Pogba è già il migliore: e la musica non cambia mai

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Pensavo non fosse ancora pronta. Dopo le fughe dell’Apache, di Vidal e di Pirlo. E gli stop a catena di Chiellini, Khedira, Morata e Asamoah. Quel fantasista di sostegno alle punte che non arriva. Un centrocampo tutto da reinventare e un attacco completamente nuovo. Anche se Acciuga ha preferito Coman a Dybala. Appena due settimane, nemmeno, d’allenamenti nelle gambe. Pereyra ancora a corto di fiato. Barzagli che sta in piedi per miracolo. Pensavo male. O forse ho sopravvalutato la Lazio di Frignetta Proli: è molto più probabile. Che potrà anche indovinare una stagione, difficilmente due di fila. Con Miro Klose che ha già compiuto 37 anni, con Biglia che fa i capricci e Felipe Anderson che in biancoceleste è davvero sprecato. Mi spiace: non vedrò Claudio Lotito passeggiare per il centro di Cortina a ferragosto insuperbendo come un pavone. Con due telefonini per orecchio. E una pancia da far paura. Tanto a Cortina chi ci arriva più se ogni due giorni le montagne franano? Nessuno. I carabinieri ti fanno tornare indietro a Dogana Vecchia, a metà strada tra il vecchio trampolino olimpico di Zuel e le prime case del Cadore. L’Alemagna è chiusa dalle tre di stanotte e non l’hanno ancora aperta che è ormai di nuovo buio. Nel frattempo c’è stato un altro temporale da chiudersi in casa. Proprio quando la Juve è scesa in campo a Shanghai e ha vinto la sua settima SuperCoppa italiana senza neanche girarsi indietro. Credo che Allegri si diverta a prendere per il naso i giornalisti al seguito dei bianconeri che induce sistematicamente all’errore. O di formazione o di modulo. Ma stavolta ha proprio esagerato coprendoli di ridicolo su entrambi i fronti. Vi ho già detto di Coman al posto di Dybala che nessuno avrebbe mai immaginato, ma anche la difesa a tre, da me preferita, è stata una sorpresa per tutti. Bonucci tra Barzagli e Caceres: uno meglio dell’altro. E Buffon che non ha dovuto neanche fare una parata. Domani cala il sipario sui Mondiali di nuoto e mi dispiace davvero che Tommaso Mecarozzi non possa più dare i numeri: “Primo 50 in 24 e 71”. Perché se avesse fatto 25’’ e rotti ce ne saremmo accorti? “Tocca il Canada secondo sopra i 54”.  E chi se importa? E l’Italia? Dopo un quarto d’ora siamo venuti a sapere che Federica Pellegrini e Filippo Magnini assieme a Marco Orsi e Erika Ferraioli sono (s)finiti quinti nella 4×100 sl mista. Bravi sul serio. Nel pomeriggio Gregorio Paltrinieri può regalarci l’ultima medaglia nei 1500. Io dico d’oro e non mi voglio più sbagliare. Ai rigori il setterosa, che mio nipote simpaticamente chiama il tetterosa, ha conquistato il bronzo, il settebello l’ha invece perso con la Grecia. Peccato. Lunedì sarà la notte di San Lorenzo e la Juve potrà solo esprimere un desiderio: vincere la Champions. Per il resto meglio di così non potrebbe andarle. Subito a segno Mandzukic e Dybala. Pogba già il migliore. Marchisio e Sturaro s’accoppiano benissimo. Eterno Barzagli, impeccabile Bonucci. Il resto d’Italia c’è rimasto ancora male. Forse, leggendo troppe gazzette, pensava che la musica fosse cambiata. E invece non mi sembra proprio. Intanto Papa Francesco tuona: “Respingere i migranti è come uccidere”. E Salvini? Che vada all’inferno insieme a tutti i suoi seguaci. Scomunicati come i mafiosi. Mentre Cassano torna alla Samp. Buonanotte sognatori.