Dieci giorni, e più, senza leggere i quotidiani. Eppure sono riuscito lo stesso a sopravvivere. Quindici giorni, o quasi, di dieta ipocalorica e una domanda ricorrente: ma questa è vita? Cartellino rosso alle tre pi: pane, pasta e patate. Aggiungendone una quarta: Pardo. E una quinta: Pierluigi (di nome). Detto Pier. Io lo chiamo GattoPardo. Senza alcun riferimento al romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa o al film di Luchino Visconti. Ma semplicemente perché nel 2010 passò da Sky a Mediaset assieme a Marco Foroni, detto il Gatto per via di quella sua voce che miagola. Insomma il gatto e il gatto. E non il gatto e la volpe. Dal momento che, come diceva il sommo Massimo Giacomini, la volpe tra noi umani è ormai un animale in via d’estinzione anche nelle aree protette dal WWF Italy. Dall’8 febbraio, ovvero sei giorni prima di San Valentino, la coppia però si è rotta: il Gatto è diventato il direttore di Fox Sports, le tivù della volpe (?), mentre il GattoPardo è rimasto a Premium, alla quale purtroppo sono pure abbonato, e martedì sera, se non ho sfasciato la televisione, è perché non ho più i soldi per comprarmene una di nuova. La sua telecronaca di Juventus-Bayern è stata infatti a dir poco fastidiosa per non dire obbrobriosa. Oltre che faziosa. Al punto che quando ha segnato Dybala, su assist dell’onnipresente Mandzukic, ha avuto il coraggio di parlare di “gol per caso”. Ora anche arrivo a capire che la quarta Pi accuratamente da evitare conduca una trasmissione che si chiama Tiki Taka, il gioco che ha inventato Pep Guardiola, e che quindi Pardo andasse matto prima per il Barcellona di Messi e adesso per la squadra di Monaco di Baviera. E dalla prossima stagione per il Manchester City: è scontato. Ma a tutto c’è un limite e la mia comprensione l’ha largamente superato. Anche perché io pago. Come diceva l’impareggiabile Antonio de Curtis. E non mi costa niente pensar male. E cioè che l’amore del GattoPardo per il Bayern di Guardiola si fosse via via trasformato in libidine per lo 0-2 che stava incassando la Juve e che lasciava presagire un disastro bianconero da lui largamente preannunciato e allegramente condiviso dai fratelli giallorossi Fabio Caressa e Riccardo Trevisani che pure sfacciatamente tifano in tivù per la Roma. Mi spiace anche per Andrea Paventi e Paolo Assogna, ma di nuovo la Signora li ha delusi arrivando per la verità a stupire anche me che pure la seguo ogni minuto secondo da quando esiste Sky e prima ancora Telepiù. Cioè da cinque lustri abbondanti. Partita dopo partita. Però questa di Andrea Agnelli e Marmotta Marotta, ma anche di Nedved e Paratici è una Juve davvero meravigliosa. Cioè che riesce a meravigliare anche il più acceso dei suoi aficionados. Tornando al GattoPardo non lo vedrei male a Playa Desnuda, dal 7 marzo su Canale 5, assieme a Simona Ventura e Pamela Prati nella nuova edizione dell’Isola dei famosi, il reality che ora tutti chiamano l’Isola degli scoppiati o, se preferite, l’Ultima spiaggia dei famosi. Sulla quale non mi dispiacerebbe che sbarcassero anche Marx Sarri e Orietta Berti. Fin che la barca va, lasciala andare. Perché se cambia il vento, son dolori per tutti. Per il gatto e il gatto compresi.