La Reyer asfalta di nuovo Cremona e vola in semifinale

REYER CREMONA

Se volete stasera Cremona-Venezia ce la guardiamo insieme in televisione (Eurosport 2). Così ci facciamo compagnia e domattina non serve neanche che disturbiamo Mamma Rosa che deve ancora uscire dal letargo ed è persino più scandalosa della Gilda per il suo strano modo di fare. Ieri per esempio ha nascosto nel Taccuino del basket una notizia che avrò dato più di un mese fa e che si era affrettata a smentire perché Vincenzino Esposito sarebbe senz’altro andato via dal Bel Paese ed avrebbe allenato nei college a stelle e strisce. Difatti. Te la do io l’America. Ammettendo tra le (poche) righe che “Esposito è ormai destinato a Sassari”. Chi l’avrebbe detto? E allora vi dico anche che Houston ha pareggiato la serie con Golden State (1-1) schiacciandola sotto un pesantissimo 127-105. Così, oltre ad un euro e mezzo per il giornale di Papà Cairo, vi faccio risparmiare pure un’altra scontatissima pippa a Michelino D’Antoni. Dunque in diretta Vanoli-Reyer con Niccolò Trigari e Hugo Sconochini. Di nuovo Michael Jenkins (nella foto, ndr) al posto di Dominique Johnson e Cremona al via con questo quintetto niente male: Ruzzier, Johnson Odom, Martin, Milbourne e Sims, ma Venezia subito la doppia (6-12). Tripla elegantissima di Austin Daye. E, già che ci siamo, smettiamola anche di parlare del mal di schiena di Stefano Tonut: il mulo di Trieste è o kappa da Natale, solo che adesso sta giocando come vuole Walter De Raffaele ed è tornato ad essere una spina sul fianco di qualsiasi difesa. Figuriamoci con quella di MaraMeo Sacchetti che è un budino. Show di Daye da Nba: 13-25. Tigre, butta la pasta? No, grazie: ho già cenato. Jenkins dà ragione alla scelta di Ray-ban: con lui e soprattutto con Peric e Biligha la musica con cambia e i campioni d’Italia fanno un po’ quello che vogliono come ci racconta numero-1 Trigari. Sconochini a volte parla troppo e resta indietro di un giro, ma non dobbiamo dimenticare che è argentino e parla l’italiano molto meglio di tanti pavoni di Sky. Cremona sta a guardare sconsolata e depressa la sua squadra molle e spenta. Finalmente Johnson Odom e la Vanoli accorcia (28-35) dopo esser stata sotto anche di quindici (19-34), ma rimette piede sul parquet Daye (15 punti e 3 su 4 da tre) e il punteggio dice: 28-45. Ci sono voci che sempre più frequentemente giurano che il cittì andrà ad allenare la Fiat a Torino, ma alla Vanoli rispondono che MaraMeo le ha detto che non è vero. Staremo a vedere. Però anche l’estate scorsa Sacchetti aveva dichiarato che non avrebbe mai lasciato Brindisi e poi una notte volò nella città del torrone. Secondo tempo e sarei tentato di cambiare canale, ma almeno io ho una sola parola. Bramos se la prende stracomoda in attacco, ma in difesa non arretra di un centimetro e così umilia Drake Diener nella notte del suo doloroso addio soffiandogli una palla sotto al naso e scappando a schiacciare il più venti (41-61) in contropiede. Cremona è già in vacanza al mare su un gommone che si sgonfia a vista d’occhio tra le onde. Anche i giocatori della Reyer avevano programmato per domani un giorno in spiaggia sotto l’ombrellone e non credo che De Raffaele glielo potrà negare. In fondo torneranno in pista non prima di otto giorni (venerdì 25) al Taliercio per la semifinale con Avellino o con Trento non sapendo bene quale avversaria augurare a Venezia. Forse Trento. Distraendoci la Vanoli con Portannese ha accorciato intanto le distanze (55-68) alla fine del terzo periodo, ma è un fuoco di paglia. Pero Peric, Marquez Haynes e Paul Biligha risistemano subito le cose. Domanda: come ha fatto Cremona ad approdare ai playoff se con Venezia ha perso domenica di 10 (e le è andata ancora di lusso), martedì di 31 e stasera di 27 (72-99) subendo complessivamente in tre partite 296 punti. E a me lo chiedete? Domandatelo piuttosto alla Virtus o al Banco di Sardara. Io al massimo posso ripetervi che il ciapa e tira del cittì, quando diventa ciapa no senza difesa, non m’incanta come riesce a fare coi serpenti che gli girano intorno e che comunque lo idolatrano. Sino a quando?