La Juve di Sarri inizia perdendo e nemmeno divertendo

luna

Di solito le domande ve le faccio io: birichine, imbarazzanti, spesso retoriche, a volte anche stupide. Stavolta invece rigiro la frittata e vi chiedo di domandarmi qual è stata la più bella estate delle mia vita. Vi rispondo in un secondo: quella dello sbarco sulla luna. Mezzo secolo fa. Non avevo ancora vent’anni ed ero al primo anno di medicina. Mario Tessuto cantava Lisa dagli occhi blu e Lucio Battisti Acqua azzurra acqua chiara. In vacanza a Jesolo con gli amici. La Gazzetta costava solo 50 lire, la super 140 al litro, la 500 poco più di mezzo milione chiavi in mano. La tivù in bianco e nero. Pochi soldi in tasca, ma ci si divertiva molto più di adesso. La Fiorentina del Petisso (Bruno Pesaola), di Merlo e De Sisti, Amarildo e Chiarugi aveva vinto lo scudetto e il Milan del Paron (Nereo Rocco), Trapattoni e Schnellinger la Coppa dei Campioni. Gigi Riva capocannoniere (20 gol), Gianni Rivera pallone d’oro. Per un miliardo la Juve acquista Bob Vieri, il papà di Christian, e Francesco Morini, detto Morgan, dalla Sampdoria ed è subito scandalo al sole. L’Ignis di Giovanni Borghi e Nico Messina è campione d’Italia con due punti di vantaggio sul Simmenthal del Principe Rubini. Rod Laver conquista il suo secondo Grande Slam, Eddy Merckx il primo Tour de France proprio nel giorno dell’allunaggio del Lem nel Mare della Tranquillità. Dove sette anni prima era nato Ciccioblack Tranquillo. Il vicentino Mariano Rumor (Dc) è il presidente del consiglio di un governo di centro sinistra e Richard Nixon a febbraio è stato in visita in Italia mentre 543.000 soldati americani erano impegnati nella sanguinosa guerra del Vietman estesa al Laos e alla Cambogia. La notte tra il 20 e il 21 luglio 1969 avrei dovuto festeggiarla in spiaggia con l’anguria e la chitarra, ma mi persi i primi passi di Neil Armstrong e Buzz Aldrin sul suolo lunare perché mio fratello Beppi aveva attraversato la vetrata della hall di un albergo inseguendo, su di giri, una bella ragazza ed era finito all’ospedale in pineta dove l’hanno ricucito sotto i miei occhi con qualche punto in più di quanti (102) ne ha conquistati la Juve del Conte Antonio quando ha vinto il terzo scudetto di fila nel 2014. La mia luna infatti è quella meravigliosa della foto in fondo alla strada sterrata che s’appoggia alla collina e sembra il pallino di una delle mie estenuanti partite giovanili a boccette senza buche. Poi può essere tutto quello che volete: nuova o piena, stregata o di miele, nel pozzo o di traverso. O anche un pesce. O solo un raggio nel primo pomeriggio afoso dopo pranzo. Come il gol del Pipita che mi ha piacevolmente destato mentre stavo quasi appisolandomi in poltrona. Gonzalo Higuain a Singapore, appena entrato nella ripresa, ha risvegliato una Juve che nel primo tempo contro il Tottenham era sembrata quella di Max Allegri, lenta e involuta, dell’anno passato. Del resto a centrocampo Marx Sarri aveva schierato Emre Can, Pjanic e Matuidi con i quali il mio allenatore preferito aveva per la verità fatto i miracoli ammazzando il campionato già alle Idi di marzo (Napoli-Juve 1-2). Il tedesco non è certo un fulmine di guerra. Il piccolo bosniaco non indovina un lancio nemmeno ad ammazzarlo. Il francese è più lento di un walzer. Difatti Acciuga avrebbe voluto cambiarne almeno due su tre e per questo aveva bisticciato con Nedved. E comunque il Pipita ha subito fatto gol a modo suo e allora mi domando: perché la Juve non se lo tiene ben stretto evitando tante rogne e senza affannarsi per convincerlo ad andare alla Roma dandogli pure una robusta buonuscita? Poi i bianconeri hanno perso lo stesso (2-3) dal momento che, se le amichevoli d’agosto contano meno di zero, figuratevi quelle di luglio contro squadre inglesi che iniziano la Premier tra meno di tre settimane. E così sia benedetta l’impossibile rete al terzo minuto oltre il 90esimo di Harry Kane che dal cerchio del centro del campo con un pallonetto ha sorpreso Szczesny fuori dai pali. Altrimenti i benpensanti di Mamma Rosa avrebbero titolato: Già si vede il calcio di Sarri. E invece Mau ha debuttato con una sconfitta senza neanche dare spettacolo. Piuttosto Paratici ricominci la caccia per prendere Milinkovic Savic qualora Commisso riuscisse martedì a convincere Federico Chiesa di restare alla Fiorentina. Alla qual comica francamente non credo.