E’ d’uopo una controllatina al fegato di Zio Bergomi

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Chi mi conosce e da due anni, il prossimo 25 aprile, legge su questo blog satirico le mie bischerate di basket o il mio gazzettino, nel quale appiccico la prima mosca che mi salta al naso, sa che mi registro tutto e che non mi sfugge niente di niente. Essendo un ricco storico, grazie esclusivamente al mio caro genitore, e potendomi permettere non uno, ma addirittura due My Sky. Per un totale mensile di 149.89 euro e annuale di quasi duemila. Tanti? Diciamo pure troppi. E comunque, se pensate che vi racconti storie, vi do subito la prova che voi di Murdoch siete tutti quotidianamente nei miei pensieri e qualche volta anche sotto tiro. Solo oggi dopo pranzo, per esempio, e mi è andata di trasverso la colazione, ho visto Sky Calcio Show di mercoledì sera. Settanta grammi di pennette al pesto, un’insalata di pomodoro e radicchio rosso di Verona, mirtilli e fragoloni al limone senza zucchero. La dieta funziona: in due mesi ho perso più di dieci chili e polverizzato i trigliceridi che erano saliti alle stelle. E pure con la glicemia ci siamo quasi. Bene. Dovrebbe per la verità dimagrire anche Paolo Condò che è più gonfio in faccia di Ciccioblack Tranquillo. E ce ne vuole. O vogliamo parlare di come si pettina e veste Alex Del Piero a 41 anni e tre figli: Tobias, Dorotea e Sasha? Paul Pogba si è tagliato la cresta, lui invece se la sta facendo crescere e con disinvoltura la porta assieme alla giacca, la cravatta e il fazzoletto bianco che gli esce dal taschino: si crede bello, come un Apollo, e saltella come un pollo. Da qualche minuto la Juventus con tre soffi aveva rasato al suolo anche la Lazio. Di cui Beppe Bergomi aveva detto alla mezzora di gioco, ancora sullo 0-0: “Fabio, la manovra della squadra del piccolo Inzaghi è buona, collettiva, fluida: coinvolge tutti i giocatori che si muovono un sacco. Da Barolo a Onazi”. Di solito quando lo Zio elogia gli avversari dei bianconeri, la Juve per sua sfortuna un minuto dopo segna. Stavolta ne sono passati ben nove. “Però, Fabio, mi piacerebbe rivedere la spinta di Pogba a Lulic che mi ricorda quella dello stesso Pogba a Abate dieci giorni fa a San Siro”. E con questa storia della spintarella, che per altro avevano intravisto solo lui e Fabio Caressa al vetriolo, è andato avanti sino a quando la doppietta di Dybala non gli ha tappato definitivamente la bocca. Bergomi è fuor di dubbio il più fastidioso di tutti gli intertristi e comunque, prima di farsi un esame accurato della vista, gli consiglio di dare un’occhiata al suo fegato che negli ultimi quattro anni deve essersi ingrossato a dismisura tanta è stata la bile accumulata. Infatti dalla stagione 2012/2013 la Juve del Conte Antonio e poi di Acciuga Allegri ha totalizzato 358 punti contro i 230 dell’Inter per una differenza totale di 128 punti, 32 a campionato. Povero Zio, va anche capito. Dicevo di Condò e Del Piero nello studio di Alessandro Bonan da Pistoia con Billy Costacurta da Jerago con Orago, provincia di Varese e non del Perù, e Giancarlo Marocchi da Imola. Ebbene comincia Sky Calcio Show e Bonan ci narra che è stata “una di quelle notti in cui è bello parlare di calcio e raccontare di un unico grande protagonista: Francesco Totti”. Sinceramente pensavo, e ancora penso, che la Juve dei record, dei 70 punti su 72 dal 28 ottobre 2015 a oggi e dell’ultimo gol subito in casa dalla Fiorentina il 13 dicembre dell’anno scorso, e che vola a conquistare il suo quinto scudetto di fila, anche se Sconcertino Sconcerti ha già escluso che statisticamente ne vincerà un altro nel prossimo decennio, staremo a vedere, meritasse almeno un accenno o un piccolo titolo in copertina, ma forse sono io ad essere esagerato e troppo gobbo. Ammesso questo, faccio ugualmente fatica a capire, per quanto il Pupone sia stato e sia grande, che della Signora, alla quale mancano quattro punti per diventare campione d’Italia per la 34esima volta, si sia iniziato a parlare dopo venti minuti abbondanti di trasmissione e dopo ben due stacchi pubblicitari e le interviste a Florenzi e Ventura. Con Paolo Condò che era anche partito forte con una bella immagine del secondo gol di Totti “come il vecchio pescatore che conosce le correnti e sa dove arriva il pallone”, ma poi mi è caduto su un paio di “a me mi” che non scappano neanche a mia nipote Sofia di tre anni. Per carità non ce l’ho con Bonan che gioca a golf e non se la tira. Anzi. Sta sul mio podio di Sky Calcio insieme a Riccardo Trevisani e a Gianluca Di Marzio. Però se imploro: “Torna, ti prego, torna Ilaria” non credo che nemmeno lui si possa offendere.