Anche i mitici canestri di Sant’Elena cadono a pezzi

canestro

Vi propongo questa foto non proprio bellissima, sono negato, che ho scattato venerdì sera in quel luogo incantevole che sono i giardini di Sant’Elena. Mentre in tutta fretta correvo verso l’imbarcadero per prendere al volo il vaporetto che mi avrebbe portato a Piazzale Roma e i primi tuoni e lampi dalla laguna del Lido annunciavano l’arrivo dell’ennesimo “scravasso de piova” (rovescio di pioggia) di una primavera che anche a Venezia stenta ancora ad esplodere. Ma si può? I ferri dei canestri storti e le retine sfilacciate per non parlare del parquet indegno d’essere chiamato parquet: gli ennesimi segnali della decadenza e dell’incuria della città (con nemmeno 50.000 abitanti) di Napoleone Brugnaro sindaco, nato a Mirano o, meglio a Spinea, come la Divina Federica Pellegrini. Che non piace nemmeno più a chi la vive quotidianamente e l’abbandona appena trova casa in quella che loro chiamano con disprezzo “campagna”. Dove insomma abitano i mestrini come me. E dove non è che si stia tanto meglio. Anzi. Santa pazienza.

Vado ancora di corsa e di fretta. Tra poco più d’un’ora, con calcio d’inizio alle 20.30, c’è la finale d’andata per la promozione in serie A dell’Unione. Ma quale Unione? Tra Venezia e Mestre? Ma fatemi un piacere, ragazzotti della curva arancio-nero-verde. Togliete pure l’arancione dalle maglie della squadra di Duncan Niederauer: non sarò di certo io a scandalizzarmi. Come invece sarebbero autorizzati a fare i tifosi rossoneri se il Milan si fondesse con l’Inter. O viceversa. O mi sbaglio? Non penso. Dunque Cremonese-Venezia allo Zini. Che non posso assolutamente perdere. Come del resto il salto a due tra Mirotic e Bilian in gara 3 di semifinale. Un quarto d’ora dopo, alle 20.45: la favoritissima Armani dell’Innominabile che ha il primo (di tre) match-point a Brescia per giocarsi poi lo scudetto con la Virtus, abbandonata ieri sera dagli arbitri, o, perché no, dalla Reyer del grande Spissu (zero punti) che, con le buone o le cattive, l’ha finalmente spuntata sulla Segafredo cotta a puntino e strabollita da Luca Banchi. Con Luigi Brugnaro, il figlio, l’assessore e tutta la sua corte in fucsia che inveivano (a capirne la ragione) contro uno dei due Manuels della nostra pallacanestro: Beniamino Manuel Attard. L’altro è Manuel Mazzoni, i due cocchi di Citofonare La-Monica. I migliori fischietti pure per me del Bel Paese.

Tornando ai neroverdi che ho visto per l’appunto venerdì battere senza problemi (2-1) il dimesso Palermo al Penzo, devo ammettere che mi ha entusiasmato al punto che, in occasione dei due splendidi gol di Tessmann e di Candela già nel primo tempo, mi sono stupito di volare in piedi con i pugni al cielo. L’americano a stelle e strisce del Venezia è anche meglio di Nicolò Busio, che pure adoro, e di Weston James Earl McKennie, che solo il mio Acciuga Allegri poteva utilizzare nella Juve senza talento e più scadente dell’ultimo secolo. Difatti per me Tanner Tessmann può tranquillamente giocare in serie A anche in bianconero se Paolo Vanoli non se lo volesse portare a Torino con i granata di Urbano Cairo e se pure Giovanni Sartori, il miglior diesse d’Italia, numero due solo dietro a Beppe Marotta, non gli avesse messo gli occhi addosso per il Bologna dei (prossimi) miracoli. Sono le venti, passate anche di un paio di minuti. La Tigre mi chiama per la cena: “Il riso (con le zucchine) si fredda”. In fondo ho già scritto una cartella e mezza di roba: la misura giusta. “Il sol magna le ore”, spedisco il pezzo e arrivederci a dopo Cremonese-Venezia e Brescia-Milano. O, più probabilmente, a domani. Preoccupatissimo di pensarla come Citofonare la Monica nella famosa lettera, che doveva rimanere segreta, come no?, nella quale ha evidenziato come la mediocrità dei suoi arbitri fosse pari a quella dei giocatori della nostra serie A. Tanto da rischiare di non dormirci sopra stanotte. Anche se Giannino Petrucci con una lunga e piacevole telefonata mi ha tranquillizzato in tal proposito. Se ne riparla: va bene? Benissimo. Chiudendo con i pronostici: Cremonese-Venezia X e Germani-Armani 2. Felicissimo di non azzeccarli.