Il vostro super eroe è Mat Salvini, il mio è Kevin Durant

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Non era nelle mie intenzioni d’infilare stasera il basket nello Scacciapensieri con tutto quello che succede in questi giorni nel Belpaese, oltre che nel resto del mondo, e che il Curierun di Papà Urbano Cairo segue con commovente attenzione e un ingente spiegamento di forze nel suo battagliero inserto del venerdì di ben 48 pagine. Lorena Bianchetti, 44 anni e mezzo, incinta di sette mesi di una bambina e sposa felice dello chef Bernardo De Luca: “Credo in Dio e metto i tacchi alti”. E allora? Cosa c’è di male? “E vado a Messa”. Brava. Ma non perdona quelli che la chiamano Suorina. E questo non è da buoni cristiani. Ex valletta di Corrado a La Corrida, condurrà con il pancione sino a Natale, come ogni domenica mattina, A sua immagine, il programma di Rai 1 realizzato con la Cei. Che è la Conferenza episcopale italiana, cioè l’organismo che riunisce tutti i vescovi cattolici dello Stivale. Insomma ci siamo capiti. Trentaquattro anni lei, Izabel Goulart, splendida top model brasiliana. Ventisette lui, Kevin Trapp, con due pi, l’affascinante portiere dell’Eintracht Francoforte in prestito dal Paris Saint Germain, dove ha lasciato il posto tra i pali a Gigi Buffon. Lei per lui ha imparato persino a dire ti amo in tedesco. “Ich liebe dich”. Davvero straordinaria. E lui per lei non si mette più le dita nel naso come il Trota figlio di Umberto Bossi. Insomma sembrano fatti un per altro. “Però se Kevin subisce gol e perde, posso indossare la migliore lingerie e dipingermi le unghie, ma non fare l’amore”. Incredibile. Ma sarà vero? Valentino Rossi, alla soglia dei quaranta, ha debuttato su Instagram con la nuova fidanzata, Francesca Sofia Novello, anche lei fotomodella di lingerie, quindici anni meno del Dottore intertriste di Tavullia. “Vi presento la Franci”, non male, ma di nozze ancora non si parla. “Finché mi diverto, io continuo a gareggiare. Anche se per digerire la sconfitta in Malesia, dove ero in testa e sono caduto sul bagnato a quattro giri dalla fine, ci ho messo una settimana”. E ti pareva. Sperando che non realizzi anche il fatto che, da quando va con Franci, ovvero da due estati, non ha più vinto un MotoGp. Carlo Pelegatti è andato in pensione e si è dato all’ippica. “Ad Allegri mi legava la stessa passione per le corse e con Ancelotti sono in società: siamo insieme proprietari di un cavallo da corsa”. Ma va? “E devo confessare che, quando il mio cavallo è lanciato verso la vittoria, mi batte il cuore come quando Sheva segnò il rigore decisivo a Manchester o Pasalic a Doha”. E poi il caro telecronista-tifoso rossonero ha il coraggio di negare che non odia la Juve. Mentre Repubblica non dà spietatamente più tregua al povero Gigetto Di Maio e a suo padre Antonio per un po’ di nero di seppia che anche Ciccioblack Tranquillo prese dal Montepaschi di Siena e nessuno ha mai fatto casino. In più adesso ha scoperto che quattro su cinque immobili di proprietà della famiglia del vicepremier grillino erano abusivi e quindi è corsa a sentire Matteo Salvini che, smettendo per un attimo di mangiare i Cinquestelle, come si legge oggi nel titolo d’apertura del giornale di Mario Calabresi, si è lasciato andare ad una difesa del compare di merende che gli fa molto onore: “Sono contento che mio padre sia un pensionato”. E gli è pure scappato un rutto. Buona digestione. E io, con tutto quello che succede nel mondo, Trump che non c’incontra con Putin e Ancelotti che pareggia in casa con Di Carlo, sto qui a parlarvi pallacanestro? Sono proprio un irresponsabile, ma stavolta Kevin Durant, per il quale ho sempre avuto un debole, e non l’ho mai nascosto, merita di trovare spazio nel mio Scacciapensieri dopo che la scorsa notte ha segnato 51 punti contro i Toronto Raptors di Kawhi Leonard (37) che sono i primi a Est ed erano la sua squadra del cuore da bambino. Due anelli Nba al dito mentre noi ce l’abbiamo al naso come crede Larry Brown, il santone della Fiat, vergognosamente ultima in classifica nella nostra malandata serie A della palla nel cestino. Due medaglie d’oro olimpiche a Londra 2012 e Rio de Janeiro 2016 con 30 punti realizzati in entrambe le finali con la Spagna e la Serbia. Il mio super eroe ha 52 giorni meno di Danilo Gallinari che è nato a Sant’Angelo Lodigiano l’otto dell’otto dell’88 e che sinora non ha vinto neanche a Monopoli, ma è primo a Ovest con i Los Angeles Clippers sperando che sia la volta buona. Eppure i Golden State Warriors, ancora senza Stephen Curry, sono rientrati a Oakland con la quinta sconfitta di fila lontano dall’Oracle Arena. 131-125 per i Raptors dopo un over time. A dimostrazione che anche nel basket non si può fare tutto da soli. Anche se sei un Dio e porti la maglia gialla numero 35. Trentacinque come gli anni di Charles Craig, il primo coach di KD nella Nba, quando fu assassinato ed era per Kevin Durant più di un secondo padre. Mentre se volete sapere cosa ha fatto l’Italia di MaraMeo Sacchetti ieri sera con la Lituania mica ve lo so dire. Nessuno me l’ha detto e io, come sapete, non posso vedere e soprattutto sentire Ciccioblack Tranquillo su Sky perché me l’ha proibito il dottore.  Ma riuscirò a prender sonno ugualmente.