E’ scontatissimo che nessuno mi creda se vi giuro che a tutt’oggi non so ancora cosa abbiano fatto domenica la Fiat a Sassari e la Grissin Bon a Desio. E non voglio neanche saperlo. Così più tardi mi guardo entrambe le partite della quarta di serie A e poi magari se ne riparla. O dovrei invece vedere Il contadino cerca moglie condotto da Diletta Leotta su Fox e pure appassionarmi a questo reality di non so neanche quante puntate? Ora va bene tutto. Non sarò in forma e nemmeno ho il morale alle stelle, però spero di non essere ancora ridotto a questo punto. Oggi è poi giorno di festa e di tutti i santi di questa terra. Ma di basket neanche l’ombra in nessun angolo d’Italia. Almeno l’Armani poteva nel pomeriggio anticipare il suo impegno di domani al Forum con l’Efes di Ergin Ataman. Che la settimana scorsa ha messo in ginocchio il Fenerbahce di Datome e Melli e divide con Milano il terzo posto nella classifica d’Eurolega. Ecco, queste sono le cose che non capisco e mi fanno parecchio arrabbiare. Perché si è persa l’ennesima occasione per dare visibilità ad uno sport che in televisione solo Eurosport Player tratta come si deve, e nemmeno forse come si merita, al prezzo d’appena cinque euro al mese per un numero esagerato di partite a settimana tra campionato e coppe varie. Di Sky vi ho già parlato e sarei anche stufo di ripetere che è vergognoso che continui a vendere fumo per arrosto se pure stamattina (alle 10, non alle 6) il commento della replica di Minnesota-Utah della notte scorsa è stato in lingua inglese con il solo Mamoli che si fa il mazzo in redazione e sgobba anche per gli altri sei o sette fannulloni. “Occhio ai Jazz”, ha ammonito l’ultimo stacanovista della piattaforma di Murdoch. E difatti hanno vinto i Timberwolves (128-125) con il record in carriera di Derrick Rose (50 punti) applaudito anche da LeBron James che dell’ex compagno di squadra a Cleveland ha detto: “E’ il supereroe della nostra Nba”. Batman o Iron Man? No, semplicemente il meraviglioso Treccine dei lupacchiotti di Minneapolis. Per capire invece la sensibilità e l’affetto che la Rai nutre nei confronti della nostra pallacanestro basta domandarsi qual era nella lista degli spumanti dell’ultimo weekend il bollicine di serie A più scadente. Non me ne voglia nessuno, ma senz’altro Pistoia-Brindisi. E così è stato: 74-90 per l’Happy Casa del buon Frank Vitucci. Anche se in verità solo la pallacanestro offerta nella ripresa dalla debole squadra di Alessandro Ramagli sapeva di tappo. Ebbene Raisport, che gode del diritto dello jus primae noctis, ha scelto proprio questa diretta della domenica sera in contemporanea a Napoli-Roma e a Lewis Hamilton pentacampione del mondo. Con i dati d’ascolto che vi lascio immaginare e che arrossisco a confessarvi. D’accordo, Giannino Petrucci ha girato le spalle alla tivù di Stato consegnando la sua nazionale a Sky. E quindi è ovvio che la Rai se la sia legata al dito, ma la pallacanestro in Italia non è solo la squadra azzurra che non va alle Olimpiadi dal 2004, quando vinse la medaglia d’argento con Re Carlo Recalcati, e andrà ai Mondiali della prossima estate in Cina, con o senza MaraMeo Sacchetti al timone, soltanto perché le squadre partecipanti saranno per la prima volta ben trentadue. Ma è anche la Milano di Giorgio Armani che tutti i venerdì sera gioca l’EuroLega che è una manifestazione ancora più attraente della Nba e senz’altro meno costosa d’un anticipo della noiosissima serie B di calcio. E allora perché non acquistare l’esclusiva delle dirette delle partite dell’Armani Exchange Milano della prossima EuroLega che sarà di trentaquattro giornate tra andata e ritorno più i playoff? E’ una idea. Per ora solo mia. Però, se la Rai anche me la ruba, mica m’offendo. Anzi. E intanto, mentre scrivevo, con la coda dell’occhio ho visto il Banco di Sardara e di Polonara sbarazzarsi abbastanza facilmente della Fiat di Paolo Galbiati che non difenderà il titolo di Coppa Italia a Firenze se non deciderà in fretta di che pasta è fatta. Per il momento non è né carne, né pesce. Ma domani Larry Brown partirà da Dallas, sabato rientrerà a Torino e domenica siederà in panchina nella sfida contro Simone Pianigiani. Durante la sua assenza negli Usa l’Auxilium ha vinto un sola volta su sette e quindi tiratele pure voi adesso le conclusioni. Da parte mia aggiungo semmai che una partita di Nba che finisce 128-125 senza nessun overtime non è un basket che mi fa strappare i capelli dalla zucca. Così come Ricky Ledo, nella foto, che segna 41 punti sparando 30 colpi mi sembra più tiro al piattello o al piccione che altro. Soprattutto se Reggio Emilia alla fin fine ne ha presi di nuovo ancora 100 e ha riperso. Meglio Tony Mitchell (36 su 27) e Cantù che non finisce più di stupire. Come Varese. Però io almeno l’ho sempre detto che Artiglio Caja è molto ma molto bravo e voi non mi davate retta: coglioni!