L’agente Sbezzi promosso sergente maggiore dei balilla

C’è qualcosa che non mi quadra. Ma? Aiutatemi a capire perché da solo proprio non ce la faccio. Sono vecchio e rincoglionito, lo so: non occorreva che me lo confermasse l’agente Sbezzi che non vedo da un sacco di tempo e me ne dispiace. Di lui infatti tutti dicono peste e corna. A me invece ha sempre divertito da matti. L’ultima volta saranno stati cinque o quattro anni fa in Lituania, a Kaunas o a Vilnius, davvero non me lo ricordo, dove c’era un tizio che vendeva lucciole per lanterne, o forse tappeti e cammelli, ma mi posso sempre anche sbagliare e confonderlo con altri mercanti del tempio arrivati dall’Africa. E per questo gli chiedo scusa sin da adesso. Tanto più che a Kaunas e a Vilnius non ci sono mai stato se non quando la Lituania apparteneva ancora all’Unione sovietica. E nemmeno lui da quel che mi risulta. Visto che ha sempre pensato che i russi mangiassero i bambini. O viceversa. E allora? Per tagliar la testa al toro bisognerebbe domandarlo ad Alessandro Gentile che era a Kaunas o a Vilnius, poco cambia, ma non posso chiederglielo perché correrei il rischio che il figlio ben educato di Nando mi risponda come ha già fatto con Bear Eleni: “Ma lei chi è e chi si crede d’essere? Abbiamo mai mangiato la pastasciutta insieme?”. Per la verità almeno una volta: quando suo padre giocava a Milano per Bepi Stefanel e andai a casa sua a trovarlo. Alessandro aveva sì e no tre o quattro anni. E Stefano tre di più. Giocavano insieme in soggiorno. Non domandatemi a cosa. Forse al Lego. Ve lo ripeto: a volte ho spaventosi vuoti di memoria. Però mi ricordo che sua madre Maria Vittoria, una brava donna, piccola come mia mamma, mi invitò a cena e cucinò anche molto bene. Alla casertana. Strano, ma non c’era l’inseparabile agente Sbezzi: di questo ne son certo. Perché lo vedi abbuffarsi una volta e non te lo dimentichi più per il resto della vita. Glielo diceva anche il compianto Alì Babà Celada: “Non ti porta via il piatto nessuno”, ma lui aveva una fame sempre da lupi. Veniva da Ragusa, dove aveva preso la maturità classica e di questo se ne faceva un gran vanto gonfiando il petto e rotolando: difatti era più largo che alto. Però se pensate che non mi quadri che Alessandro fosse quella notte a Vilnius o a Kaunas siete completamente fuori strada. So che il cittì Bocchino, buono come la grappa, era disperato perché non lo trovava e chiese aiuto tirando giù dal letto mezzo mondo. Telefonò anche a me dopo le due e un quarto. Gli dissi: tranquillo, sono ragazzate. Persino Lassie torna sempre a casa. Tutto qui. E infatti finì in gloria. Come sarebbe dovuta finire la baruffa tra l’ortopedico della nazionale offeso e Daniel Hackett fuori di testa se non fosse stato presente Alessandro Gentile e una punizione esemplare non si dovesse dare all’ammutinato del Bounty. Questa è la morale della favola che ho raccontato l’altro ieri. Se invece volete cercare il pelo nell’uovo, non c’è problema: fate pure. Magari è anche vero che sono approssimativo e disinformato, ma non sarà certo un agente promosso sergente maggiore dei giovani balilla a farmi perdere il sonno o a darmi lezione: anch’io sono uscito dal liceo classico con la maturità e il giorno dopo degli esami mio padre mi diede un calcio sul sedere e mi spedì subito in collegio per tutta l’estate. Avevo infatti beccato tre materie a settembre. E ho pure studiato medicina e farmacia. Ma non so fare una puntura e non mi vedevo a vendere preservativi dietro a un banco. Per questo ho fatto il giornalista. Mentre Sbezzi si è iscritto all’università dei sottopancia e almeno con l’intera famiglia Gentile è stato davvero impagabile. Quel che non mi quadra piuttosto è perché Milano, dopo aver scaricato Hackett, e lo avrebbe benissimo potuto fare stracciando il biennale e senza dovergli più dare mezzo euro, se lo sia ripreso indietro. E’ vero: Proli gli ha dimezzato lo stipendio, così come Petrucci, bontà sua, gli ridurrà la pena da sei a tre mesi di squalifica, ma non ho mai visto un gatto andare d’amore e d’accordo con il topo. E adesso scegliete pure voi tra Alessandro e Daniel chi sia Tom e chi sia Jerry. Per me è lo stesso. Basta che mi aiutate a quadrare il cerchio. O devo chiedere lumi al sergente Sbezzi?