Venerdì 17: Acciuga via dalla Juve e Amadeus dall’Armani

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Per essere oggi venerdì 17 a me è andata anche di lusso. Stamattina ho acceso il pc e il pc non mi dava segni di vita: lo schermo nero e la tastiera bloccata. Non mi ero nemmeno fatto la barba: tanto non esco. E non mi sarei mosso di casa per tutto il santo giorno e per nessuna ragione al mondo, lo giuro, se il personal computer non mi avesse lasciato a piedi. Senza il pc mi sento un uomo spento e un pennivendolo vuoto. E così sono corso a ripararlo nel negozio d’informatica (e di fiducia) che per fortuna ho dietro l’angolo. A due passi da casa. Stando però molto attento che un gatto nero non mi attraversasse improvvisamente la strada. Da destra a sinistra. E per questo ho camminato rasente al muro. A testa bassa. Anche per evitare brutti incontri. Non si sa mai. Perché essere superstiziosi è da ignoranti, però non esserlo porta male. Come avevo appena letto su Repubblica in un curioso articolo dal titolo “Venerdì 17: non è vero ma ci credo”. Un guasto da poco. Forse solo un contatto. Fatto sta che in cinque minuti l’amico mi ha restituito il pc più sano di un pesce. Evviva. Avrei potuto di nuovo occuparmi della Banda Osiris che mi è sempre tanto cara e di basket mercato che è la mia grande passione. Ricciolino Della Valle per esempio lascerà Milano dopo un solo anno pur avendo un contratto di quattro: ha infatti firmato un triennale con l’Alba Berlino. Tornerà invece all’Armani un altro azzurro che, al contrario di Amadeus, non andrà ai Mondiali di settembre in Cina perché non piace al cittì Sacchetti: l’italo-argentino Ariel Filloy che anche la Reyer avrebbe voluto strappare ad Avellino. Ecco così che Mamma Rosa avrà finalmente qualcosa da scrivere nelle prossime ore che non sia la solita minestra riscaldata su Nicolò Melli o Boscia Tanjevic. Al quale non ha nemmeno chiesto cosa farà adesso dopo che MaraMeo se lo è tolto di torno. E ancora: Enzino Esposito sarà il prossimo allenatore di Brescia al posto di Andrea Diana perdiana e perdincibacco. E’ venerdì 17, anzi 16+1, e a qualcuno è andata anche peggio. Sicuramente a Roger Federer e a Naomi Osaka che nel pomeriggio hanno rinunciato a giocare i quarti di finale degli Internazionali d’Italia per via d’imprevisti acciacchi dell’ultima ora. Il bello è che proprio oggi la Gazzetta se n’era uscita con questi titoloni da toccar ferro: Roger fa impazzire il Foro. “Quanto mi diverto qui!”. E soprattutto: Tante big se ne vanno a casa: Osaka, ora chi ti ferma più? Però se il quotidiano sportivo di Cairo non ne ha azzeccata una nel tennis, poi si è abbondantemente rifatta con questa fortunata previsione calcistica: Le possibilità di un accordo tra Agnelli e Allegri restano superiori a quelle di una rottura. Difatti, prima di pranzo, che ovviamente ho saltato a piè pari, mentre pure il Corriere parlava di fumata grigia, più sì che no, la Juventus ha comunicato che Max Acciuga non sarà più il suo allenatore dal prossimo anno. Un annuncio che è stato per me come un gatto in tangenziale o come quello (nero) nella foto. E una domanda a caldo: non si poteva aspettare ancora qualche giorno? No, proprio di venerdì 17 doveva essere fatto fuori Allegri. Tutta questa fretta proprio non l’ho capita. Come tante altre cose del resto. Domenica sera la Juve festeggerà la conquista del suo ottavo scudetto di fila dopo la partita con l’Atalanta e incredibile ma vero: la festa non ancora cominciata è già finita. Una porcheria assoluta. Del resto anche ad Andrea Agnelli ormai interessa solo la Champions. Che senz’altro conquisterà con un altro tecnico molto più bravo del livornese. E sarà finalmente calcio-spettacolo, caviale e champagne e fuochi d’artificio. Come si aspettano i tifosi bianconeri, quelli non so se più beceri o ingrati, sciocchi o farlocchi, e comunque vergognosamente infedeli. Altrimenti Ronaldo cosa l’ha comprato a fare? Per vincere il campionato sarebbe bastato e avanzato il Pipita Higuain anche con la pancetta e il testone con qualche capello. Come ho sempre pensato e nessuno mi ha mai dato spago. Ma è adesso che viene il bello. Ora che hanno finito i soldi. Mentre sotto braccio a Max salgo sull’Aventino e siamo sul serio curiosi di vedere quale allenatore sceglieranno i due cinici voltagabbana Paratici e Nedved. Che non sarà né il Conte Antonio che da tre mesi ha firmato per l’Inter, né il Pep Guardiola che sta troppo bene dov’è, né Klopp o Pochettino che costano troppo, né Mihajlovic, lo spero bene, o De Zerbi, per carità di Dio, come ha suggerito Caressa. Insomma restano gli Inzaghi, e almeno non SuperPippa, o Deschamps che però non è matto da legare. E allora perché non Spalletti o Gattuso? In tempi non sospetti ad una radio amica di Napoli buttai lì il nome di Marx Sarri e non era solo provocazione. Sarebbero Champions e divertimento assicurati e garantiti al limone. E poi mi faccio frate e mi chiudo in un convento. Assieme a Bombolone Condò.