L’ultimo libro di Ciccioblack sul nero di seppia di Siena

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Non ho visto un pallino o una breve su nessuna gazzetta sportiva e quindi può anche darsi che mi sbagli o che me lo sia sognato, ma mi pare proprio che Lele Molin, il vice di Sacchetti, mi avesse detto che sarebbe stato oggi a Trieste per il raduno della nazionale. Dove avrà da lavorare come un matto. Mentre MaraMeo gronderà sudore dalle ascelle, anche solo fumando mezzo toscanello, e Massimo Maffezzoli, l’altro suo assistente azzurro, sarà sempre lì pronto a fargli vento. Oppure devo averlo letto da qualche altra parte: forse sul “Diario di una schiappa”, l’ultima fatica autobiografica di Ciccioblack Tranquillo ispirato da Jeff Kinney che non è il playmaker di Minnesota come potrebbe erroneamente pensare Diletta Leotta. Che avrà anche due lauree, e sarà pure la fidanzata di uno dei papaveri di Sky, ma che già di calcio non capisce una mazza e figuratevi quindi di palla nel cestino. Ciò nondimeno tra otto giorni l’Italia dovrà affrontare al PalaRubini la Croazia nel quinto match della prima fase di qualificazione al Mondiale di Cina 2019 e almeno una settimana d’allenamenti li vogliamo far fare ai nostri baldi diciassette azzurri o Giannino Petrucci ha paura che si stanchino troppo? A dirla tutta non ho nemmeno capito perché Bogdan Bogdanovic e gli altri croati che giocano nella Nba o partecipano all’Eurolega saranno della partita di Trieste, mentre le nostre stelline, a parte Danny Boy Hackett e il Gallo di cristallo, che ne ha sempre una, sono rimasti in vacanza sulle spiagge o saltano da un camp estivo ad un altro e non credo gratis. Così come temevo che quel benedetto diciassette portasse sfortuna. Ed infatti ho appena saputo che Davide Pascolo ha rinunciato alla nazionale per un’artrosinovite al ginocchio destro di cui soffre da tempo e preoccupa non poco i club che stanno facendo a botte per prenderlo dopo che Livio Proli ha rivelato che sia lui che Awudu Abass possono trovarsi una sistemazione dove vogliono basta che paghino un buy-out di solo 25 mila euro. In breve qualche chicca prima che me ne dimentichi. E così domani Mamma Rosa avrà qualcosa da scrivere. Il buon Marco Sodini senza soldini se la va proprio a cercare e alla fine ha accettato d’allenare Capo d’Orlando retrocessa in A2, ma che potrebbe essere ripescata. Dal momento che a Cantù nessuno dei giocatori ha beccato lo stipendio da marzo, i bonifici bancari sono partiti e non sono mai arrivati, bisogna pagare a breve l’Irpef, oltre ai contributi e ai versamenti di fine rapporto, e nessuno si sogna di firmare le liberatorie. Onde per cui tirate voi le somme o, meglio, le tiri la Comtec federale. All’agente di Diego Flaccadori non risulta che gli siano ancora arrivate richieste dalla Virtus per il suo protetto che è stato operato ieri al cuore per i noti problemi cardiaci riscontrati durante i playoff. L’intervento è perfettamente riuscito e il gioiello di Trento tornerà presto sul parquet. Ma dove? A Bologna pare proprio di no. Anche se a Basket City, dove sanno tutto di tutti, sono convinti che ho buttato via dieci euro scommettendo su Flaccadori al Bayern di Monaco e altri dieci comunque me li giocherei su Flaccadori che non andrà alla Virtus volendo il promettente ragazzo tentare l’avventura in EuroLega. Come del resto Abass corteggiato da mezza Italia e in primis dalla Reyer che gli sta facendo la corte da mesi e mesi. Raphael Gaspardo a Reggio Emilia e Andrea Zerini a Brescia. Che potrebbe perdere Michele Vitali come vi andavo ripetendo da giorni e giorni, ma nessuno mi dava retta. Pure il fratello minore di Luca, che mi piace anche più del mio caro Superbone, è attratto dalle sirene che gli arrivano dalla Spagna: altrimenti c’è Avellino pronto ad accoglierlo a braccia aperte. Non sarei nemmeno troppo sicuro che Andrea Capobianco entrerà a far parte dello staff dell’Armani come terzo assistente di Pianigiani, ma questo l’ha scritto C10H16O sulla Gazzetta e sono quindi solo cavoli suoi. Ciccioblack sforna un libro all’anno senza che nessuno trovi il coraggio di dirgli che sarà anche il miglior telecronista dell’universo, ma quello dello scrittore non è di certo il suo pane. Dopo “Diario di una schiappa” sta invece (seriamente) scrivendo un libro anche sul nero di seppia di Siena e sul compenso in nero che il 14 gennaio 2016 ha confessato d’aver preso “nel settembre del 2004 per la presentazione pubblica della Mens Sana” dopo il primo scudetto del Montepaschi di Re Carlo Recalcati. E allora? Anch’io una volta non ho voluto la fattura dall’idraulico che mi aveva riparato il tubo del lavandino e non l’ho fatta tanto lunga. Lui no. Ha intervistato persino Ferdinando Minucci e la sua ex segretaria. E ha rotto le scatole a mezzo mondo delle contrade. Anche ad Egidio Bianchi, il tranquillo presidente della Lega. Lasci perdere. E non risvegli per carità  il can che dorme.