Biligha a Milano: il primo colpo del mercato del Messi(n)a

Venezia - Sassari

Giacomino Baioni ha cenato sabato sera a Sassari con Federico Pasquini che è il bravo general manager del Banco di Sardara che ha pure allenato per un paio d’anni dal marzo 2016 alla pasqua del 2018. Pasqua-Pasquini: non so se il gioco di parole vi è piaciuto. Fortemente ne dubito e comunque non di sicuro nell’isola vulcanica che, da quel che mi raccontano, si è accesa contro di me su Facebook sommergendomi d’insulti. Io alla rete do il peso che si merita. Cioè quasi pari a zero. E quindi offendetemi finché volete che tanto non ci bado e al massimo poi, a bocce ferme, magari vi querelo scatenando i dieci avvocati che ho in famiglia. Cominciando da mia figlia Giorgia. E così divento ricco. Anche se mi sono sempre definito un ricco storico e grazie a mio padre non mi è mai mancato niente. Vi stavo dicendo di Zabajoni, come scherzando chiamo l’assistente pesarese che nella foto è in piedi alla spalle di Walter De Raffaele (accovacciato) durante un time-out della Reyer al Taliercio. Da non confondersi con Gianluca Tucci che è più piccino, con gli occhiali e con molti più capelli. E dunque non ci capisco più niente. Perché se sabato, tra gara 3 e gara 4, Zabajoni (con la i lunga per distinguerlo dal Vov) non era a cena in albergo con lo staff tecnico della squadra veneziana, ma con il braccio destro di Stefano Sardara, ho pensato, e credo non a torto, che alla fin fine avevo ragione io e cioè che Baioni non si è mai mosso dalla Sardegna nell’ultimo anno a questa parte. E invece giusto ieri ho letto sul Gazzettino una notizia dell’Anonimo Veneziano che chissà dove l’ha trovata e da chissà chi l’ha copiata: “Dopo una sola stagione in oro-granata Giacomo Baioni, assistente di Walter De Raffaele, il prossimo anno dovrebbe ricoprire analogo ruolo a Brescia con Vincenzo Esposito come ai tempi di Caserta”. Ma allora Zabajoni lavora in laguna dallo scorso agosto? Così sembrerebbe. Anche se a me non ha mai detto niente e non l’ho mai visto quest’inverno girare per le strade di Mestre. Nemmeno a Natale in piazza Ferretto. Dio mio, che confusione. E sarei anche diventato già matto se non mi fossi ricordato per tempo che l’ho scritto proprio io su questo blog d’aver saputo tre settimane fa che  Baioni puntava ad essere il vice di Vincenzino Esposito a Brescia al posto di Alessandro Magro che però aveva un altro anno di contratto. E difatti la presidentessa Grazia Graziella Grazie mille Bragaglio ha recentemente comunicato all’assistente di Paperoga Crespi che dopo gli Europei della nazionale femminile in Serbia e Lettonia (27 giugno-7 luglio) potrà anche restarsene nella sua casa a Siena regolarmente stipendiato perché alla Germani arriverà Giacomino Baglioni. Che è peggio del Barbiere di Siviglia: tutti lo vogliono e tutti lo cercano. All’Anonimo Veneziano devo invece dire che la deve smettere di fare il furbino facendo proprie news di mercato che non sono farina del suo sacco. Dal momento che son buono, ma non tre volte di fila: altrimenti divento mona. E comunque avete fatto bene a non credermi quando vi ho garantito che Ettore il Messi(n)a, dopo aver sondato il Bayern di Monaco presso l’amico Daniele Baiesi, sarebbe tornato ad allenare in Europa. O che Paul Biligha era in rottura prolungata con la Reyer. Che da oltre un mese, anche per il diktat di Napoleone Brugnaro, non gli ha più permesso di mettere un’unghia sul parquet tranne che per un minuto (svogliato) in gara due con Sassari. Perché sapete adesso cosa vi dico? Incredibile ma vero, Biligha ha ottime possibilità di passare alla corte di Armani per una deduzione molto semplice: a Venezia non ci voleva più stare e a Bologna ci sarebbe anche potuto andare, però quando i dirigenti della Virtus l’hanno cercato per fargli firmare un generoso triennale, il due metri di Perugia non si è più fatto trovare. E quindi dove pensate che desideri accasarsi? All’estero non credo perché di certo non gli daranno mai la cifra che domanda. E allora? Due più due a volte fa anche quattro. L’ex assistente degli Spurs oggi era a Milano per fare il punto con Leo Dell’Orco buono o cattivo, decidete voi, lo dirà il tempo. Guadagnerà il doppio di Simone Pianigiani e un giorno vi confesserò anche quanto. Ha a disposizione un budget di trenta milioni di euro e volete che non possa accontentare Biligha? Del quale Ciccioblack Tranquillo è sempre stato un fanatico estimatore sentenziando a più riprese: “E’ il futuro della nostra pallacanestro”. E allora posso stare tranquillo e voi freschi. Io penso piuttosto che la Virtus abbia fatto bene a consolarsi con Pippo Ricci ma mi posso sempre anche sbagliare. E confermandovi che Ariel Filloy tornerà a Venezia, e che Marco Giuri interessa ad Avellino, scappo al Taliercio. Dove troverò gli arbitri Paternicò, Filippini e Quarta. Paternicò è garanzia d’equità di fischi buoni o cattivi e non ha paura che Pozzecco vada via di testa. E gli altri due? C’è da sperare solo che lascino fare al collega più esperto. Tutti pronosticano il Banco di Sardara. Anche il mio oracolo. Io c’andrei più cauto. Di sicuro chi vince stasera al 90 per cento poi sarà campione d’Italia. Dite poco? E che Brasile-Italia vada pure al diavolo.