranno la caccia nel bosco di Oberhof, scommettiamo che vi innamorerete pure voi del biathlon e in particolare della sappadina che sugli sci stretti va come una freccia o di Dorothea, leader di Coppa del Mondo, o perché no di Federica Sanfilippo da Vipiteno? E poi sono sicuro che anche mi ringrazierete.