Doveva proprio nevicare perché vincesse Andrea Pavan?

freddo

Non nevica ancora in riva al mare. Ma poco ci manca. E poi la foto di lui e lei sotto l’ombrello, che camminano sulla battigia nella tormenta, è troppo bella per rinunciarci. Anche se Natale sarà tra quattro mesi. Che passeranno però in un lampo: purtroppo. Pure stamattina il Pelmo si era nascosto come ieri nel bosco dietro le nuvole e così ho fatto colazione a letto aspettando che almeno smettesse di piovere. E intanto mi sono letto i giornali vecchi di qualche giorno. “X Factor, cercasi la sostituta di Asia”. Per fortuna l’ho saputo appena adesso, altrimenti non avrei di sicuro chiuso occhio per tutta la notte al solo pensiero di chi potrà mai prendere il posto della figlia di Dario Argento nel talent show condotto da Alessandro Catellan che giuro di non aver mai visto in vita mia. Simona Ventura? Arisa? Morgan? Nina Zilli, l’ex di Stefano Mancinelli, il capitano della Fortitudo. Queste sono le mie scarse conoscenze: mi spiace. E quindi di più non posso dirvi se non che gli scrupolosi organizzatori di Sky hanno così “voluto tutelare i 40mila ragazzi che hanno partecipato ai casting”. Asia è stata accusata di violenza sessuale nei confronti di Jimmy Bennett quando lui nel 2013 era ancora minorenne. Poveretto. Dite? A Repubblica risulta per altro che il baby attore non sia in verità uno stinco di santo. Quattro anni fa i genitori lo cacciarono di casa senza dargli un soldo perché “preoccupati dal suo costante uso di droghe”. Non bastasse, un anno dopo l’ex fidanzata l’ha incolpato di stalking: la perseguitava sui social chiedendole di postare le foto di lei nuda e ancora minorenne. “Un prosindaco per Venezia sul modello fiorentino”: lo vorrebbero i Caffè storici di Piazza San Marco contro il turismo straccione. Ma Napoleone Brugnaro? Pare che abbia altro da fare e che ora abbia in testa solo il palasport da costruire sui suoi terreni a Porto Marghera sopra quattro metri di rifiuti tossici d’amianto e arsenico. E i vecchi merletti di Burano? Non c’entrano. “Vieni a vedere il Pelmo” si agita la Tigre più felice di una bimba. In effetti è bellissimo: tutto bianco di neve. Nel blu dipinto di blu. Adagiato su un letto coperto di verde. Un incanto. E non ho ancora visto il Sorapis e le Tofane. Dieci centimetri di neve sono comunque caduti sui passi sopra Cortina. E’ continuato invece a piovere anche dopo mezzogiorno sul bagnato a Silverstone e così il GP di Gran Bretagna è stato cancellato come non era mai successo prima nella storia del Motomondiale della Dorna. Pazienza: Valentino Rossi sarebbe per la verità partito in quarta fila con il dodicesimo tempo. A metà pomeriggio ha vinto la Rossa di Sebastian Vettel in Belgio lasciando molto perplesso Lewis Hamilton, il mio idolo, ma ho preferito guardare il Masters di Praga e così ho portato fortuna, come spesso mi capita, ad Andrea Pavan che mi ricordavo a diciott’anni più bizzoso di un cavallo. Il ragazzo romano aveva già talento golfistico da vendere, ma coi miei occhi l’ho visto sul green della buca diciassette della Montecchia di Padova sbagliare un putt da qua a là e sfasciare per la rabbia la testa del driver contro un albero. In modo tale che venne allora squalificato e il suo circolo, il Parco di Roma, perse il titolo italiano a squadre dilettanti che aveva ormai messo nella sacca. Non fosse poi andato all’università d’economia in Texas probabilmente sarebbe anche sparito come capita spesso a tanti figli di papà e della Lupa. E invece oggi, a 29 anni, Pavan ha ottenuto il suo primo successo sull’European Tour dopo un appassionante testa a testa nell’ultimo giro con l’irlandese Padraig Harrington che in carriera ha trionfato – tanto per capirci – in tre Majors. E non ci volevo credere, ma ha proprio vinto il duello sui green della 16 e 17 dove ha imbucato due birdie puttando da otto e da sei metri. Fantastico. Insomma il golf italiano non è soltanto Francesco Molinari, attualmente numero sei al mondo davanti a Rory McIlroy (7) e Jordan Spieth (8) dopo aver vinto a fine luglio il prestigioso Open Championship di Carnoustie, il terzo Major della stagione. Entrando così di diritto nella squadra europea, vestita Loro Piana, che dal 28 al 30 settembre sfiderà gli Stati Uniti a Parigi nella Ryder Cup che è il terzo evento sportivo più seguito dopo i Giochi olimpici e la Coppa del Mondo di calcio. Contro i number one, two e three del ranking: Dustin Johnson, Brooks Koepka e Justin Thomas. E comunque Andrea,  che per la seconda volta mercoledì diventerà papà, si è messo in tasca 166.660 euro ed è salito al 39° posto della money list del circuito dove Chicco è saldamente il leader.  Non so se mi sono spiegato.