L’ultimo Mondiale di Del Piero: in piazza a Jesolo Lido con Sky

L’hanno sempre chiamato il fratello di Del Piero e questo già non è molto carino. Io sono Stefano, diceva, e Alex è mio fratello. Più giovane di nove anni. Ma nessuno gli dava retta neanche fosse lo scemo del villaggio. Anch’io ho giocato a pallone. Gridava. Sì, ma dove? Nei campetti dietro casa a Saccon di San Vendemiano, alle porte di Conegliano, nelle campagne trevigiane. Bravo. Stefano dietro le quinte, Stefano sempre dietro le telecamere: potrebbe essere una canzone di De Gregori o di Ruggeri. No, Ruggeri è nerazzurro. Meglio allora Paolo Belli. Povero Stefano, ne ha dovuto ingoiare di rospi, ma alla fine gli è cresciuto il pelo sullo stomaco ed è diventato otto anni fa il procuratore di Del Piero. Sì, proprio di suo fratello Alessandro. Sì, quello famoso che l’Avvocato chiamava Pinturicchio e poi Godot quando si era ormai stufato d’aspettarlo. Quello che ha segnato il quarto dei cinque rigori dell’Italia campione del mondo sotto il cielo di Berlino nell’estate del 2006. Era il 9 luglio, lo stesso giorno in cui sono nati i miei gemelli, mai però invidiosi tra loro. Quello dell’acqua minerale Rocchetta. Anche se per la verità lo sponsor di Alex con la Chiabotto non fu farina del sacco del fratello maggiore. Ma Stefano ha saputo far meglio: ha fatto guadagnare a Del Piero ancora un mare di soldi. Prima la furbata della firma sull’assegno in bianco dell’ultimo contratto con la Juve e una postilla: si raddoppia tutto in caso di trentesimo scudetto. Come è stato. Poi il robusto ingaggio con il Sidney: un biennale da un milione e mezzo a stagione. Escluso vitto e alloggio. Più benefits vari. A quasi 40 primavere. Infine il capolavoro dei capolavori di questo millennio: il raduno della squadra australiana di capitan Del Piero nella scorsa estate a ferragosto con 45 gradi all’ombra e sotto un sole che friggeva le uova al burro nel forno dello stadio di Jesolo Lido. Che sarebbe come se l’Inter di Walter Ego Mazzarri portasse a luglio dopo il Mondiale brasiliano l’Inter ad allenarsi per quindici giorni nel deserto del Sahara: lo prenderebbero tutti per folle. Di più: l’accordo tra Stefano e il comune della celebre spiaggia lagunare si rinnoverà anche nelle prossime settimane con il supporto di Sky e di Federico Ferri, invero più amico di Alessandro che di suo fratello. Da giovedì infatti Del Piero sarà in vacanza con tutta la sacra famiglia, la moglie Sonia e i figli Tobias, Dorotea e Sasha, al Lido di Jesolo. Alloggerà nel lussuoso grattacielo in Pineta che si vede anche dal campanile di San Marco a Venezia. E la sera, non sapendo che fare, scenderà in una delle molte piazze del paese per intrattenere durante le partite dell’Italia in Brasile i telespettatori di Sky e i bagnanti in brodo di giuggiole. A gratis? Proprio non credo. Sempre con Stefano dietro le telecamere di Murdoch. Che paga. Magari cantando tutti insieme: “Sì, la vita è tutto un quiz. E noi giochiamo e rigiochiamo…”.