I marziani sulla Terra: Fanelli, Picchio, Tonut, Tom e Geri

Pare, sembra, dicunt, ma non ne sarei troppo convinto, che Samantha (con l’acca) Cristoforetti, astronauta trentina intorno alla Terra (con la ti maiuscola, altrimenti il nostro pianeta s’offende), sia rientrata furtivamente dallo spazio e abbia strabuzzato gli occhi o, meglio, li abbia stralunati, così non usciamo di tema, vedendo in televisione Maurizio Fanelli e Picchio Abbio con le crape pelate e le antenne in testa. Ho sbagliato l’ammaraggio, deve aver pensato col cuore in gola: sono finita su Marte e non sulla Terra. Ed è risalita come un razzo nel Sojuz pensando, non a torto, che in fondo nella navicella sarebbe stata molto più al sicuro. Anche con il russo e l’americano. Come cantava Dalla. Al quale è stata dedicata la missione. Di nome Futura. “Chissà, chissà domani, su che cosa metteremo le mani”. Già, sarebbe bello saperlo. Magari su Tele Giannina, la tivù di Giannino Petrucci che stenta a decollare e sta disperatamente tentando di trovare sulla piattaforma di Sky un canale dove poter trasmettere, senza magari spendere troppi soldi, una partita della Silver al venerdì sera, una della serie A femminile al sabato e una della Gold la domenica a mezzogiorno. Intanto però mi spiace ma devo spiegare a Samantha Cristoforetti che è di Malè, in Val di Sole, ed è appassionatissima di pallacanestro, che l’Armani non ha vinto con il Fenerbahce la scorsa settimana in Europa League. Difatti lei, in altre faccende (forse) affaccendata, aveva solo sentito il commento finale di Hugo Sconochini, che quando portava il codino chiamavo Fiorello, e si era fatta l’idea che SottoBanchi, il miglior allenatore d’Europa secondo alcuni suoi mentori, tra i quali l’illustre professor Vincenzo Carlà, avesse strapazzato il povero Zelimir Obradovic. Testualmente Fiorello, strappando di bocca il microfono a Geri de Rosa, aveva infatti sentenziato: “Scusami, ma voglio fare i complimenti a Milano che ha giocato una partita incredibile, ha lottato e ha continuato a crederci”. Peccato che in verità abbia purtroppo invece perso e non sia stata mai in partita. Come le è risuccesso immeritatamente ieri sera a Barcellona. Ma non c’erano Alessandro Gentile e David Moss e stavolta la scusa sarebbe molto buona. Anche se due vittorie in sette euro-match ci sembrano un po’ pochine per una squadra che è costata l’occhio della testa a Giorgio Armani ed è allenata dal numero 1 degli allenatori del nostro continente. Anche se ho un’idea tutta mia e cioè che senza quello splendido solista che è il figlio dell’ex Bonsai di Caserta l’EA7 gioca più di squadra esaltando Daniel Hackett (21 punti, tanta energia e la palla che gira a cento all’ora) e soprattutto Samardo Samuels che, se non ve ne siete ancora accorti, è il miglior terminale che ci sia nel nostro pianeta. Anche se la partita con i catalani (senza Navarro) forse l’ha persa SottoBanchi che non può insultare in quel modo i tre osceni arbitri e non pensare che i fischietti serbi e sloveni, che l’italiano un po’ lo masticano, non lo castighino spudoratamente nel finale punto a punto. “I russi, gli americani” forse è meglio che cantiamo assieme a Lucio e “aspettiamo senza avere paura domani”. Mi parlano infatti un gran bene di Stefano Tonut, figlio di Alberto, che “istintivamente è portato a fare canestro” come mi ha detto uno che se ne intende di basket. Diventerà più bravo del padre, ne sono sicuro, ha anche aggiunto e allora devo sul serio pensare che questo mulo del 1993, che è nato a Cantù e gioca a Trieste in serie A2, abbia davanti a sé un futuro assai radioso. Perché Alberto, al di là del fatto che io lo chiamassi Biancaneve perché amava spesso guardare allo specchio i suoi occhi belli, era un fior di giocatore però con scarsa umiltà e non troppa voglia di migliorarsi. Quello di dare i soprannomi alla gente del basket è sempre stata una mia grande passione: Biancaneve, i Bonsai di Caserta, Fiorello, il caro Paron e la Formica atomica, Picchio, Sgambetti e Morbillo, Acciughino e adesso Tom e Geri, cioè Sconochini e de Rosa, la nuova coppia di Sky. Sulla quale dall’11 gennaio vedremo le tre partite di Gold, Silver e femminile per la telecronaca di Niccolò (con due ci) Trigari e Artiglio Caja, due amici. A dimostrazione che Giannino, quando vuole, sa scegliere anche bene i suoi collaboratori, ma non diteglielo: potrebbe anche cambiare idea e prendere Ugo Francica Nava e Orate Frates.