De Laurentiis vicino a Dio come lui era vicino a Ronaldo

napoli

Chi un po’ mi conosce sa che il 16+1 di qualsiasi mese dell’anno non scrivo neanche se la Juve compra Ronaldo. Men che meno se sono in vacanza al mare e sudo con questo caldo che mi pare d’essere Marx Sarri in tuta e berretto di lana che s’allena sulla sabbia a ferragosto. Così come non compro ogni giorno il Corriere di Papà Urbano Cairo soprattutto da quando i suoi sottopancia mi dicono “Credimi, non è poi così male come sembra” e capisco che è molto meglio perderlo che trovarmelo sui suoi giornali dove ti spiega la vita. E sa sempre tutto lui. Né più e né meno dello Zio Aurelio. Che ieri l’ha sparata grossa in una manchette proprio in apertura dello sport del Corriere : “Ronaldo è stato vicino al Napoli” e per questo oggi non posso star zitto. Anche se è il 16+1 di luglio. E magari i napoletani anche gli credono. Come hanno pensato di vincere quest’anno lo scudetto. Che hanno perso – dicono – a Firenze per colpa di Sarri e sanno benissimo che non è vero. Semmai l’ha fatta grossa Koulibaly che ha beccato il rosso al sesto minuto di gioco franando su Simeone. Lo sostiene anche Mario Sconcerti qualche riga più sotto nella stessa pagina del Corriere: “La scorsa stagione il Napoli non ha perso lo scudetto contro la Juve, l’ha perso a Firenze”. Peccato che per vincere lo scudetto il Napoli dovesse superare in classifica la Juve e a me invece risulta che fosse quattro punti dietro la Rubentus che la sera prima aveva battuto 3-2 l’Intertriste a San Siro. Così nascono le leggende metropolitane. Come quella di vent’anni fa a Torino, il rigore (se c’era) di Mark Iuliano sull’altro Ronaldo che Ceccarini non fischiò contro i bianconeri. Ebbene la Juve stava vincendo 1-0 e non pareggiando come ricordano i prescritti. E, comunque sia, aveva un punto più dei nerazzurri in classifica a tre giornate dalla fine del torneo che poi si concluse con l’Inter a cinque lunghezze dalla Juve quando le vittorie valevano ancora due punti. Ma non divaghiamo. Sconcertino non è in fondo peggio di De Laurentiis. Che le racconta e tutti se le bevono. Però che il Napoli fosse vicino al portoghese, come ha titolato oggi il Corriere, mi sembra davvero enorme. Da non credere. Più goffa della storiella della volpe e l’uva. E nessuno dice niente. Del resto è assai più facile che lo Zio Aurelio sia vicino a Dio, come lui pensa, di quanto lo sia stato Ronaldo a Carletto Ancelotti in uno dei film comici del presidente che continua a divertirsi a prendere per il cesto i poveri napoletani. Che invece lo adorano e semmai si chiedono se De Laurentiis sia seduto alla sinistra o alla destra del Padre. Bella domanda. Un giorno a destra e uno a sinistra. Dipende da dove la mattina decide d’accomodarsi Urbano Cairo. In verità speravo che Sconcerti fosse andato anche lui in ferie dopo che come al solito non ne aveva azzeccata mezza al Mondiale di Russia. Purtroppo mi sono sbagliato come a me spesso capita e allo Zio Aurelio mai. E così ho dovuto sorbirmi tutti i dubbi che sono venuti a Sconcertino con lo sbarco di CR7 sul pianeta bianconero. “Siete proprio sicuri che con Ronaldo in campo la Juve abbia già vinto il campionato tanto più quest’anno con il suo Real Madrid è arrivato terzo in Liga lontano da Barcellona e Atletico?”. No, ma ha anche conquistato la terza Champions di fila. “E chi sarà ceduto adesso: Higuain, Pjanic, Khedira, Alex Sandro?”. Senz’altro Higuain e Pjaca. E molto me ne dispiace. Ma a lui cosa importa che è ha le mutande a strisce nerazzurre con l’elastico viola? Difatti sostiene che l’Inter ha una squadra migliore di quella della passata stagione dopo gli arrivi di De Vrij, Nainggolan, Politano e Martinez. E posso essere eccezionalmente d’accordo, ma fatico a seguirlo quando si domanda come si adatterà Cancelo al gioco di Allegri e se basteranno trenta reti di Ronaldo per rivincere lo scudetto per l’ottavo anno di fila in un campionato dove “la pazienza serve quanto la classe”. La pazienza (al colmo) e la classe (da vendere) che Max Allegri ha perso dopo l’ultima partita quando Sconcerti insistentemente gli domandava se la vecchia Signora fosse per caso ormai arrivata al capolinea. Già, al capolinea. Con adesso il peso di Ronaldo sulla gobba. Ma allora Dio De Laurentiis ha fatto bene a non prenderlo? Quasi quasi mi avete convinto.