Dove si parla di trote, sindaci, Morata e Mini-pass

 

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Piovono dal cielo: sono le notizie, più brutte che belle, senza tempo e senza regole, che ti lasciano di stucco ma durano un lampo e allora, prima che mi scappino, le sparo al volo. Mentre il temporale avanza e si spera che la notte, stanotte, sia meno calda. L’avevano rieletto sindaco appena sette giorni fa e l’hanno arrestato giovedì nella sua villa di Abano. Accusato di corruzione e concussione. Giochi di parole che cominciano con la ci e finiscono in one. Come crocefissione e criminalizzazione. O anche cazzone e coglione. Avete solo l’imbarazzo della scelta. Il carpione è invece il pesce più caro d’Italia. Come scrive Federico Francesco Ferrero, gustosissima penna della Stampa, che sapevo essere un medico chirurgo torinese, ma non che avesse vinto la terza edizione di Masterchef nel 2014. Dicono anche che Effe Tre sia geniale quanto antipatico. Di sicuro m’entusiasmano la sua rubrica del giovedì, Doctor Chef, e i suoi racconti di cucina. “In faccia al colosso imponente del Monte Baldo, da un molo malfermo sulla sponda bresciana del Garda, salpa una barca con un pescatore solitario. Le mani dure, le guance scolpite, la sigaretta abbandonata all’angolo della bocca … Poi inizia a ritirare con ritmo ostinato le lunghe reti, affondate per oltre duecento metri nell’acqua scura. Scuote la testa e sbuffa un’esile nuvola di fumo. Nemmeno oggi ha preso il carpione, da sessant’anni sua unica preda”. Non sono mai andato matto per il pesce di lago, ma questa trota protetta dai Dogi della mia Serenissima Repubblica, e ora in via d’estinzione, mi ha stuzzicato la curiosità, oltre che ovviamente l’appetito. Fritta nell’olio delicato del Garda. Con gli zucchini dell’orto. Sotto la pergola. Torna lo scacciapensieri che mi terrà compagnia per tutta l’estate. Le solite trentatré righe di pensieri a vanvera e a ruota libera. In ordine sparso. Senza peli sulla lingua. Non solo di sport. Anzi. Dai Forconi ai radical chic nel team della sindaca entrano destra e sinistra. E’ un titolo di Repubblica. Sindaca è una brutta parola. Sindaco è molto meglio, anche se è donna: Chiara Appendino. Juventina matta. Come il mio amico Luca Pasquaretta che sarà il suo capo ufficio stampa, ma che io continuerò a chiamare il Direttore salito dalla Basilicata a Torino. Come Simone Zaza. Che non giocherà neanche stasera contro la Spagna. Peccato. Mi piace Andrea Barzagli: “Morata? Io in campo non ho amici”. E ancora: “Spagna bestia nera? Bisognerebbe ammazzarla”. Io però Morata non l’avrei lasciato tornare al Real Madrid. Il pass della consigliera Pea: è un titolo del Gazzettino che mi riguarda. Taglio basso con foto della Mini di mia figlia Giorgia parcheggiata da cani. Sarebbe bastata una sigla: (m.d.). Così invece è soltanto una vigliaccata. A domani. Quando magari anche se ne riparla.