Satiricon Basket – dal romanzo di Petronio Arbitro

www.claudiopea.it tratta prevalentemente di pallacanestro e tendenzialmente in forma satirica, ragion per cui negli articoli compaiono espressioni, commenti, giudizi volutamente erronei, irreali, paradossali, sarcastici e farseschi: banalmente ironici.

 

Eccomi di nuovo, più cattivo che mai

 

Stavolta però cattivi disse quell’orribile omino non più alto di Dan Peterson coi tacchi o di Aaron Johnson, il più brutto playmaker che abbia mai visto in vita mia. Era ieri seduto al tavolo della stessa birreria di Monaco di Baviera dove quasi cent’anni fa aveva raccolto i suoi fanatici fans e da loro era stato di nuovo eletto leader massimo del Partito dei lavoratori tedeschi. Ci avete capito qualcosa? No? Ma non importa. Capire non è più di moda. Del resto forse capite quel che dice il Buffo quando s’inventa le storie di basket Nba o adesso dei Mondiali di folber? Eppure fa tendenza e molti danari, spero per lui. Nomi e cognomi allora sarei tentato anch’io di non farne più. Come l’Orso di Milano e il grande drammaturgo del Novecento che chiamava imbianchino il mio omino coi baffi che invece dipingeva pessimi quadri e, vi aiuto, non era manco tedesco, ma austriaco d’origini. “In me si combattono l’entusiasmo per il melo in fiore e il terrore per i discorsi dell’imbianchino”. Troppo bella e vera questa poesia del secolo passato, e di quasi un secolo fa, per non citarne l’autore: Bertholt Brecht. E troppo gustoso è dire come le cose realmente stanno nel piccolo mondo antico della nostra palla nel cestino. Per questo sono tornato a scrivere sul mio vecchio sito, rispolverato dalla cantina, dopo quasi un anno trascorso in un bunker sull’Aventino davanti a un paio di tivù, My Sky e iPod vari. Per cui non mi sono perso nulla di nulla. Domanda: ma non ti sei per caso rotto i coglioni? No, me li avete proprio rotti voi. Però stavolta cattivo. Come nella barzelletta di Hitler. Senza prigionieri. Un pensierino al giorno. O anche due, se non farete i bravi. Cominciando intanto a chiedervi quanto sia alto Giannino Petrucci perché io ancora non lo so: sono più di trent’anni infatti che lo vedo sempre e solo seduto su qualche poltrona…