Come vi stavo dicendo prima che la Tigre m’interrompesse per accompagnarla a prendere le analisi della pipì, ieri i bambini del mio paese cantavano in coro al centro della piazza O bella ciao accompagnati da un orchestra di flauti e pifferi suonati da bimbi poco più grandi di loro. Uno spettacolo nello spettacolo. Tanto più che solo a Venezia e provincia ieri era anche la festa non solo della Liberazione ma anche di San Marco. O meglio del bòcolo. Con l’accento sulla prima o. Cioè è tradizione dalle mie parti che ogni 25 d’aprile gli uomini regalino un bocciolo di rosa alle loro donne che ormai sono almeno due: senza pensar male, mamma e moglie. E poi non so: figlia, fidanzata, amante, nipote, madrina o chissà chi. Io per esempio dal fioraio sotto la galleria, dove i fascisti uccisero i partigiani amici di mio nonno, ho comprato quattro rose. Dal momento che nel cuore ho almeno quattro signore: oltre a mia figlia e alla Tigre, anche la Juve e un’altra che tengo gelosamente per me. Mica posso raccontarvi tutto? Che comunque non è la Reyer come qualche balordo potrebbe anche pensare. Perché io sono nato come Gigi Brugnaro a Mestre, dietro la piazza, e quindi, non ve lo ripeto più, come un milanista non può tifare Inter, così anch’io non posso stravedere per Venezia se è vero, come è vero, che conservo ancora in un cassetto dell’armadio in soffitta la maglia numero 10 di Renato Villalta che indossò nel giorno della promozione della Duco Mestre in serie A quarant’anni fa. O giù di là. O di lì. Ma ai tifosi della squadra di Fassotuttomi (Faccio tutto Io) voglio comunque regalare un bocciolo di rosa senza spine annunciando vobis in esclusiva mondiale il nome dell’allenatore che sostituirà a Dio piacendo Zare Markovski nella prossima stagione alla guida dell’Umana: Carlo Recalcati, per gli amici Charlie o Carletto, per me confidenzialmente Carletto. D’accordo, Brugnaro ha anche contattato Moretti. E Boniciolli si è fatto raccomandare. Ma un accordo di massima è già stato raggiunto con l’avvocato Storelli che è il manager del buon Carletto. Tanto più che Moretti si è già promesso a Villalta e Recalcati doveva venire in laguna già qualche mese fa.