Ma perchè Giannino non si dimette così mi fa contento?

Non è assolutamente vero che mi sveglio tutti i giorni della settimana con la luna di traverso e il buon umore già sotto i tacchi. Anzi. Sette mattine su sette mi posso guardare allo specchio e, facendomi la barba o la doccia, canto le mie canzoni con la complicità di You Tube che, come My Sky, se non esistesse bisognerebbe inventarlo. Il mio preferito è Rino Gaetano. Poi vengono, dimenticando Gino Paoli, PierAngelo Bertoli e Minuetto di Mia Martini. Sono canzoni più arrabbiate delle penne con molto peperoncino, ma il cielo è sempre più blu è anche un grido di speranza infinita e Berta che filava con Mario e filava con Gino, e nasceva il bambino che non era di Mario e non era di Gino, è un invito al tradimento, ma anche a combattere ostinatamente chi vorrebbe che finissi magari sul rogo. Anche a Luca Banchi piaceva Bertoli e difatti ha sempre affrontato “a muso duro” quelli che volevano sbarrargli la strada senza motivo. A Don Gel Scariolo anche canticchiò “eppure il vento soffia ancora” dopo l’ennesimo scudetto sfuggito a Milano e vinto da Siena sperando che almeno lui ora non lo rinneghi. Stamattina poi ero particolarmente su di giri: ieri notte, dopo una vita, ho rivisto la luna che si faceva largo tra le nuvole ed era talmente piena di sé che al confronto Alessandro Gentile e il suo agente, Riccardo Sbezzi, sono due tenerissimi timidoni. E oggi, per la prima volta da due mesi, mi sono tolto il maglioncino di lana e, con la Lacoste scaldata dal sole, mi sono letto i giornali al solito Caffè Royal, nel centro di Cortina, beato come un bambino che si lecca il suo chupa chups e pensa che la vita sia bella solo per questo. Quando la luna piena è in opposizione al sole, il toro e lo scorpione si scambiano energie positive, spiegava alla sua amica una bella astrologa ampezzana seduta al tavolino dietro al mio. Le mie orecchie tese erano diventate quelle di una volpe, eppure non ho avuto lo stesso il coraggio di girarmi per chiederle con quale segno si sposasse bene nei prossimi giorni il mio leone. Mi dicono con l’acquario, come la vergine con i pesci e l’ariete con la bilancia. Insomma i nati dal 21 gennaio al 19 febbraio si facciano avanti: per esempio Michael Jordan, che peraltro ho già intervistato a quattr’occhi (più l’interprete) nel 1988 all’All Star Game di Chicago, o Davide Bonora, per il quale ho sempre avuto una spiccata simpatia, forse perché sin da bimbo era un amore oltre che il coccolo della cara moglie dell’avvocato Porelli. Ecco, Eva Riccobono mi andrebbe anche a pennello. Meglio della Gregoraci e della Hunziker, ma il top sarebbe, non lo nascondo, Francesca Neri. Così come il massimo dei massimi sarebbe che Giannino Petrucci fosse dell’acquario e invece è un cancro come i miei due gemelli. Di modo che neanche per questa settimana potrò andare d’accordo con il federale. Al quale allora chiedo, sperando che capisca almeno lui la mia sgangherata ironia, di darmi per una volta ragione quando dico che avrebbe fatto bene a dare le dimissioni dopo che la sua politica estera è stato un totale fallimento e quella interna fa ridere i polli. A meno che non si consideri un suo trionfo i sei mesi di squalifica, ridotti presto a tre, che ha inflitto a Daniel Hackett. Al contrario un buon presidente avrebbe infatti dovuto accogliere tra le sue braccia la pecorella smarrita riportandola nel gregge senza che nessuno nel frattempo se ne fosse accorto. O mi sbaglio? Mentre è sotto gli occhi di tutti proprio in questi giorni la sciocchezza fatta da Petrucci quando non ha voluto giocarsi la wild card per partecipare ai Mondiali di Spagna che stanno avendo un enorme successo sul pianeta-terra tranne che in Italia. Disse che 800 mila euro erano troppi per questi tempi di vacche magre. In verità i suoi Richelieu non gliela raccontarono giusta e mal lo consigliarono perché gli dissero che la Fiba non avrebbe ripescato la nostra nazionale, ma la Cina o la Russia. Peccato che Russia e Cina non abbiano neanche loro comprato la wild card e che alla fine in Spagna ci sia andata la Finlandia. Non so se mi spiego.