Er Viperetta in fuorigioco ma vende Praet ed è a posto

 

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Dopo il Caffè sempre senza zucchero, per diabetici e democristi, di Massimo Gramellini, più fuori forma di Federico Fazio, pure lui con una zeta sola, o di Cengiz Under, le due sciagure giallorosse ieri sera contro il Real Madrid, ho acceso la tivù e dal tiggi della nove ho appreso che Er Viperetta s’è cacciato di nuovo nei guai. “La Guardia di Finanza sta eseguendo un decreto di sequestro nei confronti del presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero, in merito ad un’indagine, denominata Operazione fuorigioco, che coinvolge anche altre persone. I reati ipotizzati a vario titolo vanno dall’appropriazione indebita e la truffa all’utilizzo di fatture false, auto-riciclaggio e impiego di danaro di provenienza illecita”. Tutto qui? E sarebbe questa una notizia da sparare sull’Uno in chiusura di telegiornale prima dell’annuncio che stasera la Rai trasmetterà in diretta da Wembley la partitissima di Champions tra il Tottenham, che Massimo Carboni non imparerà mai a scrivere, e la sua cara Inter? E comunque ne approfitto per ricordare agli asinelli di Sky con le orecchie che spuntato dietro la lavagnetta, da Ciccioblack Tranquillo a Caressa il Coatto, che, come insegna Francesco Sabatini, presidente onorario dell’Accademia della Crusca e professore emerito dell’Università degli Studi di Roma, che non mi perdo mai la domenica su Unomattina in famiglia, non si può dire partitissima o canzonissima o poltronissima, neanche enfaticamente, perché il superlativo nella lingua italiana è usato solo con gli aggettivi e mai con i sostantivi. Cappìtto mi hai? Come direbbe Lucio Salis, il più grande comico sardo dopo Cossiga. E già che ci sono rassicuro proprio Massimo Carboni, l’ex Vox dei della pallacanestro, al quale da amico consiglio di non perdere per nessuna ragione al mondo l’abitudine d’andare tutti i mercoledì al cinema come ha sempre fatto nell’ultimo lustro. Difatti stasera sulle tribune di Wembley sarà presente mio fratello Robi che coi suoi figli Giovanni e Enrico, ovviamente nerazzurri, non ha mai visto vincere dal vivo in vita sua la vostra Beneamata. Manco per sbaglio. Tornando a bomba, gli uomini del Nucleo di Polizia Valutaria hanno sequestrato al divertentissimo Massimo Ferrero (nella foto, ndr) beni del valore complessivo di circa due milioni e 600mila euro che il presidente blucerchiato potrebbe tranquillamente recuperare per esempio con la cessione a gennaio in comproprietà di Dennis Praet, il 24enne centrocampista della nazionale belga, realizzando pure un’ottima e vantaggiosa plus-valenza. Dunque il problema non c’è. O, meglio, esisterebbe se vivessimo in qualsiasi altro Paese della Ue. Dove solo per le accuse mosse dal Gip romano al produttore cinematografico del Testaccio (“risorse drenate dalla Sampdoria dalla vendita di Pedro Obiang al West Ham per produrre film”) uno dà subito le dimissioni e poi magari tra qualche mese se ne riparla. Soprattutto se nella brutta vicenda sono stati coinvolti e indagati pure la figlia del Viperetta, suo nipote e la compagna Manuela Ramunni. E prima che intervenga il Palazzo. Oppure la Federcalcio deve mettere la testa sotto la sabbia come fanno gli struzzi e come ha fatto il nostro basket per anni con Cantù e Gerasimenko? Sperando anche che Ferrero non sia il Caffè dolce o amaro di domani della Gramella.