L’incontro di Petrucci e Domenicali a teano

Ho così tanta carne sul fuoco che non so più a quale graticola prestare più attenzione, ma finchè la Gazzetta dorme e non piglia pesci, e s’occupa solo di piazzare Orate Frates o di Nba, posso anche prendermela un po’ comoda. Mi dicono per esempio che, come Vittorio Emanuele II e Giuseppe Garibaldi, Giannino Petrucci s’incontrerà giovedì forse a Teano, in provincia di Caserta, con Stefano Domenicali che è tornato dalle vacanze sulla neve forse perché la neve nel frattempo si è sciolta e ai monti dopo Pasqua hanno chiuso tutti gli impianti di risalita. Si sarebbero allora anche potuti vedere al mare, a Capri magari, in barca o in piazzetta, e bere insieme uno spritz all’Aperol, con le patatine e le olivette, brindando ai tempi migliori. Quando uno era il gran capo dello sport italiano e saltava con disinvoltura dalle Olimpiadi ai Mondiali, e l’altro era il boss della Ferrari con uno stipendio che non era proprio quello di Sergio Marchionne, che l’ha fatto fuori, ma di cui non si poteva certo lamentare. Ovvero poco più di duecentomila euro al mese. Orbene leggo sul sito della Federbasket, e non su MorstuavitaPea, che a Petrucci non viene neanche in mente di ficcare il naso nelle cose della Lega. Quindi men che meno gli salta nella zucca di proporre Domenicali come presidente delle società di serie A. Tanto più che la Lega ha già due presidenti: uno in carica sino al 30 giugno e l’altro che lo sostituirà dal primo luglio per volere palese di 14 club su 16. E dunque perché cavolo Petrucci e Domenicali s’incontrano il primo maggio a Teano? Forse perché oltre il vecchio ponte di Cajanello, nella frazione di Borgonuovo, c’è una trattoria nella quale puoi trovare delle mozzarelle di bufala che sono la fine del mondo. Da portare a casa o da regalare a tutti i giornali che le prendono per buone. O anche solo per giocare una partita a ciapa no.