Le new entry eccellenti nella Confraternita dell’Osiris

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E poi non ditemi che me le invento. Stasera, come il primo venerdì di ogni mese, si terrà in una vecchia bicocca diroccata sul Lambro, che non sapevo essere un tributario di sinistra del Po, la riunione di quella che Dindondan Peterson chiamava per l’appunto la Compagnia del Lambro e che io invece chiamo la Confraternità dell’Osiris in ricordo della meravigliosa Wanda, la divina soubrette del teatro di rivista di Macario, che scendeva le scale cantando “ti parlerò d’amor con voce sospirosa” e lanciava rose rosse alla platea che non aveva occhi che per le sue piume e le sue paillettes. Come oggi – mala tempora currunt – quella del Forum per gli improponibili traversoni dell’affascinante Bruno Cerella. C’è il lunedì dell’angelo e il martedì della Champions, come il mercoledì delle ceneri e il giovedì grasso. E da qualche anno anche il venerdì della banda. Per cui non ci vedo proprio nulla di strano se oggi ve ne parlerò diffusamente come di uno spettacolo assolutamente unico al mondo. Mentre anche mi domando: perché il sabato è così vicino al lunedì e il lunedì così lontano dal sabato? E non so proprio cosa rispondere. O dovrei invece parlarvi dell’Armani di Gelsomino Repesa alla mercè di una impertinente combriccola di ragazzini croati? No grazie. Anche perché i tifosi di Milano sono davvero dei tipi strani: ti insultano se li metti in guardia che neanche quest’anno la loro squadra del cuore farà molta strada in Eurolega, salvo poi essere loro i primi a criticare e a contestare esageratamente il povero Lupo de Portaluppis. E comunque lascio al sommo Sandro Gamba l’ultima sentenza: “Male in difesa e scelte sbagliate: per l’Olimpia adesso è dura”. I carbonari del nostro basket si ritrovano dunque una volta al mese per studiare complotti, strategie o diavolerie del genere al solo scopo di tutelare loro stessi e costruire, massone sopra massone, un futuro che comunque faccia felici tutti i suoi membri. Nella riunione di stasera, in prima convocazione a mezzanotte e in seconda alle quattro e un quarto, subito dopo l’imperdibile partita della Nba, l’associazione segreta, il cui presidente è sempre Cicciobello Sereno e la sua spalla Iena Ridens, esaminerà subito la richiesta d’espulsione di Federico Buffa, uno dei soci fondatori dell’ex Banda Osiris, oggi meglio conosciuta col nome di Confraternita della Wandissima, in quanto troppo più bravo del grande capo e quindi pericoloso soggetto destabilizzante per quel gruppo per lo più di mediocri incalliti. Volete una previsione? L’avvocato sarà cacciato a furor di popolo. Il secondo punto all’ordine del giorno è invece l’esame delle domande d’affiliazione al circolo del Lambro. Ed è qui che sono e sarò, se convocato, costretto ad intervenire per precisare che, essendo l’inventore (unico) della Confraternita, soltanto io posso accogliere o bocciare per statuto le richieste regolarmente presentate in carta da bollo da due euro. Posso così già anticipare agli aficionados di questo blog quali sono state le mie scelte. Da domani, anzi da stanotte, quando in Texas ancora si cena, entrerà a far parte dell’Osiris nientepopodimeno che il nuovo commissario tecnico della nazionale Ettore Messina. Il quale dal Gufo con gli occhiali, come del resto Paperoga Crespi, si è fatto fare la prefazione di un suo libro. Insomma più culo e camicia di così si muore. E assieme a lui, per acclamazione, diventeranno soci della confraternità anche Matteo Soragna, che fa un decimo degli ascolti dell’Acciughino Pittis (già espulso a luglio), gli internazionali Julien Vigand e Jordi Bertomeu, oltre al Maestro Mario Canfora (ovvero C10H16O), raccomandatissimo da Virginio Bernardi, e a Giovanni Bruno, o Bruno Giovanni, fa lo stesso, che è l’ultimo nell’universo di Sky al quale non viene l’orticaria quando ascolta Flavio Sereno che grida sempre. Tra le new entry eccellenti anche Valentino Renzi, l’ex presidente di Legabasket, e Claudio Coldebella che ho provato in tutti i modi di tenerlo fuori da questa allergica compagnia, ma non ci sono ahimè riuscito. Domani comunque vi farò la cronaca dettagliata dell’assemblea che si è tenuta stanotte nella bicocca sul Lambro. Nel frattempo vi spiego chi è Julien Vigand, il pupillo fiammingo di Fernando Marino. A lui si è interessato anche Chi l’ha visto? ma purtroppo non l’ha trovato. Eppure lavora al marketing della Lega di Bologna da quasi un anno, però sinora non ha ancora portato uno straccio di sponsor alle nostre povere società di pallacanestro. Nemmeno uno spillo.