Dove andremo a finire? Già, dove? Se il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, alla festa di F.lli d’Italia ha raccontato che, dei tredici milioni destinati in solidarietà via sms ai paesi colpiti dal terremoto, lui e i suoi colleghi non hanno visto un euro? E anche a me piacerebbe sapere quale fine abbiano mai fatto tutti quei quattrini. Se due milioni sono state le domande per un posto da supplente precario come bidello o segretario nelle scuole? Ovvero quasi sette disoccupati italiani su dieci. Tra i quali oltre duecentomila professionisti. Se Guido Porcellini, il medico nutrizionista per anni di Magnini, ora indagato dalla procura antidoping del Coni, ha candidamente confessato: “Filippo è un amico e da lui non ho mai avuto un soldo. A parte una volta che mi ha rimborsato le spese della benzina: ero in difficoltà e mi ha allungato 1.200 euro. Invece i soldi da Federica Pellegrini li aspetto ancora”? E mi sa tanto che non li prenderà mai. Per fortuna. Se l’Islanda, il Paese meno popolato d’Europa, 330 mila abitanti appena, ma due milioni all’anno di visitatori, ha due compagnie di volo: una di bandiera, Icelandair, con una flotta di 32 jet e la Wow Air con 17 aerei? Mentre Alitalia, in amministrazione straordinaria, sembra che non la voglia proprio nessuno. Dove andremo a finire se padre Oscar Turrion, ex rettore del collegio internazionale Mater Ecclesiae, che fa parte dei Legionari di Cristo, fondato dal sacerdote Marcial Maciel Degollado, già autore di abusi e violenze su minori, ha lasciato la tonaca dopo aver ammesso d’avere due figli e una relazione con una donna? Se la piccola Islanda andrà ai Mondiali di calcio con il Brasile e l’Argentina, che la scorsa notte ha battuto l’Ecuador, con la c e non con la q, mi raccomando, grazie ad una tripletta di Leo Messi? Mentre la grande Italia di SVentura rischia sul serio di non vedere Mosca neanche con il cannocchiale. Se il sindaco di Priolo Gargallo, Antonello Rizza (Forza Italia), si presenterà lo stesso alle prossime elezioni del 5 novembre in Sicilia nonostante abbia addirittura ventidue capi d’imputazione: dalla corruzione alla concussione, dalla truffa all’associazione a delinquere, oltre all’abuso d’ufficio e via contando? E magari qualunquemente diventerà onorevole. Se in Champions di basket la Reyer ha battuto i turchi del Banvit dopo ben tre tempi supplementari e non quattro come si è inventato il Gazzettino di Venezia? D’accordo, la pirotecnica partita è finita quasi a mezzanotte, però proprio per questo non era assolutamente il caso d’esagerare. E dove andremo a finire se Gigi Garanzini, opinionista granata della Stampa, ha scritto che Dries Mertens è il magnifico olandesino del Napoli? Finirà che i giornali non li comprerà più nessuno. O vogliamo parlare di Matteo Renzi “tutto casa e chiesa” consensualmente finito in esclusiva sull’ultimo numero di Chi diretto da Alfonso Signorini?