“Alla faccia vostra, a Siena si decide noi quando si muore!”

Come direbbe lei, stavolta mi ha fregato. Chi? La cara Ylenia, che ha un nome che magari fai fatica a ricordare, ma che poi non dimentichi più, né mai. Saranno state le undici, qualcosa meno. “Romanzo di una strage” su Rai 1 stava finendo. La pipì nel vasino l’avevo appena fatta nella precedente pausa pubblicitaria. Al frigo la mia Tigre aveva messo il catenaccio col lucchetto e ai gelati, mattarelli o coppe del nonno, le trappole per i topi. Poi avrei visto in santa pace la bella di Siena che mi ero puntualmente registrato grazie a My Sky, la più grande invenzione di questo millennio. Quando ho avuto la pessima idea di guardare la posta elettronica. Ed è qui che l’indimenticabile Ylenia mi ha fregato con grande gusto, credo, visto che io vorrei essere battezzato alla fonte della Lupa e lei è del Nicchio. Come Giulio Griccioli che è il nuovo allenatore di Capo d’Orlando che con Trento è stata promossa in serie A. Così non dite che le notizie non ve le do. Anzi, imparate dalla Vecchia Venezia, che mai più chiamerò la Nuova: fatela vostra e aggiungetevi pure “come vi avevamo anticipato”. Io non m’arrabbio più: mi si alza la pressione e non voglio certo crepare per una jus primae scriptae di palla nel cestino. Insomma, scorrendo le mail, l’occhio è caduto su quella dell’ufficio stampa della Mens Sana Basket delle 22.25 di ieri sera che aveva per oggetto “domani parte la prevendita della semifinale”. Quale semifinale?, mi sono chiesto. Tra me e me. “Stupido: quella di sabato a Siena contro Roma”. Dunque Siena ha battuto Reggio Emilia anche nella quinta partita dei quarti? “Tanto ci voleva a capirlo?”. Dio, che brava! Anzi, bravissima. “E meno male che l’avevano data per morta già da un sacco di tempo”. Io veramente non più tardi di martedì ho scritto papale papale: “Siena è ancora viva, alla faccia vostra, e per abbatterla non so cosa dovrà fare la Grissin Bon oltre a Carolina Kostner che volteggia tra le fette biscottate e i gongoli croccanti che stuzzicano l’appetito e la fantasia. E chissà cosa dovrà inventarsi Roma? Ridete? Di norma ride bene chi ride ultimo”. Scripta manent, verba volant. “Ma ora basta con queste citazioni in latino”. O kappa, ma a due condizioni. “Quali?”. Che mi lasci dire quello che urlavano nella notte in Piazza del Campo gli sbandieratori di tutte le contrade. “Cosa?”. Gridavano: si decide noi quando morirà la Mens Sana. Non la Banda Osiris. “E ti pareva? Non cambierai mai”. Mai. “E poi cosa ancora?”. Fammi battere le mani all’ultimo guerriero di Siena: il capitano Tomas Ress. Che mi dicono abbia giocato una partita strepitosa. Che stasera in santa pace mi andrò finalmente a gustare seduto in poltrona davanti alla televisione. Addentando e mordendo un mottarello. Alla faccia anche della dieta e della Tigre.