CR7 non è un flop ma sinora è stato una palla al piede

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Non lo nego: son contento che abbia vinto Lewis Hamilton per la quinta volta a Monza. Ma non voglio essere antipatico come De Laurentiis e così cambio subito discorso ammettendo che mi è piaciuto anche Sebastian Vettel quando ha confessato: “Alla Loggia dopo la partenza ho fatto una grande merda”. Anche Mamma Rosa oggi è contenta. “L’Inter svolta” ha titolato in prima pagina. Evidentemente come ha detto Max Allegri nell’animata conferenza-stampa di venerdì: “In tanti guardano le partite, in pochi le vedono”. Io ho visto la Beneamata al Dall’Ara che è stata una pena assoluta per oltre un’ora. Contro un Bologna che quest’anno vale veramente poco per non dire già la serie B. E che pure al 75esimo ha sfiorato l’1-1 con una girata di testa di Santander, paraguagio generoso, che ha fatto la barba al palo come dicevano una volta alla radio. Poco ci è mancato che Mamma Rosa anche indovinasse la formazione della Juventus dopo quattro anni di figuracce inaudite, ma all’ultimo momento Acciuga ha preferito Cuadrado a Cancelo e così lo champagne è stato rimesso in frigo. Stavolta ha sbagliato anche Tuttosport che ieri a Dybala aveva dedicato una pagina intera: “Stasera titolare dopo l’esclusione di sabato scorso”. Difatti ha scaldato la panchina del Tardini sino a dieci minuti dalla fine quando ha sostituito Khedira che non stava più in piedi. E cosa ha fatto? Il fighetta come ultimamente gli riesce molto bene. Senza voto. Piuttosto in pochi se ne sono accorti, ma Cristiano Ronaldo (nella foto, ndr) è uscito dallo stadio con un occhio nero come il suo umore. Neanche ieri ha fatto gol e per me stavolta non si è meritato nemmeno la sufficienza. Cinque e mezzo infatti gli ha dato La Gazzetta e addirittura 5 Granatina Gamba (la Repubblica) che nel giudizio è stato particolarmente severo e cattivo: “Tecnicamente e tatticamente prestazione imbarazzante”. Gufo esagerato. E’ però vero che CR7 non è un flop come spererebbe l’amico Paolo Ziliani che odia la Juve da quando era in culla e ha scritto su Fatto Cuotidiano: “Tutta colpa dell’Istituto Luce che 94 anni dopo aver visto, appunto, la luce nel ventennio fascista, è rinato più potente e roboante che mai per narrarci le gesta non più del duce, ma del colpo del secolo”. Ora, se volete, potete anche ridere, mentre io preferisco per una volta pensarla come Paolo Condò, il sacerdote del buonismo su Sky, che eccezionalmente si è sbilanciato dicendo che i campioni sono troppo preoccupati di far segnare il penta Pallone d’oro. E per questo è diventato una palla al piede? Beh, non buttiamola adesso in vacca. Anche se sinora lo è stato e ha tolto la felicità soprattutto alla Joya. E comunque Ronaldo digiuna e la Juve si è pappata lo stesso nove punti su nove lasciando che gli altri dicano quello che vogliono. Mentre Allegri con la pancia piena se la gode sempre da morire: “Per il momento vinciamo e poi un giorno magari anche mi spiegherete cosa vuol dire per voi giocar bene. Dal momento che io a volte sono pure contento di giocar male, ma di portare a casa i tre punti”. Come l’Inter col Bologna di SuperPippa Inzaghi. Però nessuno processa Icardi o Higuain che non mi pare abbiano segnato tanti gol più di CR7. Neanche uno. Per l’appunto. Ma hanno disputato una partita in meno: pure questo è vero.