A Matteo Manassero in crisi nera consiglierei un sabato sera in lap dance

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Piove e nevica. E un vento gelido, che soffiava a raffiche sulla persiana della finestra della mia camera da letto, mi ha svegliato che era da poco l’alba. Ho pensato allora subito a Silvio Grappasonni o a Massimo Scarpa che da almeno tre ore aveva già iniziato la diretta da Kuala Lumpur del primo giro dell’Open di Malesia. Dove sono impegnati anche tre italiani: Edoardo Molinari, Marco Crespi e Matteo Manassero che qui ha vinto nel 2011. Altri tempi. Il ragazzo prodigio di Negrar, a 13 chilometri da Verona, rischia l’ennesimo taglio, il quarto di seguito: oggi infatti ha chiuso le prime diciotto buche con un 75, tre colpi sopra il par del campo, che non fa sperare nulla di buono neanche per domani. Massimo Scarpa dice che non c’è da preoccuparsi: è capitato a tutti d’attraversare prima o poi un periodo nero. Sì, certo, anche a Henrick Stenson, che era precipitato oltre il duecentesimo posto nella classifica di merito e adesso è numero due al mondo. Dietro a Rory McIlroy. Che, se avesse sposato la Wozniacki, chissà dove sarebbe finito. O vogliamo parlare di Tiger Woods coi denti finti e gli approcci al green che fanno ridere i polli? A Phoenix, venerdì scorso, il fidanzato di Lindsey Vonn, che sino a poco tempo fa era la fidanzata di Tiger Woods, è franato all’ultimo posto dell’Open nel deserto e ora è addirittura numero 56 del world ranking. Massimo dice anche che meno si parla di Manassero e meglio è: “Dobbiamo solo lasciarlo tranquillo”. Ed è qui che non vado straordinariamente d’accordo con il mio fratello veneziano. Penso infatti che Matteo sia un ragazzo sin troppo tranquillo che è invecchiato anche troppo in fretta. Saltando a pie’ pari i diciott’anni delle discoteche e delle prime trasgressioni. Insomma, se fossi un suo amico, lo porterei un sabato sera in una lap dance. Tanto più che non ha più la morosa. Gli offrirei una pinta di birra e sulle ginocchia gli farei sedere una bella spogliarellista. E che si diverta. Senza pensare allo swing e a quella pallina che oltre tutto è butterata come Antonio Cassano. Ovviamente sto scherzando, ma, se fossi al posto vostro, non ne sarei proprio convinto al cento per cento. E comunque so che Massimo Scarpa va a letto anche d’estate a Cortina, dove brillantemente insegna golf pure d’inverno, quasi prima delle galline, cioè mai più tardi delle 21. Ma ugualmente per essere a Sky di primo mattino, chissà a che ora salta giù dal letto e quanti caffè deve bere per non prendere sonno. Nel frattempo continua a piovere e a nevicare. E ora il vento gelido se l’è presa anche con la mia parabola. Di modo che il segnale su My Sky va e viene. Un tormento. E così mi sono pure perso l’aneddoto, di cui vado ghiottissimo, che Massimo stava raccontando ad Alessandro Lupi di quella volta che ha fatto hole in one su un green d’Irlanda pensando d’aver vinto una bellissima macchina e invece potè soltanto offrire da bere una birra a ciascuno dei 35.000 spettatori di Fota Island. Stasera c’è anche Tiger col mal di schiena. Alle 22 su Sky Sport 3 dal Torrey  Pines Golf Club di San Diego. In California. Con Lia Capizzi che è pure brava. Mentre in Malesia sono in testa dopo le prime diciotto buche Lee Westwood, detentore del titolo, e Graeme McDowell. A meno 6. E Dodo Molinari come è andato? Così e così: ha chiuso il giro con il par del campo che gli vale per ora la 39esima posizione. Consigliandovi di non uscire comunque di casa anche per non perdervi alle 19 il superG mondiale da Beaver Creek, in Colorado, che Paris e Innerhofer possono benissimo vincere. Sempre che non venga rinviato di nuovo. Ma non chiedetelo ai metereologi americani che tempo che fa(rà) stamane a Vail o domani a New York. Sono anche peggio di Fabio Fazio e Massimo Gramellini (la famosa Gramella) al sabato su Raitre. E non ditemi per favore che sono tremendo. I cattivi sono altri e, se volete, comincio anche ad elencarveli, ma dovete armarvi di santa pazienza: potrei infatti non finire prima del 2000 e 23.