Sulla mitica Topolino del 1949 tra le meraviglie di Cortina

topolino

Un amico m’ha invitato stasera a cena con altri amici a Baita Fraina. Dove (di solito) si mangia anche bene: vi saprò dire. Verrà pure la Tigre. A patto però che non si parli di politica. Ha paura infatti che rovesci la polenta con i funghi in testa a qualcuno. E non si sbaglia. Perché mi conosce da cinquant’anni e mi ha visto in questi giorni particolarmente insofferente nei confronti dei salvinisti e dei balilla che sono fatti della stessa (cattiva) pasta degli intertristi che hanno un solo sentimento: l’odio ignorante dei nostalgici. Come vado sostenendo terra terra da un paio di lustri a questa parte. Sarà allora proprio il caso che oggi vi parli d’altro. Saltando di palo in frasca. Per esempio della Topolino scappottata di Roberto Lacedelli sulla quale a ferragosto abbiamo fatto un giro per le strade di Cortina con il sole sulle crape: lui alla guida raggiante, io emozionato più di un bambino al suo fianco. Tutti la guardavano e tutti si giravano. Incantati. Ed in effetti era un bel vedere. Come la foto che qui sopra vi propongo tra i prati ampezzani con il campanile e le falde delle Tofane sullo sfondo. Un fiore tra le meraviglie, verde marina, con le frecce laterali e otto cavalli, freni a tamburo e 570 cc di cilindrata. Una Fiat Auto 500 B del valore all’epoca di 650.000 lire più Ige, l’imposta generale sulle entrate sostituita dal primo gennaio del 1973 dall’Iva. E una storia ancora più intrigante e fantastica alle spalle che vi lascio raccontare dal ritaglio di un giornale del tempo senza data e senza testata, ma senz’altro di un giorno di febbraio del 1949 con 50 centimetri di neve a Pocol e 70 sulle piste del Faloria. Il titolo: “Un gelatiere di Vodo vince una topolino”. Con la ti minuscola. Segue l’entusiasmante cronaca: “Apprendiamo che Radio Fortuna ha favorito ieri sera il sig. Gregori Michele fu Bortolo abitante a Vodo di Cadore (Belluno) assegnandogli il primo premio consistente in una Fiat 500. Il Gregori, che ha 75 anni, è un modesto gelatiere che vive con la moglie, una vecchietta arzilla e animosa, e il figlio a sua volta sposato e padre di un bel maschietto. La buona notizia subito diffusasi ha provocato grande animazione nel piccolo paese e ha fatto accorrere all’abitazione del fortunato vincitore uno stuolo di amici che hanno festeggiato con molti (!) bicchieri di buon vino lo sbalordito Gregori commosso per tanta fortuna capitatagli proprio in un periodo poco felice. I messaggeri di Radio Fortuna, giunti tempestivamente sul posto, sono riusciti a registrare alcune gustose istantanee microfoniche che verranno radiodiffuse domani da Radio Bolzano”. Una favola di una settantina d’anni fa che oggi non avrei saputo illustrarvi meglio: il modesto gelatiere, la vecchietta arzilla e animosa, la grande animazione nel piccolo paese di montagna, lo sbalordito Gregori, i messaggeri della lotteria, le gustose istantanee microfoniche. C’è tutta l’Italia del dopo guerra attorno a quella Topolino d’inestimabile valore che in discesa può anche toccare i 70 chilometri all’ora e che in salita non tiene la quarta marcia. Roberto l’ha acquistata dal Pastella (Sandro) e ora se mangia con gli occhi mentre l’accarezza con la pelle di daino e le lucida la targa: BL 6379. Che spettacolo! O sbaglio? Altro che l’Inter di Steven Zhang.