Qualche volta SportWeek, l’inserto del sabato di Mamma Rosa, merita d’essere letto. La Gazzetta di Papà Cairo invece va al massimo sfogliata salendo in ascensore: è troppo intertriste. Sul numero di oggi di SportWeek c’è un buon pezzo di Luigi Garlando sul talento del Gasp: far volare chi non ha ali. “Prende Gagliardini, che scaldava la panchina in B, e lo porta all’Inter e in nazionale”. Che poi Gagliardini sia da nazionale ho ragionevoli dubbi. E come me la pensa anche La Stampa. Che contro la Macedonia di Pandev e frutti di bosco l’ha bocciato in quattro e quattr’otto con un secco 4 e mezzo. “Prende Caldara dal vivaio e lo porta alla Juve”. Che poi Caldara sia meglio di Bonucci e di Rugani non dovete dirlo a me, ma a SVentura. “Prende lo sconosciuto Kessie e lo trasforma nel colpo mercato del Milan. Gli danno Cristante, un giovane reduce, e lo fa rifiorire. Prende un’Atalanta da salvezza e la porta in Europa. Gliela svuotano, la riempie di sconosciuti e batte subito l’Everton di Rooney”. E non c’è niente da eccepire. Se non che Gian Piero Gasperini è bravo quanto odioso. “Il Var ha danneggiato più noi della Juve”. Spudorato. Persino più dello Zio Aurelio De Laurentiis che crede già d’aver vinto lo scudetto e pontifica: “La Juve è nervosa e ha perso giocatori fondamentali?”. Di grazia quali? Forse la Mela marcia? Del quale Mamma Rosa oggi ha scritto: “Lanci innocui (con la ci, ndr) e rinvii incerti a campanile, tipo oratorio. Il calvario continua. Voto 4,5”. Come Gagliardini. Non ho visto ieri sera la partita in televisione. Quindi dovrei star zitto, ma i fischi assordanti da Torino sono arrivati anche alle mie orecchie. Però ho letto i quattro del centrocampo azzurro da destra a sinistra: Zappacosta, Parolo, Gagliardini (30’st Cristante), Darmian e mi sono domandato: ma non c’è niente di meglio nel Bel Paese? O forse è Ventura che come cittì è una sventura? Sì, insomma una disgrazia, una vera frana. Quando tre mesi ho pensato a voce alta che l’Italia avrebbe rischiato di rimanere a casa dai Mondiali di Mosca, vi siete piegati in due dalle risate. E adesso ne vogliamo riparlare? Non mi sembra proprio il momento. Piuttosto torno al Gasp che ha postato una celebre massima di Einstein: “La struttura alare del calabrone in relazione al suo peso non è adatta al volo, ma lui non lo sa e vola lo stesso”. Suvvia, non esageriamo. Gasperini all’Inter è durato nemmeno un mese dopo una sconfitta per 3-1 a Novara alla quarta di campionato. E aveva perso pure a Palermo (4-3). Con Nagatomo e Ranocchia che sono ancora nerazzurri. O mi sbaglio? Scherza Gene Gnocchi sempre su SW: “Bonucci chiarisce il pugno dato alla porta dello spogliatoio dopo la partita con il Rijeka: Qualcuno ci aveva disegnato sopra Dybala”. E ancora: “Materazzi: a Cardiff ho tifano Zidane. Precisamente per la sorella”. Ecco, buttiamola in satira. Che sarà meglio. O devo pensarla come Repubblica: “L’Italia è alla frutta”? Sì. Una bella Macedonia di frutta con lamponi, fragole e mirtilli. E quel che è rimasto della Mela marcia: un torsolo.