Raccontatemene un’altra che questa fa troppo ridere

Amici non ne ho. Ripete sempre un mio amico. A me invece non mancano. Anche se i nemici sono molti ma molti più numerosi e chissà quanti ancora me ne farò quando aggiornerò la lista delle new entry nella Banda Osiris e dei suoi fiancheggiatori più o meno occulti. Intanto, perché a qualcuno non venga il più piccolo dubbio, è sempre Cicciobello Tranquillo il leader indiscusso di quella combriccola nata ormai quasi sei lustri fa in una trattoria sul Lambro dove chi non parlava l’english slang stretto di Michelino D’Antoni e non metteva il ketchup anche sulla pasta e fagioli era subito cacciato dalla tavola dalla quale erano bandite le donne e il buon vino in caraffa. Ma andate tutti a buttarvi in canale! Come dicono dalle mie parti e come l’avrebbero fatto volentieri anche con Andre Smith se solo il bullo del Minnesota si fosse fatto beccare e non avesse invece persino disattivato il suo profilo su Twitter. Il vice di Cicciobello è ancora Andrea Bassani che forse neanche sapete chi è: poco male, ma se vedete uno che ride sempre delle disgrazie altrui in un palasport in fiamme quello non può essere che lui. Difatti lo chiamano Jena ridens. I due insieme hanno gestito anche l’ufficio stampa della Lega per un anno e mezzo quando presidente era l’altro D’Antoni, il sindacalista di Caltanissetta e della Cisl, di nome Sergio, che chissà per quale ragione vorrebbe tornare sul parquet magari in sella a Ciglione Toti con l’avvallo di Giannino Petrucci e di tutta la Band. Per favore raccontatemene un’altra, che questa è troppa bella. Beh, c’è quella che ho letto stamane sul Corriere della sera e cioè che ci sarebbe un progetto “benedetto addirittura dal premier Matteo Renzi per rilanciare Firenze coinvolgendo l’ex patron varesino Guido Borghi”. Ora a me risulta che il boy scout di Rignano sull’Arno, che partecipò nel 1994 alla Ruota della Fortuna vincendo 48 milioni di lire, abbia ora come ora qualcos’altro di più urgente e importante da fare che pensare alla rinascita del basket fiorentino che, ahimè, pur con un bravo fantino come Artiglio Caja, è retrocesso in quarta serie. Quanto invece al figlio del grande cumenda che fondò l’Ignis mi meraviglia che Flavio Vanetti, che pure è varesino, non sappia che l’ultracentenario ippodromo Le Bettole abbia chiuso perché il suo ex presidente Guido Borghi non pagava la luce. Restando in zona, mi dicono anche che il Poz potrebbe essere il prossimo allenatore di Varese, ma questa fa meno ridere. Mentre che Virginio Bernardi voglia scalzare Andrea Bassani dalla vicepresidenza della Bandissima se ne può sempre anche parlare.